Dopo il grande successo di pubblico (e turisti) ottenuto a Bassano con la mostra sul Canova con il contributo importante dei marosticensi Giovannella Cablino e Mario Guderzo, ci chiediamo quali siano i protagonisti delle iniziative turistico-culturali a Marostica.
Certo che a Bassano anche con fortuite coincidenze sono riusciti a mettere alla porta personaggi anacronistici e velleitari (vedi Territori del Brenta) ed ad avere seri professionisti presenti al Museo.
Cosa dobbiamo dire a Marostica? La biblioteca non ha alcun riferimento culturale, essendo la gestione demandata ad una cooperativa. Il presidente Panici ha tutt’altro da fare che impegnarsi. C’è anche un misterioso ufficio cultura con a capo Dal Zotto. Quello per intenderci che nella causa contro di noi è stato richiamato dal tribunale per aver inventato una delibera per sistemare una sua conoscente. Certo vengono fatte delle iniziative spot e supportate con fatica le proposte delle varie associazioni della Consulta. Ma la cultura per Dal Zotto non è proprio il suo pane.
Poi c’è la famosa Partita a Scacchi che viene oggi promossa con l’incredibile idea di “anti marketing” attraverso la trasformazione di Marostica in città degli scacchi. Che in pratica non vuol dire nulla e svilisce la realtà culturale della Partita. E la Ylenia si è tutta esaltata per il futuro museo degli scacchi. Il Simone (Bucco) invece è preso dal punto vendita delle specialità marosticensi all’ingresso della Pro Marostica ed a chiudere il portone del Castello con un orrendo drappo quando cortile e piazza sono una continuità culturale. Invece di darsi da fare per risolvere il problema della chiusura del ristorante del Castello superiore. Un danno notevole per l’immagine della Città oltre che per le casse comunali.
I riferimenti storici di Marostica Mirko Vucetich e Prospero Alpini sono quasi dimenticati. Certo c’è l’Accademia del Caffè, ma sembra il ricovero degli antichi gogliardi.
Evidente che occorrerebbe soprattutto una scossa politica. Una qualità degli amministratori ben diversa da quella attuale. Perché è dalle idee programmatiche, discusse e gestite con competenza, che si realizzano progetti e quindi cultura.
Intanto ci si barcamena con gli aspetti organizzativi, che sono sempre importanti per dare continuità, soprattutto per la Partita a Scacchi o ci si esalta del bravo imprenditore che fa soldi a palate avendo capito la straordinarietà della Piazza per i concerti estivi.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica