Non avevamo mai incontrato Luca Zaia, il Presidente del Veneto. L’occasione si è presentata con la presentazione del suo ultimo libro “I pessimisti non fanno fortuna”. Accolto sopratutto da attempate signore che lo vedono come un idolo. L’impressione è di uno che evita i problemi specifici per “volare alto”. E parte subito con la sua visione di valorizzazione dei giovani. Assolutamente da condividere, perché non si può pensare solo agli anziani in quanto forte bacino elettorale. Ma di fatto non ha realizzato niente e non propone nulla di pratico.
E si vede che in gioventù per parecchi anni ha fatto il PR per diverse discoteche. Assolutamente bravo nel dialogo e nel buttare tutto in ironia. E il tipico esempio di contraddizione tra il dire ed il fare. Insomma è uno Zaia che sa dialogare e furbescamente dare una visione positiva del futuro senza però indicare gli strumenti di attuazione. Addirittura sembra il “guru” della democrazia e che non c’entri niente con il governo pratico del Veneto.
Certo che un personaggio PR così riesce ad avere gran parte del mondo economico dalla sua parte di fatto garantendo affari e cemento a tutti.
Non c’è alcun discorso di valore morale sulle scelte di potere. Zaia però aderisce a dei grandi temi sociali come la libertà dell’individuo nelle scelte di vita, ma sull’ambiente non dice niente per non parlare della moralità pubblica.
Certo il suo ottimismo nasce dal fatto che oggi si vive meglio che nel passato e quindi lo sarà anche per il futuro. Basta anche pensare ai mezzi di informazione disponibili per i cittadini, impensabili fino a pochi anni fa. Ed a Zaia gli riesce bene la battuta quando dice che nel passato le famiglie si indebitavano per avere in casa l’enciclopedia, simbolo del sapere. Oggi questo è possibile gratis con un click.
Ma evita il discorso delle garanzie del pluralismo delle idee e del confronto.
Insomma l’impressione è che Zaia sia un ottimo politico “pifferaio” al servizio dell’economia del “fasemo” senza porci tanti problemi con felicità di Confindustria ed affini. E per fortuna è all’ultimo mandato perché uno così non lo schiodi più. Ed infatti la cosa gli rode. Gli piacerebbe restare Governatore a vita come il compagno Kim Jong-un. Avremo invece, e ci auguriamo, un giusto ricambio, come in tutti i Pesi civili, e la possibilità speriamo di avere una alternativa con le parole aderenti alla pratica in una ottica di un Veneto ambientalista e solidale.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica