LA POLITICA DELLE MINACCE CON LE QUERELE DI ZAIA ED A MAROSTICA DI DALLA VALLE E MOZZO

Il nostro è l’unico dei Paesi che conosciamo in cui l’arma delle querele in mano ai politici è un modo piratesco per cercare di far chiudere la bocca ai cittadini. Il “politico” non paga l’avvocato, come nel caso di Zaia per la denuncia a Cunegato e Trolese de “Il Veneto che vogliamo”, ma anche a Balasso ed al Dott. Crisanti. È l’Azienda Zero o la Regione che paga. E gli accusati anche se vincono le cause dei politici non sono rimborsati, come in tutti i Paesi, ma si devono pagare di tasca loro le spese legali. È una furbata, una mascalzonata per impedire la critica ed il dissenso.

Per quel che ci riguarda l’allora Sindaco Dalla Valle ci ha querelato per la vicenda della biblioteca, ed il tribunale ci ha dato ragione, e per la truffa dell’appalto del gas. In quest’ultimo caso la Dalla Valle, nostra accusatrice per diffamazione, non si è presentata all’udienza in cui doveva essere interrogata adducendo un improvviso impegno elettorale e facendo imbufalire il Giudice. Noi la attendevamo al varco avendo capito il meccanismo della truffa.
Ma quel che è ancora più grave è che il Mozzo a nostra richiesta di chiarimenti sulla faccenda del gas ancora quattro anni fa, sia rimasto zitto, coprendo come la Dalla Valle la truffa dell’appalto. Ma il Mozzo è andato oltre pretendendo con i soldi dei cittadini con ulteriori querele che il Tribunale ci condannasse come “delinquenti dell’informazione”. Insomma ci ha messo ulteriore pressione in quanto noi comunque l’avvocato c’è lo dobbiamo pagare di tasca nostra, anche se con cause archiviate perché inconsistenti.

E la faccenda è sempre il rispetto dell’art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di informazione e di critica.

Ma nel caso di Marostica abbiamo oggi tutto il Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, più o meno complice nella vicenda di coprire la truffa dell’appalto del gas.
Una situazione incredibile che a nostro parere implicherebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale da parte delle Autorità preposte, venendo meno la funzione di maggioranza e minoranza nel controllo dell’attività amministrativa.

Noi comunque continueremo a difendere noi stessi e la Comunità di Marostica contro qualsiasi prevaricazione.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica