UN TEATRO DI COMUNITÀ CON PROTAGONISTI MATTEO MOZZO, YLENIA BIANCHIN E SIMONE BUCCO SARÀ UNA COMMEDIA DELL’ARTE DELLA QUERELA?

Leggiamo nella presentazione del convegno sul Teatro di Comunità di venerdì prossimo 28 giugno ore 16.00 al Palazzo del Doglione:
“Il teatro di Comunità ha un ruolo importante nella società di oggi. È una forma di arte che permette di esplorare una vasta gamma di temi e contribuisce alla diffusione della cultura attraverso un processo che pone la comunità locale al centro dell’intervento, quale protagonista della valorizzazione delle risorse territoriali e dello sviluppo locale. Promuove il cambiamento sociale e permette di esprimere se stessi, le proprie emozioni, di raccontare le proprie storie e di trovare il senso di comunità “.

Noi ci saremo curiosi degli interventi di Mozzo, Bianchin e Bucco. Non possiamo qui esprimere particolari opinioni anche se l’unico intervento interessante e professionale sarà quello di Maurizio Panici, direttore artistico del Teatro, che indubbiamente promuovendo il gruppo Teatris a Marostica ha dato un aspetto culturale innovativo alla cittadina, creando un valido gruppo di attori locali e portando interessanti recite, valorizzando anche location storiche come la scalinata dei Carmini.
Un bel collegamento anche con la Partita a Scacchi.
Certamente un Teatro della comunità deve incentrarsi sulla libertà di espressione anche nelle sue forme ironiche e dissacranti, cosa che ci pare molto distante dai leghisti-Fratelli d’Italia che vorrebbero comandare a Marostica.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica