VOLKSBANK NELLA FONDAZIONE DI MAROSTICA SILURA CABION, CUMAN E SARTORI MENTRE SI GENUFLETTONO SEMPRE PIÙ XAUSA E CORTESE PER SOPRAVVIVERE

E alla fine i nuovi “padroni” della Volksbank, non più espressione di cordate politiche del voto a testa di una cooperativa ma di reale maggioranza azionaria, si fanno sentire anche nella Fondazione Banca Popolare di Marostica/Volksbank. E sono fuori dal nuovo Consiglio la Cabion, di recente nomina, Cuman e Sartori.
A dir la verità ci dispiace per Mariangela Cuman che in fin dei conti rappresenta la Cultura soprattutto cattolica di Marostica e che è una brava organizzatrice. Ma crediamo che il suo approccio ai problemi sia incompatibile per una azienda con precisi obiettivi aziendali e di marketing per realizzarli. Il suo problema, e lo abbiamo sempre detto, è un modo molto sicuro ed autoritario di proporsi con le sue idee. Noi non abbiamo mai trovato dialogo se non eravamo appunto d’accordo con lei.

Evidente che c’è in Volksbank un ripensamento del ruolo della Fondazione che non può essere una Opera Pia dispensatrice di prebende.
Sopravvivono Roberto Xausa e Giandomenico Cortese come statue istituzionali. Ma evidente che al prossimo giro toccherà loro finire in magazzino. Sono incompatibili per una banca moderna che deve fornire soluzioni attive in ambito economico e finanziario a cittadini ed aziende. La logica senza senso delle prebende non può far parte di una seria strategia di marketing di una azienda.

Noi leggiamo molto spesso gli scritti di Cortese. Poi li rileggiamo e ci chiediamo dove vuol parare. Tante belle citazioni, concetti teorici interessanti, un volare alto insomma ma strucca, strucca sembra un continuo ripetersi per sfuggire ad una progettualità concreta e talvolta compromettente nel portare avanti cambiamenti ed innovazione.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica