Non c’è dubbio che siamo alla svolta, anche con un po’ di fortuna, dopo anni veramente bui e tristi, da dimenticare.
Il cambiamento è iniziato con la trasformazione della banca in SpA ed un processo decisionale in mano agli azionisti di peso e non alle cordate degli amici. La proprietà ha sostituito il Presidente, il Direttore Generale e la maggior parte degli amministratori, e ciò ha portato alla svolta.
Crescono in modo determinante le commissioni e l’utile netto passa da 16 a 70 milioni con una incidenza sul patrimonio del 9,4%.
Ed anche il “famigerato” Texas Ratio (rapporto tra crediti deteriorati e capitale netto) è al 42,3% rispetta al 48,1% del 2020. Ma era arrivato anche a oltre il 90% con la precedente gestione.
Insomma finalmente il capitolo ex Banca Popolare di Marostica può ritenersi definitivamente chiuso con la presenza sul territorio di una Volksbank rinnovata e rilanciata. A questo punto c’è da augurarsi che anche il valore delle azioni possa crescere e cominciare a soddisfare i marosticensi che finora si sono trovati un valore azionario fortemente svalutato.
E che sia anche risolto il problema area ex Azzolin, di proprietà di Volksbank, per dare a Marostica un Centro Storico degno del suo nome.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica