Certo il film è interessante e fatto bene. Ciò mi ha spinto ad approfondire l’argomento e leggere il libro, perché di solito il film è più generalista e meno approfondito di un libro.
Ed infatti il libro di Oppenheimer è una vera sorpresa. Non per niente ha preso il premio Pulitzer nel 2006 e scopriamo anche che è stato scritto in 25 anni. Quindi approfondita biografia scritta in modo brillante e coinvolgente.
Non solo è la storia di come nasce la bomba atomica con il progetto Manhattan con a capo appunto lo scienziato Oppenheimer, ma è uno spaccato di una America liberal e democratica che si interroga sulle conseguenze del progetto, partito per precedere Hitler su spinta di Einstein, ed usata invece due volte contro i Giapponesi ormai sconfitti.
Oppenheimer è chiaramente un progressista con una ampia cultura storico-filosofica e che si sposa con la vedova comunista di un caduto nella guerra di Spagna contro il regime fascista di Franco.
Alla fine della guerra l’America cambia e diventa uno stato reazionario ossessionato dall’Unione Sovietica e dai comunisti. Non capendo che essere comunisti per un normale americano non vuol dire essere schierati con i russi, ma semplicemente avere delle idee di giustizia sociale.
Ed Oppenheimer resta coerente con le sue idee liberal andando incontro all’emargimazione come cittadino, vergognosamente controllato dall’FBI, ma crescendo il suo prestigio come scienziato opponendosi allo sviluppo della bomba H e chiedendo, decenni prima, un trattato per il controllo delle armi nucleari.
Un libro quindi da leggere con la massima attenzione.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica