Si è costituita la nuova associazione “Cultura insieme” con soci le varie associazioni della Consulta per la corretta gestione fiscale-amministrativa dei soldi delle associazioni che non possono essere oberate da problemi amministrativi. Presidente è Mariangela Cuman con vice Ornella Minuzzo. Ma la realtà associativa a Marostica sempre impegnata a proporre iniziative di buon livello, si scontra con una situazione non organizzata della Biblioteca che non ha un suo bravo direttore, ma una sempre aleatoria Coop di improvvisati, e talvolta “smonati”, dipendenti. Certo oggi come Presidente c’è un regista, rispetto ad un personaggio precedente completamente inventato. L’aria però che si respira è di provvisorietà. Poi c’è l’ufficio Cultura che sembra più ostacolare le iniziative che promuoverle e facilitarle e che fa riferimento al Dal Zotto, persona che riteniamo non adeguata all’incarico.
Addirittura poi le associazioni devono pagare di tasca propria l’utilizzo della Chiesetta San Marco per le loro iniziative. Poi sembra che non sia concesso a loro avere la sede presso la Biblioteca.
Insomma un salto agli ostacoli per operare. E dobbiamo sinceramente ringraziare l’impegno assuntosi dal trio Cuman, Minuzzo e Frison.
È evidente che così non c’è spazio anche per ripensare ad iniziative che possano rinsanguare con nuovi adepti le associazioni stesse, che languono. Occorrono forme e linguaggi diversi per dialogare soprattutto con i più giovani. E soprattutto un dialogo fra persone motivate e competenti. I giochini politici portano solo a disastri.
Abbiamo però come assessore pro tempore alla Cultura Mozzo, e sembra che la geometra Ylenia Bianchin dia una mano e non si capisce se solo nelle chiacchiere, con poi la Burei che si è tenuta la delega alla biblioteca dopo essersi dimessa da appunto assessore alla Cultura. Ma per fare che cosa?
Certo tutta questa ridicola situazione è stata messa in piedi dalla precedente amministrazione con Sindaco Dalla Valle ed assessore alla Cultura la Serena Vivian.
Ma ancora una volta Mozzo ha smentito le sue promesse di mettere a posto la situazione. Probabilmente per sua oggettiva incapacità a capire il problema.
Certo finalmente è uscito un bel numero di Cultura Marostica. Ma siamo ancora lontani da un vero progetto editoriale. Ci si muove giorno per giorno salvandosi con gli “intellettuali” marosticensi che ancora stanno al gioco.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica