Improvvisamente ci sono le elezioni per il nuovo Consiglio di Amministrazione della Pro Marostica il 24 di febbraio. L’informazione viene data circa 15 giorni prima. Ovviamente non c’è stata alcuna campagna per allargare il gruppo dei poco più di 200 soci. È la tecnica per mantenere il gruppo di potere. Pochi iscritti, possibilmente tutti fedelissimi. Poi c’è il trucco che si possono votare 9 candidati su 9 posti in Consiglio. Modifica dello statuto ci dicono fatta di recente. Basta mettersi d’accordo con la solita cordata, votare in blocco i 9 nomi già scelti e si conquistano tutti i seggi, escludendo qualsiasi minoranza.
Addirittura per candidarsi, non c’è il modulo alla Pro Loco che si può prendere liberamente, ma devi fare richiesta al Bucco di turno perché ti mandi la documentazione.
Insomma non viene fatta alcuna informativa ai Soci che sono per la maggior parte sempre i soliti e servono per farsi rieleggere. Nessun entusiasmo per rendere tutti i cittadini di Marostica Soci della Pro Marostica, tra l’altro con soli dieci euro all’anno. Nessuna informativa ai Soci durante l’anno. Nessuna iniziativa specifica per i Soci.
Tutto è fatto in una logica di mantenimento del potere a Bucco con i suoi amici.
Alla lunga è una logica fallimentare che non rinnova, non porta entusiasmo e nuove idee. Noi ci candidiamo contro questa logica per rilanciare la Pro Marostica facendo aderire il maggior numero di cittadini anche attraverso una serie di iniziative mirate per loro è che vedano anche la Partita a Scacchi un momento condiviso da tutti e gratificante per l’appartenenza in una ottica di continuo sviluppo culturale della Città.
Non vogliamo il ripetersi di situazioni già viste a Marostica che hanno portato alla scomparsa o crisi di gloriose istituzioni per l’appunto la formazione di un gruppo di potere arroccato sulla carega e cieco per il futuro.
Lanciamo un appello ad iscriversi alla Pro Marostica presso la sede al Castello Inferiore e venire in assemblea sabato mattina 24 febbraio.
OVVIAMENTE CHIEDIAMO CHE PRIMA DELLE VOTAZIONI OGNI CANDIDATO, COME DA REGOLE DEMOCRATICHE, SI PRESENTI PER UN MINIMO DI CONOSCENZA DA PARTE DEGLI ELETTORI.
Alessandro Morello