L’ultimo della serie è stato Roberto Xausa che ha parlato della fatto che Marostica diventa città internazionale con la sua Partita a Scacchi con personaggi viventi. Vero, ma andare in giro per il mondo come nel passato non ha oggi più senso, se non nel caso di rappresentare l’Italia in eventi particolari.
Occorre invece creare una continua comunicazione perché ciò che interessa è il pubblico per la Partita a Marostica e per la visita alla città. E giustamente c’è poi da valorizzare la figura di Prospero Alpini, altro punto di riferimento storico.
Manca poi una proposta, a nostro parere fondamentale dal punto di vista comunicativo, di Marostica che fa rivivere i costumi, i canti e le tradizioni di Venezia del 1400-1500. E su questo fronte culturale si darebbe vera continuità al lavoro fatto da Mirko Vucetich, l’artista autore del libretto della Partita. Però ora occorre lavorare per costruire il “mito” della Partita sull’esempio appunto dei “miti” veneziani. E che la Partita, vero o falso che sia il fatto in se stesso, sia oggi un mito collegato ai tempi di Venezia è un dato di fatto da valorizzare.
E qui, come sottolineato da Xausa, occorre lavorare insieme ricreando un gruppo affiatato e competente, come lo furono i promotori della Partita negli anni ‘50 del secolo scorso. Senza per creare l’Accademia della Partita a Scacchi, sull’incredibile esempio della pseudo Accademia del Caffè.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica