BUCCO NAVIGA SULL’EQUIVOCO. LA PARTITA A SCACCHI NON È DEI MAROSTICENSI, MA DELLA PRO MAROSTICA

Ma il Bucco fa finta che i detentori della Partita siano i marosticensi. Certo i cittadini sono bravissimi a fare i volontari ed ad impegnarsi per il suo successo, ma la Partita a Scacchi è della Pro Marostica. E ben si guarda il Bucco di informare ed ampliare la base sociale della Pro. A lui ed al suo gruppo interessa controllare il tutto e di essere eletti. Ed il solo modo è di avere pochi iscritti, sono poco più di 200, e fedeli al suo gruppo. Che quasi tutti i marosticensi possano iscriversi (tra l’altro la tessera costa solo 10 euro) e partecipare attivamente, seguire passo passo i progetti e dare il loro contributo, a Bucco finora non è passato per la testa. Parlando con alcuni iscritti c’è profonda mortificazione sentendosi completamente esclusi ed alcuni non si sono più iscritti.
Certo il Bucco deve risolvere i problemi che si presentano perché la Partita richiede un notevole sforzo organizzativo che non si risolve solo “fasemo e poi magnemo e bevemo”. Infatti ha dovuto richiedere una consulenza organizzativa all’Accademia del Teatro alla Scala. Sottolineamo “organizzativa”. Che è la cosa normale che un’azienda fa se pensa a restare sul mercato. Ma non si fa solo una analisi organizzativa, ma si cerca anche di capire il prodotto che si offre. Infatti la seconda fase sarebbe di capire come il pubblico vede lo spettacolo, entrando anche nelle specifiche fasi, che potrebbero essere potenziate o ridotte. E come il pubblico lo vede in confronto ad altre opportunità. Cioè il famoso posizionamento.
Certo che questo processo può essere graduale, partendo da una analisi in piccoli gruppi.
È comunque significativo che l’attuale Consiglio di amministrazione della Pro Loco abbia capito che occorre vedere la Partita anche con gli occhi degli altri non solo con i propri. E che le cose non si fanno perché si è sempre fatto così.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica