Infatti nell’ultima assemblea non è stato approvato alcun bilancio preventivo e nessuna programmazione annuale. È stato presentato solo il consuntivo delle spese 2022 e proiettato in modo affrettato il saldo finale di cassa, quasi dovesse rimanere segreto.
Ora ci troviamo, con anche affermazioni a dir poco deliranti di Bucco, ad un cambiamento sostanziale di strategia sulla Partita a Scacchi senza la minima discussione tra i Soci. Che rispetto agli abitanti di Marostica sono quattro gatti. Ben si è guardato il Bucco infatti ad una promozione sociale forse per paura di perdere il potere. Infatti i Soci sono in pratica ignorati.
E chiaramente non entriamo nel merito dei cambiamenti se non come valutazione personale. A cui possiamo anche essere favorevoli perché si comincia finalmente ad inquadrare la vicenda nel ruolo storico che ha avuto Venezia. Uscendo dal semplice orto di Marostica.
Diciamo semplicemente che le regole statutarie della Pro Marostica non vengono rispettate e che le decisioni sono prese in modo arbitrario da Bucco e dai suoi “amiconi”.
Il che ci dispiace perché viene perso un momento di importante riflessione da parte dei cittadini di Marostica sulla Partita a Scacchi. Finalmente si sono chiariti i ruoli storici di come è nata la Partita eliminando finti brogliacci di personaggi locali. Grazie anche alla corposa pubblicazione di Andrea Speziali del 2020 sull’artista Mirko Vucetich, si è finalmente capito che si è creato un “mito”, soprattutto appunto grazie all’artista Vucetich, che ha reso la Partita una Opera d’Arte.
Il tutto va affrontato con una dimensione culturale che malgrado le piroette Simone Bucco non ha. Con una caratteristica caratteriale di assoluta arroganza, se non di “cattiveria”, come abbiamo notato nella richiesta di nostra condanna penale, per fortuna archiviata dal Giudice, semplicemente per aver ironizzato sull’atteggiamento di Bucco nel non voler restituire i soldi dei biglietti della Partita a dei pensionati canadesi, causa Covid.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica