Continua imperterrita la dittatura della Lega di Marostica. Convinti di fare e disfare perché hanno la maggioranza in Consiglio, ottenuta però con il 33,78% dei voti, durante l’ultimo Consiglio Comunale all’arrogante Colosso, assessore esterno e neppure eletto, che rispondeva a Santini, sfugge la decisione assunta dalla giunta probabilmente durante una bicchierata, di spostare la sede del Comune a Palazzo Baggio, essendo in scadenza il contratto con gli artigiani.
L’unica che chiede chiarimenti all’affermazione del Colosso è la Dalla Valle. Probabilmente agli altri era sembrata una affermazione ridicola. Ma in realtà i cittadini rappresentati dalle minoranze, che sono però maggioranza nella Comunità, sono considerati solo “paria” utilizzabili per gli atti formali del Consiglio, che alla Lega a questo punto sembrerebbe solo fastidioso convocare.
Quello di Mozzo, Scomazzon e Colosso, i personaggi che decidono davvero gli altri sono solo dei paggetti, è un atteggiamento completamente arrogante ed antidemocratico e sfiora l’illegalità. Devono assolutamente dimostrare che decidono tutto loro. Fa pena il povero Santini che precisa che è anche merito suo l’arrivo dei soldi per il nuovo centro per l’alzheimer, in quanto si era premurato di andare personalmente dall’assessore regionale ai servizi sociali Lanzarin a sollecitarla, per non dire pressarla, a trovare una soluzione nell’ambito dell’assistenza sanitaria in contrasto con la volontà di Bramezza, direttore dell’Ulss di vendere tutto e fare una operazione immobiliare. Ed il Mozzo allora stava zitto e non faceva nulla.
Insomma ci troviamo con una Lega che a Marostica prende per i fondelli tutti, pensando di avere il consenso con i fuochi d’artificio della vigilia di Natale organizzati dal solito Bucco, facente parte della combriccola al potere.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica