5.973,12 euro è il costo per lo spostamento delle paratie lungo i portici al termine di ogni evento del “Summer Festival” interamente pagato dal Comune di Marostica. La diatriba andava avanti da anni. Gli esercenti pubblici protestavano per la totale chiusura della piazza di Marostica lungo i portici durante il periodo degli spettacoli per impedire l’accesso al pubblico non pagante e la visibilità degli spettacoli. Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività dei bar e ristoranti. Con grave danno alla loro attività economica. Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività normale dei bar e ristoranti. Quest’anno il Comune si è fatto carico del problema e dei costi ed ha soddisfatto la richiesta dell’Associazione commercianti.
Ma la soluzione non ci pare corretta perché il pagamento doveva essere concordato tra DuePunti ed i Commercianti, soggetti direttamente interessati a risolvere la questione. Il Comune e quindi i cittadini non avrebbero dovuto pagare nulla, ma si sa si fa sempre la fine di Pantalone…con questa “politica”.
Ieri sera abbiamo partecipato all’ultima iniziativa di “Vivi il sogno aspettando la Partita a Scacchi 2022”. Tre i protagonisti con i loro ricordi: Francesco Chiminello, Luciano Bagnara e Mario Artuso. Traspare una Partita sorta come grande festa/gioco popolare in cui la cittadinanza partecipa appieno dando la propria piena disponibilità. Ma la figura principale è sempre Mirko Vucetich che organizza il tutto con la sua cultura, creatività e precisione. C’è anche il madornale errore del giornalista Borsato, coordinatore della serata, che cita Ernesto Xausa come autore del “brogliaccio” della Partita. Se così fosse avrebbe avuto i diritti d’autore che invece sono andati tutti a Mirko Vucetich. È una leggenda quella del brogliaccio messa in piedi dal figlio Roberto che non sa la differenza tra “briefing” (indicazioni) per una iniziativa e la creazione della stessa. Le indicazioni sono state date dalla Pro Marostica e Vucetich ha creato una grande opera. E la riscoperta di Vucetich è merito esclusivo di Andrea Speziali (come in tutte le vicende occorreva un esterno che non si guardasse l’ombelico) che con il suo libro ha ricostruito la figura dell’artista di fama nazionale che ha dato una personale interpretazione al Liberty ed all’Art Deco. Insomma il duo Bucco-Panici sta cercando di creare attorno alla Partita una “storia”. Che non può comunque prescindere dalla grande intuizione di Vucetich: portare usi e costumi della Venezia del ‘400 in un paesino sperduto ai piedi dei colli con un castello, una piazza e delle mura invidiabili. E questo è il vero filone storico da continuare ad esplorare: il legame con Venezia. Certo che c’è il rischio che la partecipazione dei cittadini sia strumentalizzata a fini di potere dal cosiddetto “Partito della Partita a Scacchi “. Già le modalità di gestione della Pro Loco ci lasciano perplessi. Nella assemblea di primavera non è stato rispettato lo Statuto di convocare tutti gli iscritti 2021, ma sono stati convocati solo quelli del 2022. E non viene promosso il fatto che tutti i cittadini di Marostica siano iscritti alla Pro Marostica. Il pericolo di un “ducetto” arrogante con i suoi fidati è tutt’altro che trascurabile. Significativa l’opinione di Bucco espressa nella presentazione della serata sui social che non avrebbero memoria storica. Forse per questo ci ha denunciati: per aver espresso contrarietà alla non restituzione dei soldi a dei pensionati canadesi quando la Partita è stata sospesa causa Covid. Invece è proprio il contrario. I social hanno memoria storica ed hanno il grande merito di rendere il passato fruibile anche oggi.
Comunque la macchina organizzativa della Partita sembra funzionare perfettamente con piena partecipazione dei cittadini. La nostra è una reale preoccupazione perché la Partita non debordi in modo che in Comune invece di un Sindaco o dietro di lui, ci sia un Podestà, come sembra essere.
Mozzo non fa che parlare del ruolo delle associazioni a Marostica. Vedi al proposito l’ultimo numero di Cultura Marostica. Ma nella realtà i soldi sono elemosinati e quindi si bloccano in parte le attività di volontariato. La tabella che pubblichiamo mostra chiaramente l’assenza del Comune nel promuovere l’attività culturale. D’altra parte non c’è una chiara programmazione ed ognuno agisce con una propria logica. Ed in base alle risorse proprie che ha. E poi nei “referati” degli assessori è sparito quello della Cultura. Incredibile. Forse è ancora di Mozzo? Non si sa. La logica dovrebbe essere completamente diversa per incentivare una programmazione. Cioè concordare ogni anno con ogni associazione un budget sul quale si costruisce una programmazione che poi deve essere approvata dalla Consulta delle associazioni e dall’assessore alla Cultura.