MOZZO E COLOSSO HANNO FINITO I SOLDI. NON C’È PIÙ NIENTE NEL CASSETTO. NUOVE TASSE IN VISTA?

Non siamo nati ieri ed abbiamo una notevole esperienza nel controllo di gestione delle aziende. Avevamo da parecchio tempo espresso i nostri dubbi sulla gestione dei soldi del Comune di Marostica. Troppa improvvisazione.
Ora nell’ultimo Consiglio Comunale il rag. Colosso, che resta sempre un ragioniere, ammette che nel 2025 i soldi sono finiti. La legge non permette che le spese correnti siano superiori alle entrate correnti.
Infatti nel 2025 sono previsti 11.651.000 euro di entrate correnti a fronte di un totale di spese correnti di 11.587.901. Anche un analfabeta capisce che un saldo di 63.099 euro è un rischio notevole in quanto spese impreviste possono essere quasi certe a fronte della rigidità delle entrate.
L’equilibrio di parte corrente è quindi precario e la normativa non permette di andare in deficit. Di qui il blocco delle spese ed il probabile arrivo di nuove tasse.
Ma il Colosso nella sua esposizione non fa alcuna analisi di COME vengono spesi i soldi, se ci sono sprechi. Viene solo detto DOVE vengono spesi. In azienda si parla di “budget zero” per fare una profonda revisione delle spese.
Basta pensare all’investimento senza entrate del Castello Superiore, allo spreco di denaro per l’inutile Museo degli Scacchi o alla previsione della costosissima scuola Montessoriana, come ben evidenziato dalla consigliera Daniela Bassetto.

Insomma aspettiamo, ma i tempi non sono certo favorevoli a gestioni comunali improvvisate.

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A FINE 2024 TIRIAMO LE SOMME DELLA NOSTRA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE. IN QUESTI ANNI ABBIAMO SCONFITTO LE QUERELE INTIMIDATORIE. RESTA QUELLA DI LORENZO BERTACCO

Ed è una querela inspiegabile, che è del 2020 e che andrà in udienza ad ottobre del 2025. Perché in quell’articolo abbiamo analizzato il volantino diffamatorio diffuso casa per casa a Marostica nel 2009 contro la candidatura a Sindaco di Bertacco con la Lega. Chi scrisse quel volantino ottenne l’effetto desiderato di bloccare la vittoria data per scontata di Bertacco. Noi abbiamo analizzato nell’articolo il volantino facendo una logica ipotesi di chi lo scrisse. Quindi abbiamo difeso la candidatura di Bertacco che tra l’altro come consigliere comunale non approvò successivamente l’appalto truccato del gas e ne abbiamo dato merito.
Quindi la querela di Bertacco non ha senso perché nel nostro articolo spiegavamo che la sua bocciatura è il fatto che ha portato a degenerare la politica a Marostica. Ora con la sua querela si allinea alla politica della Dalla Valle e di Mozzo delle querele intimidatorie. Perché?
Ma noi ora respiriamo la libertà di informazione a Marostica in quanto siamo sopravvissuti, pagando sempre di tasca nostra l’avvocato, ad una vera pressione intimidatoria. Pensiamo addirittura al fatto che Mozzo & Soci hanno chiesto al tribunale di chiudere il nostro blog e le nostre pagine fb. Ma il tribunale ha rigorosamente applicato l’art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di opinione. E ci fa piacere che finalmente molti cittadini di Marostica che inizialmente ci consideravano fuori di testa, ora riconoscano che abbiamo portato un modo nuovo non manipolato di informazione a Marostica. Ne siamo grati. E continueremo a farlo.

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FAMILA, CONAD, TOSANO, PRIX, LIDL, BATTOCCHIO, COOP CONSUMATORI….TUTTI A VENDERCI CIBO ED AMENITÀ CON UNA CONCORRENZA SPIETATA….

Ormai nessun consumatore pensa a restare fedele ad un punto vendita, ma si inseguono le offerte e le promozioni che vengono presentate.
Famila a Marostica domina dopo aver messo in crisi la Coop Consumatori che ha inseguito investimenti velleitari. Certo che a Famila ha dato una grossa mano il trio Mozzo-Scomazzon-Bucco con la permuta dell’ex A&O per l’uso alla pro Marostica con la licenza per il nuovo gigantesco punto vendita.
Il gruppo Famila cresce nel 2023 del 13,8% arrivando a 2.001.141.913 euro con un utile del 3,07%. Prix fattura 594.552.470 con una crescita del 8,21% ed un un utile del 3,37%.
Lidl in Italia fa 7,16 miliardi (+7,12% sul 2022) con un utile del 2,7%. Eurospin arriva a 8,7 miliardi (+10,7%) con un utile del 4,85% e non ha debiti, quasi una banca.
Conad fattura 20 miliardi con una crescita dell’8,11% rispetto al 2022.
La Coop Consumatori di Marostica arriva a circa 26 milioni di fatturato nel 2023 (+5,59%) con una perdita di -373.451 euro (-1,44%) dopo i -583.547 del 2022. Coop Consumatori per gli acquisti fa riferimento a Coop Alleanza 3.0 con 5,7 miliardi di vendite (+2,6%) e, dopo anni di perdite, un utile di 20 milioni (0,35%) nel 2023.
Se teniamo conto che l’inflazione nel 2023 è stata del 5,7% vediamo subito chi realmente è cresciuto.
Non abbiamo notizie di particolari interventi in Coop Consumatori di Marostica per riportare a redditività l’azienda. Ricordiamo che un punto cruciale è la enorme incidenza dei costi del personale pari al 13,29% sul fatturato quando le altre aziende hanno circa il 10%. Questo implica 848.000 euro di costi maggiori. Vedremo alla prossima assemblea dei Soci, cui non mancheremo, se esistono delle reali proposte e capacità di rilancio di una realtà non solo economica, ma anche di grande valore sociale, messa in grave rischio da un consiglio di amministrazione imbalsamato ed auto celebrante per anni, frutto della solita politica delle cordate degli amici, non certo di valorizzazione delle competenze.

Certo che al primo posto dobbiamo mettere Famila per i supermercati ed Eurospin come discount.

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MANFROTTO-VIDENDUM PLC IN FORTE CRISI PER IL DURO SCIOPERO DEGLI ARTISTI AMERICANI NEL 2023 CON IL FERMO DELLE PRODUZIONI

E chi non conosce Manfrotto? Dal 1974 inizia l’avventura nel campo dei treppiedi e stativi per la fotografia. Un grande successo dovuto anche alla qualità dei prodotti.
Nel 1989 Manfrotto è venduta all’azienda inglese Videndum plc.
Nel 2010 Manfrotto amplia la sua base di clienti includendo oltre ai professionisti i “social recorder” con nuovi prodotti.
Ma il 2023 vede il crollo delle vendite, ferme a 307 milioni di sterline, con un -31% rispetto al 2022. La perdita è pari a 65,2 milioni.
La causa principale della crisi è dovuta allo stop del mercato americano nel 2023 per il duro sciopero degli artisti, che blocca le produzioni televisive e cinematografiche. Inoltre il mercato “consumer” non ha dato i risultati attesi.
Ora al 30/06/2024 le vendite si sono stabilizzate intorno ai 155 milioni di sterline nel semestre con una perdita di 13,4 milioni.
Il gruppo Videndum plc ha quindi dovuto intraprendere una drastica politica di riduzione dei costi. Di qui la crisi della fabbrica di Feltre con la cassa integrazione dei 285 dipendenti ed una quarantina di licenziamenti negli uffici amministrativi di Cassola.

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LA SFIDA TRA POLI E NARDINI: DUE STRATEGIE AZIENDALI DIVERSE CON DUE BRAND CHE FANNO ONORE AL TERRITORIO

Per Poli il fatturato è fermo rispetto al 2022 nel 2023 e pari a circa 15 milioni di euro. In flessione invece del 6% per Nardini con 11 milioni.
Comunque la vera differenza è l’utile netto con il 13,43% sul fatturato per Poli rispetto al 2,4% di Nardini.
Evidentemente per Poli paga una migliore strategia prodotto/marketing. È anche da tener presente che Poli ha zero oneri finanziari e quindi si finanzia interamente con risorse proprie.
Diciamo che probabilmente Nardini fa fatica a togliersi lo smoking di una storia aziendale centenaria.
Certo che comunque entrambe le aziende onorano il territorio con i loro prodotti tipici.

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NICO S.P.A. FA BOOM: +15.03% DI FATTURATO CON UN UTILE NETTO DEL 7,63%


Nel 2023 realizza 103 milioni di fatturato rispetto agli 89 del 2022. L’utile è di 8 milioni rispetto ai 5 dell’anno prima. Si tratta del bilancio della Nico Spa di San Zeno di Cassola. Il gruppo infatti ha vari punti vendita nel Nord Italia ed in Polonia. Dichiara di avere 660 dipendenti e 55.000 metri quadri di vendita. Non è chiaro se nel bilancio rientrano i punti vendita in Polonia, probabilmente no, anche perché sembra ci siano partner locali.
Possiamo fare un confronto con Magazzini Berton s.r.l. di Bolzano Vicentino che con un fatturato di 20 milioni realizza un utile netto del 5,15%.
È evidente che il successo di Nico è dovuto all’ottimo mix di prodotti con anche una politica intelligente di fidelizzazione del cliente.
Per quanto riguarda la responsabilità sociale “Nico S.p.A. si propone di lavorare nel rispetto dei principi di lealtà, legalità e correttezza, principi su cui si basano il successo e la crescita dell’azienda e ripudia ogni discriminazione basata sul sesso, sulle razze, sulle lingue, sulle condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico.
Nico S.p.A. favorisce un ambiente di lavoro che, ispirato al rispetto, alla correttezza e alla collaborazione, nonché sulla base dell’esperienza maturata nei settori di propria competenza, permetta il coinvolgimento e la responsabilizzazione di Dipendenti e Collaboratori, con riguardo agli specifici obiettivi da raggiungere e alle modalità per perseguirli.”
La storia del Gruppo comincia negli anni ‘60 ad opera di Domenico Passuello (per tutti Nico, appunto) che con la moglie Mariarosa gestisce un’attività di vendita nei mercati regionali del triveneto e un negozio di abbigliamento e mercerie a San Zeno di Cassola (VI). Diverte il fatto che nonno Giuseppe era il maestro di Domenico alla scuola elementare. Anche il nonno qualcosa deve avergli insegnato.


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PAGA E TARI. PERCHÉ IL COMUNE DI MAROSTICA HA SPESSO RADDOPPIATO LA TARIFFA RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI A MOLTI CITTADINI?


Il malumore di molti cittadini di Marostica è palese. La tassa sui rifiuti è aumentata di parecchio. Cosa è capitato? Gli uffici comunali, crediamo nella disperazione totale di recuperare soldi dopo anni di procedure molto aleatorie, hanno deciso di verificare realmente i metri quadri delle abitazioni probabilmente prendendo i dati catastali. Personalmente non mi ero mai interessato della faccenda credendo che la raccolta dei rifiuti fosse totalmente collegata al numero delle persone abitanti nell’appartamento. Evidente che mettendo il dato reale dei metri quadri ed essendo la tariffa direttamente collegata anche all’estensione della casa, la tariffa è schizzata.
È chiaro che collegare la tariffa dei rifiuti anche alle dimensioni della casa è piuttosto arbitrario. Come è arbitrario collegare le persone al certificato di residenza. Quante sono le persone che lavorano o studiano fuori dalla loro abitazione? Devono comunque pagare la tassa rifiuti a Marostica. Non c’è la possibilità di una dichiarazione reale di vivere realmente nell’abitazione e quindi di produrre rifiuti.
Il lavoro fatto dal Comune ha credo ben rimpinguato la cassa.
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VIMAR CONTINUA A CRESCERE MENTRE PIZZATO SI FERMA


Hanno la sede una di fronte all’altra e costituiscono oggi il simbolo industriale di Marostica con i loro prodotti e la loro tecnologia. E continuavano a crescere…negli anni passati. I bilanci 2023, appena pubblicati sull’inserto del Giornale di Vicenza, vedono però il fermo di fatturato di Pizzato mentre Vimar continua il suo sviluppo.
Infatti Pizzato Elettrica srl si ferma a 73.352.934 euro con un -1,86% rispetto al 2022, mentre Vimar arriva a 302.458.925 euro con un +10,26 %. Non possiamo conoscere le motivazioni di queste variazioni in quanto le aziende non essendo quotate non sono interessate ad informare gli azionisti che in questo caso coincidono con la proprietà. Ben diverso sarebbe il caso se fossero quotate in borsa. Allora troveremmo tutto sul sito aziendale.
È da notare che sia Vimar che Pizzato mantengono un utile netto molto elevato pari rispettivamente al 18,96% e 20,57% sul fatturato. Sinonimo questo di un ottimo posizionamento dei prodotti nei rispettivi mercati.
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