Un minimo di moralità politica ci deve essere sempre. Scettro, essendo anche ragioniere nonché revisore contabile, che fa approvare in Giunta e poi in Consiglio Comunale una ignobile truffa a danno dei cittadini per 910.000 euro si deve dimettere.
Noi avevamo subito detto che l’appalto non era regolare per la troppa differenza tra la cifra valutata da Italgas e quella proposta dal Comune di Marostica. La nostra era una percezione professionale. Dopo la querela della Dalla Valle, che abbiamo accusato di coprire la faccenda e denunciato per omissione di atti d’ufficio, attendevamo le opportune indagini. Invece niente. All’avvicinarsi del processo per diffamazione, anche per provare con i fatti la nostra intuizione, abbiamo indagato.
E abbiamo scoperto che la truffa consisteva nel ridurre due volte, invece che ovviamente una sola volta, gli allacciamenti dei privati dal valore complessivo dell’impianto. Allacciamenti che per legge non possono essere considerati nell’appalto in quanto non pagati dal gestore. Con questo imbroglio di duplicare i soldi degli allacciamenti, il valore dell’impianto passava da 5,367 milioni a 3,015 con grande felicità del gestore subentrante che aveva un prezzo incredibilmente stracciato. Abbiamo anche detto che per esperienza casi simili nascondono tangenti. Certo che versamenti alla San Vincenzo non ne abbiamo trovati.
Chiaramente una truffa pagata poi per i soldi mancanti, 910.000 euro, dai cittadini. E motivata in modo banditesco in Consiglio comunale. Il tecnico della perizia comunica che era stata modificata la legge per cui gli allacciamenti non erano più detraibili. Una gigantesca falsità in quanto invece la legge continua a ribadire che i sodi pagati dai cittadini per gli allacciamenti non possono essere nella valutazione dell’impianto in quanto sarebbe un illecito arricchimento per il gestore che non li ha pagati. Anche uno stupido lo capisce.
Truffa molto grave e chiaramente studiata a tavolino. E fa ridere pensare che sia un errore di chi ha fatto la perizia. Il rag. Scettro i numeri li maneggia tutti i giorni ed è responsabile con la Giunta che ha deliberato del danno truffaldino arrecato alla Comunità. Si dimetta e sparisca dalla scena politica di Marostica.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica