La vicenda è nota. Mozzo ed il vice Scomazzon decidono di fare una nuova “stazione”. Non servono consigli comunali o firme per fermare la faccenda, anche perché le minoranze non riescono nemmeno ad organizzare un sacrosanto referendum, come prevede lo statuto comunale. Sembra una questione di vita o di morte per la Lega. In realtà noi riteniamo che una simile pervicacia contro la volontà dei cittadini qualcosa nasconda. Il futuro ci dirà cosa.
La logica dice che dopo aver sistemato la vecchia stazione spendendo un sacco di soldi con cesso per il pubblico, bar e ufficio informazione, bastava riportare lo spazio intorno alla stazione come lo era per il trenino, cioè ora ad utilizzo per i bus, ed il problema era brillantemente risorto. Di parcheggi per le macchine ce ne sono sufficienti intorno e vicino alle mura. Invece lontano dal centro si fa una fermata per i bus non una stazione, spendendo l’incredibile cifra di 280.000 euro e cementificando il precedente spazio verde.
Poi l’inaugurazione viene fatta in segreto da quattro gatti/politici della Lega. Sembra di vivere una storia fantapolitica. Ma con Mozzo la fantasia più assurda diventa realtà.
Speriamo tra breve in un seria e competente alternativa politica.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica