Bello farsi finanziare sempre dai cittadini, invece di essere capaci di gestire in proprio le iniziative. Dopo la tombola in piazza, senza alcuna idea per una iniziativa che porti soldi per qualche cosa di beneficienza, ecco che il Comune paga per i cent’anni della prima partita che in realtà era semplicemente una goliardata che troverà una vera realizzazione cinquant’anni dopo grazie al genio di Vucetich che da’ vita ad una bella idea senza futuro però.
E si vede che il Bucco ha il semplice diploma di geometra. È solo un organizzatore, senza capacità manageriale, cioè gestire le iniziative a reddito.. Deve sempre chiedere la carità al Comune.
E non è in grado nemmeno di risolvere il problema del ristorante del Castello superiore, che ricordiamolo fu promosso dalla Pro Loco degli anni ‘50. Altri tempi, altre visioni e capacità.
Ma non c’è solo il Bucco. A gran voce è stato richiesto l’impegno dell’arch. Roberto Xausa per la creazione di un gruppo di lavoro per idee di soluzione del restauro del Convento. Anche in questo caso silenzio. È troppo comodo distribuire prebende con i soldi della Volksbank, organizzare convegni e presentazioni senza pratiche finalità e prendersi gloria come Presidente di una inesistente fondazione, braccio di un discutibile marketing sociale della Volksbank. Banca questa ultima che dopo l’operazione di fusione con la Popolare di Marostica ha cacciato il proprio Presidente e direttore generale, incapaci di portare a reddito la “nuova” banca e che non sa ancora risolvere il problema dell’area ex Azzolin, ricevuta in “regalo” dal Tribunale per via della vendita furbesca realizzata dal Gasparotto, allora direttore generale della Popolare e che il Tribunale ha annullato su richiesta del compratore abbindolato.
Insomma tanto teatrino, con sembra la felicità dei cittadini di Marostica.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica