UNA “COMUNITÀ ENERGETICA” È UN PROGETTO FATTIBILE A MAROSTICA?

Tutti pronti per la Partita a Scacchi. Facendo i debiti scongiuri per la pioggia. Unico vero nemico. A Marostica non si parla di altro. Per carità è un grande spettacolo, quest’anno ancora più significativo per una serie di iniziative intraprese dalla Pro Marostica dando continuità storica all’inventore della Partita, il grande artista Mirko Vucetich.
Ma il problema vero con cui ci si deve confrontare oggi è come affrontare la grande crisi energetica di cui nessuno parla a Marostica. Perché intanto le bollette di luce e gas arrivano.
Certo ci sono iniziative di singoli che con le varie agevolazioni fiscali isolano la casa e mettono il fotovoltaico. Ma non c’è un progetto di Comunità.
Ricordo il 2010 quando con il Gruppo di Acquisto Solidale per il fotovoltaico furono circa 150 gli impianti installati. Siamo stati preveggenti, avevamo visto giusto.
Oggi con la grave crisi energetica a Marostica non c’è alcun progetto comunitario. Si investono soldi (270.000 euro) per una inutile fermata del bus o quasi un milione nel ristorante del Castello superiore, certo non una mensa per indigenti.
In giro invece si comincia a parlare di “comunità energetiche”. Particolarmente per cittadine come Marostica. Cioè comunità che creano le condizioni tecniche per essere autonome come capacità di approvvigionamento energetico.
Ma esiste una simile volontà e capacità progettuale nel Comune di Marostica? Quale politico ne parla?

Osservatorio Economico Sociale di Marostica