Proprio colpisce che il Teatro Astra, simbolo dei fasti passati di Bassano, stia in pratica crollando. E la società proprietaria dell’edificio si sta avviando felicemente al suicidio economico. Realmente non troviamo spiegazioni ad una simile situazione. Anche la Pavan brancola nel buio non sapendo che pesci pigliare.
E poi c’è il buco da riempire con qualcosa dell’ex Caserma Cimberle-Ferrari con la perdita all’inizio del mandato Pavan dei 10 milioni di finanziamento della Fondazione Cariverona. C’è stata la totale mancanza di rapida capacità di decisione. Adesso c’è l’idea del Genius Center da finanziare con un leasing privato. Come se lo scandalo del finanziamento della Pedemontana non insegnasse niente.
L’edificio del Tribunale è chiuso e non utilizzato da anni in attesa di un ipotetico ripristino del Tribunale utile da strombazzare solo in vicinanza delle elezioni. E che non avverrà realisticamente mai.
È appena scoppiato lo scandalo delle Case di Riposo con rette alle stelle e sotto utilizzate. La Pavan ha tolto la fiducia al Consiglio di Amministrazione.
Per non parlare della ipotesi di chiusura del Convento dei Francescani, simbolo di intervento nell’assistenza sociale.
Certo la Pavan ha dato il via all’ascensore/cabinovia per la risalita dal prato di S. Caterina. Probabilmente anche un anziano ci metterà meno tempo a piedi. E poi come si può rovinare un “dipinto” come quel particolare ambiente con rotaie e cabinovia?
L’unico aspetto di successo è quello cultuale: Mostra Canova, Mostra sui da Bassano, Opera Estate, Museo, Biblioteca ed il rinato Carnevale. Merito dei personaggi capaci che gestiscono le attività, ma anche della politica che non ha ostacolato è scelto le persone giuste. E sono arrivati i turisti non più “spaventati” dal marketing territoriale di certi personaggi sotto l’egida della fantomatica associazione Territori del Brenta.
A Marostica sembra che il nostro Mozzo abbia in tasca un sacco di soldi per investimenti. Ora però viene il tempo della realizzazione e finora in pratica si è visto solo la inutile ed orrenda nuova fermata dei bus. Poi vedremo la ristrutturazione antisismica della scuola primaria con l’utilizzo di una piccola impresa con sede vicino a Napoli, mentre i bimbi vanno a scuola nel patronato opportunamente riadattato in affitto a costi di mercato.
Dovremmo anche avere a disposizione quest’anno il Politeama dopo un’attesa incredibile.
Come maggior stratega culturale, stretto supporter del Mozzo, abbiamo il geometra Simone Bucco presidente della Pro Marostica. Il che è una prospettiva veramente da disperati.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica
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