Gli amici e parenti acquisiti messicani, ma anche americani, hanno capito che avere un riferimento a Marostica è un modo interessante, con ospitalità gratuita, per venire in Italia. Così sempre più spesso mi vengono a trovare. Con loro ci si confronta con due modi diversi di vivere. L’impatto è prima di tutto culturale. Vedere apparire Castello e Piazza di Marostica è per loro una grande meraviglia. Il segno di una storia millenaria che loro non hanno. Ovviamente poi c’è la visita a Bassano ed Asiago con una giornata a Venezia. Il problema è che conoscono pochissimo della storia europea e quindi occorre spiegare la situazione, anche con riguardo alle vicende dell’Ucraina. Sembra che vengano da un altro mondo. Anche perché sono sorpresi da una Marostica in cui in pratica il problema della sicurezza personale è molto tutelato. Non c’è problema anche a uscire di sera. Cosa difficile dove vivono loro date anche le disparità sociali esistenti. E restano anche meravigliati della tutela sanitaria del cittadino, che da loro può essere solo con assicurazioni private, e del diritto allo studio con una ottima scuola pubblica.
Poi c’è il problema della libertà di parola. Quando racconto della mia attività informativa attraverso il blog e fb, sgranano gli occhi. Per loro è inconcepibile perché fare informazione in Messico è molto rischioso e si rischia la vita. I gruppi di potere agiscono come vere e proprie bande e le connessioni tra politica ed illegalità sono molto forti anche a livello locale. Spiego che qui arrivano “solo” le querele intimidatorie, che comunque sono una cosa vergognosa soprattutto se provengono dal Sindaco che utilizza i soldi pubblici per cercare di fare i comodi suoi e zittire i cittadini.
E poi vanno matti per la cucina italiana, soprattutto le solite pizze. Insomma è un confronto anche per me per capire dove vivo. E Marostica è cambiata in questi ultimi tempi. Ci accorgiamo che sempre più numerosi cittadini si muovono per i sentieri locali, finalmente in parte sistemati e curati, per vivere l’ambiente naturale che circonda la nostra cittadina. Ancora incontaminato nella parte Nord, verso Asiago. Gli amici “americani” apprezzano inoltre il fatto che nei giorni festivi la Piazza è sempre animata da iniziative che si collegano alla realtà locale.
Insomma queste visite sono utili anche a noi per capire che Marostica, grazie ai suoi cittadini con le varie associazioni, è una città che valorizza il passato e cerca di porre sempre interessanti iniziative per coinvolgere i propri abitanti e visitatori.
Certo mancano un teatro, il Castello superiore agibile, una palestra, le Mure restaurate solo in parte, ecc…ma non si può avere tutto. E poi mancherebbe il teatrino della politica locale che adesso vede protagonisti instancabili Mozzo e Santini con i loro adepti leghisti-neofascisti e catto-comunisti. Speriamo che non ci sia un accordo sotto banco, altrimenti lo “lotta” democratica verrebbe meno.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica