Certamente un convegno da ricordare. Rippa Bonati ha le idee chiare da vero accademico. E organizza un convegno, per l’intera giornata, che risulta frizzante e tutt’altro che noioso con una serie di interventi di 30 minuti ciascuno condotti da vari storici esperti nel loro campo. La visione non è solo incentrata sulla figura di Prospero Alpini come l’impostazione spesso imbalsamata di precedenti convegni, ma sull’ambiente sociale, storico e politico in cui visse il famoso farmacologo marosticense.
Si è passati dal raccontare le relazioni, amicizie e protezioni di un medico al tempo di Prospero Alpini, al suo ruolo come medico “tropicalista”, alla figura della donna egiziana, alla figura parallela di Cornelio Bianchi, sempre medico marosticense, a Damasco, alle pratiche alimentari nel Rinascimento Veneto.
Una visione d’insieme del mondo del 1500 veneziano.
L’unica nota stonata è la pervicacia della Cuman nel promuovere l’accademia del Caffè. Una boiata pazzesca che in pratica diventa un doppione del Centro studi, costituito però da accademici veri, per dare il titolo di accademici a quelli che accademici non sono. Ed il “trombone” di turno per la divulgazione di questa fantomatica Accademia è il solito Giandomenico Cortese. Noi a suo tempo proponemmo la costituzione di un moderno Club del Caffè aperto ai cittadini e visitatori di Marostica con tanto di card, utilizzando un social specifico ed in linea tra l’altro con la nuova impostazione del convegno su Prospero Alpini per far conoscere la Venezia del 1400-1500, in cui è ambientata anche la Partita a Scacchi. E a questo proposito l’organizzazione del convegni per il centenario della partita da parte del Bucco, ha sentito la mancanza di un serio “Accademico”, come il Rippa Bonati.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica