Il nostro articolo sul buco di bilancio 2022 una settimana prima delle elezioni ha avuto un impatto così importante sull’elettorato che la vittoria di Mozzo è stata con oltre il 60%. Ma due giorni prima del voto Colosso fu colto dal panico pensando che la perdita di soldi, e quindi l’incapacità evidente del Mozzo a gestire un bilancio almeno in pareggio, avrebbe influenzato l’esito elettorale e ci querelò per turbativa della disputa elettorale.
Non rendendosi conto che agli elettori non fregava niente del buco di bilancio, perché avrebbero votato alla vecchia maniera in base esclusivamente alle liste di partito, Lega e Fratelli d’Italia. La candidatura “alternativa” e democristiana di Santini non aveva alcun senso per conquistare la maggioranza, rappresentando la vecchia politica cotta e stracotta degli eterni compromessi e ambiguità. Nessun elemento di novità. Forse qualche giovane in lista.
Solo una lista civica di persone competenti, acculturate ed oneste può pensare di governare una città che fondamentalmente deve ancora accorgersi che Mussolini è stato fucilato dai Partigiani e che vive in parte di aspettative conservatrici e reazionarie. Le cerimonie sulla Resistenza a Marostica sono spesso formali e di pura ipocrisia per buona parte dei marosticensi. Basta ascoltare ancora i discorsi di certi ex comandanti degli Alpini alle varie commemorazioni. La Costituzione Italiana neanche la conoscono.
Noi così abbiamo tirato l’acqua del cesso con la querela di Colosso, che pensiamo di non vedere mai. Colosso ovviamente neanche si accorge di quanto ridicolo è stato.
Riportiamo per ulteriore convalida della nostra affermazione quanto scritto dal revisore del bilancio del Comune di Marostica dott. Marco Girardi, che non è stato querelato ovviamente per falsa comunicazione.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica