Addirittura Pierluigi Consolaro ci chiede dove abbiamo trovato il dato, quando lo evidenziamo ai Soci in assemblea. Ma semplice. Nella relazione completa sulla gestione del bilancio al 31/12/2021 indirizzata a tutti i Soci, ma non presentata nella sua completezza in assemblea e specificatamente nel Conto Economico Riclassificato. Ovviamente il tutto c’è su internet nel sito della Coop.
L’utile salta fuori da due eventi straordinari ed irripetibili: il rimborso dalla precedente proprietà per le spese di sanificazione del terreno di Breganze e dalla vendita della partecipazione in Coop Adriatica. Il tutto ammonta a 549.037 euro e quindi la Coop si riporta in utile. Ma è un utile straordinario non dovuto alla gestione.
E oltretutto si riparte con un investimento di circa 5 milioni di euro finanziato interamente a debito con le banche. Per fortuna, a nostra domanda, il debito è a tassi fissi, ma costa sempre.
Ed ora arraffando una strategia commerciale che poteva essere fatta 9 anni fa si cerca di competere con Famila e Tosano, che in pratica hanno bloccato nel 2021 la crescita della Coop, senza anche aver creato le competenze. Tra l’altro Consolaro è diplomato al liceo classico ed in banca si è sempre interessato di crediti e nel consiglio non è presente alcuna competenza professionale marketing/commerciale. Certo ci sono tre dipendenti eletti, che sono a contatto con i clienti, ma che probabilmente difenderanno i loro interessi prima di tutto.
Forse la cooperativa potrebbe con i tempi futuri previsti piuttosto critici investire risorse per creare ai soci l’opportunità di avere il loro orto sociale per coltivarsi frutta e verdure a prezzi accessibili. E quindi vendere ciò che serve allo scopo. Perché il futuro è proprio nero per la capacità di reddito e spesa delle persone. Di questo non abbiamo parlato in assemblea in quanto già abbiamo dovuto fermare il riso di alcune massaie quando abbiamo detto della perdita operativa. Come raccontassimo una barzelletta. Beate loro.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica