Evidente che le logiche di gestione della Giunta Mozzo sono determinate dalla pura casualità. Non esiste alcuna strategia di reale investimento e di orientamento dello sviluppo della Comunità. Le premesse del Documento Unico di Programmazione non sono minimamente interpretate in funzione di un orientamento di benessere sociale per la Comunità di Marostica. Manca quindi una Cultura della gestione in funzione di precisi obiettivi. Ne è un esempio la faccenda del ristorante del Castello Superiore.
Il ristorante del Castello Superiore fu acquistato dal Comune da un privato e ristrutturato negli anni ‘50 per sopperire alla mancanza di uno spazio di ristoro di un certo livello in concomitanza col successo della Partita a Scacchi.
Oggi tale funzione è venuta meno data la numerosità dei ristoranti in zona e la proprietà di un ristorante da parte del Comune non ha significato, essendo anche diminuita la redditività rispetto all’investimento. È un bene che andava venduto in funzione di investimenti sociali, necessari per la Comunità. Cosa che si cerca di fare oggi in grave ritardo, e con finanziamenti “fortunosi”, e dopo aver buttato via 910.000 euro nella vicenda della “tangente” del gas. Tra l’altro una gestione con proprietà dell’immobile permette l’ottimizzazione dello stesso in funzione di nuove variabili di mercato. Cosa non permessa evidentemente dalla rigidità di un affitto.
Ora si va a gara nuovamente dopo che la prima è andata deserta, ed i tempi quasi infiniti per la ristrutturazione ovviamente senza alcun ricavo, con base d’asta di 72.000 euro all’anno, inferiore ai precedenti introiti
Il risultato della gara lo sapremo dopo il 18 aprile, quando la stessa sarà chiusa, poco prima di un mese dalle elezioni comunali.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica
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