Martedì 14 febbraio è stato il turno dell’interrogatorio della accusatrice Marica Dalla Valle, dopo che precedentemente aveva fatto saltare la riunione non presentandosi.
Ci ha accusati di diffamazione per aver detto che l’appalto del gas nasconde una tangente di 450.000 euro. Il Comune si è aggiunto al processo per “difendere” l’immagine dell’ente.
Subito l’avvocato della Dalla Valle ha cercato in modo provocatorio di impedire che l’avvocato di Morello ponesse delle domande. Ma il Giudice ha impedito tale manovra dando via libera all’interrogatorio della Dalla Valle.
Come si può dire che la faccenda è regolare quando su una prima valutazione di oltre 5.000.000 di euro da parte di Italgas si va a gara con 3.000.000? E poi si pagano a Italgas oltre ai soldi ricevuti da Ascopiave, che vince la gara per quella cifra, altri 910.000 presi dalle tasche dei cittadini?
Ma la Dalla Valle resta muta e non vuol rispondere quando l’avvocato di Morello Le chiede se era possibile dare continuità al contratto precedente senza appalto ed esborso di 910.000 euro. La Dalla Valle ammutolisce e più volte sollecitata dal Giudice a rispondere alla fine dice “credo proprio di sì”.
Allora perché è stato fatto l’appalto con un pagamento aggiuntivo da parte del Comune di 910.000 euro?
Alla fine dell’udienza il nostro avvocato stava per chiamare i carabinieri continuando l’atteggiamento offensivo nei suoi confronti dell’avvocato della Dalla Valle e del Comune.
Forse i nodi stanno per venire al pettine. Alla prossima udienza e sentenza.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica