MAROSTICA SI MUOVE PER LA PACE. MA A CHE SERVE? È SOLO UNA PIA ILLUSIONE?

Appartengo alla generazione dei pacifisti degli anni ‘68. Quelli per intenderci dei “figli dei fiori” e “fate l’amore, non la guerra”.
Erano gli anni dell’orribile guerra del Vietnam. Dell’incomprensione americana della vicenda, vista solo in chiave ideologica per fermare il comunismo in Asia. E non come era, una lotta di popolo per l’indipendenza del Paese, contro il colonialismo occidentale.
E ancora oggi l’Occidente con gli Stati Uniti vede la “democrazia”, con l’ultima versione nata dalla Rivoluzione francese e sviluppatasi come confronto tra varie forze politiche per governare, come l’unico modello di governo da imporre al Mondo. In realtà girando il mondo come viaggiatore “on the road” con Avventure nel Mondo, mi sono reso conto che esistono diverse situazioni politiche, dovute a percorsi storici anche millenari profondamente differenti dai nostri e che quindi voler erigere la “democrazia occidentale” come l’unica forma di governo è semplicemente pura utopia e principale fattore di guerra. Esistono Paesi governati da clan tribali, oligarchie, teocrazie, forme varie di comunismo e socialismo, monarchie ecc. Certo un mondo pacificamente aperto si può confrontare ed evolvere verso una sempre più reale partecipazione dei cittadini.
Ma il problema vero di un movimento pacifista è la lotta contro la diffusione delle armi. Ci sono in corso oltre 50 guerre locali con sempre tante, troppe vittime civili. E la causa di tutto ciò sono le armi, che andrebbero bandite. Il no alle guerre è soprattutto no alle armi.

Poi si può scendere in piazza invocando la pace, ma resta sempre una utopia, una illusione se i paesi continuano ad armarsi sempre più e se non esiste alcun feroce controllo internazionale sulla vendita di armi.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica