Finalmente Andrea Speziali ha collocato la Partita a Scacchi nella sua giusta dimensione di una grande opera artistica di Mirko Vucetich ambientata nel 1454. Per Intenderci come il Manzoni con i Promessi Sposi. Quindi si tratta di una leggenda costruita da Vucetich “personaggio poco conosciuto ai più…diviene oggi, grazie allo studio profondo e minuzioso di Andrea Speziali, un artista con cui fare i conti in diversi campi”. “Inizia futurista, in uno dei gruppi più avanzati del movimento, il Movimento Futurista Giuliano”. A fine della prima guerra mondiale costruisce architetture civili che meditano sullo Jugendstil, oscillando fino al classicismo di Portaluppi, Ponti, Buzzi, del Gruppo Labirinto. “Amico di molti protagonisti della cultura italiana…la sua figura è una cartina al tornasole dell’irrequieta versatilità creativa del XX secolo”.
Andrea Speziali, classe 1988, lo “scopritore” di Vucetich, ha conseguito il dottorato presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e la sua grande passione per lo stile Liberty lo ha portato a fondare Italia Liberty per promuovere e valorizzare il patrimonio Art Nouveau nel Paese.
E Speziali valorizza le opere di Vucetich tra cui l’incredibile Partita a Scacchi. E pubblica nel 2020 il corposo volume “Mirko Vucetich (1898-1975) architettura, scultura, pittura, disegno”. Con la pubblicazione del volume Vucetich diviene da “gigante addormentato” uno dei massimi esponenti dell’arte italiana del ‘900.
Ed il libro ha l’introduzione di Vittorio Sgarbi, oltre che i ringraziamenti delle famiglie Vucetich e Rapisardi e di Maurizio e Maria Grazia Breganze.
“Le conseguenze che la celebre Partita a Scacchi portò nel panorama Veneto, in primo luogo sul piano folkloristico, ma anche sociale e politico, furono, in parte inaspettate. Senza dubbio questa manifestazione contribuì, in maniera decisiva, allo sdoganamento della tradizione della Repubblica di Venezia, portandola all’esterno degli ambienti accademici ed elitari; in secondo luogo fu di fondamentale importanza nell’interpretazione del mito stesso della Serenissima, tramite la figura fantastica del podestà Taddeo Parisio, in cui si riconosce un potere che, consolidando lo Stato veneziano da terra, aveva comunque rispettato le antiche tradizioni e gli equilibri politici, preservando un sentimento identitari”.
Quindi ci sentiamo di dire ai nostri concittadini: abbiamo tra le mani una leggenda costruita da un formidabile artista, dobbiamo mantenere il livello culturale dell’Opera evitando di degenerare nel Pipiesse, il Partito della Partita a Scacchi, ma invece approfondendo il legame con Vucetich e la connessione con la Storia di Marostica e Venezia.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica