CON 583.547 EURO DI PERDITA CONSOLARO, PRESIDENTE DELLA COOP, MOLLA LA STRATEGIA PERDENTE DELL’EX SCOMAZZON E DA’ RAGIONE A MORELLO, DOPO 10 ANNI DAL CALCIO IN CULO

Se le tue proposte in Assemblea sono competenti e valide per una gestione efficiente della Cooperativa confrontate con quelle di chi viveva sugli allori ed incentrate sulla persona di Scomazzon, prima o poi vinci.
Ed è quello che è accaduto alla Coop dei Consumatori di Marostica. È stata una delle più grandi ed inaspettate soddisfazioni della mia vita umana e professionale. Dopo essere stato buttato fuori 10 anni fa per aver espresso le mie opinioni ed i dubbi sulle decisioni che si volevano prendere.
E la perdita in realtà è stata maggiore pari a circa 900.000 euro in quanto gli ammortamenti sono stati considerati al 50%. Un trucco contabile.

E mi è stato anche riconosciuto da Consolaro che era corretta la valutazione fatta da me in assemblea lo scorso anno. Nel 2021 la Coop era pure in perdita nella gestione di circa 210.000 euro, in quando c’erano stati dei ricavi straordinari non ripetibili ed extra gestione che avevano occultato tale perdita. Non c’era quindi alcun utile dovuto alla normale gestione di 248.500 euro. Non sarebbe stato possibile moralmente nemmeno distribuire il ristorno, come è stato fatto per glorificare l’uscita di Scomazzon.
Si è nascosta la faccenda e si è riso addirittura al mio intervento come fossi un buffone incompetente. Una vergogna assoluta.

Ed i Sindaci Gianni Scettro, Maurizio Carlesso e Alferio Crestani hanno occultato ai Soci l’informazione, utilissima per prendere subito dei provvedimenti. Per la loro responsabilità devono dimettersi e sparire dalla Coop.

Dopo il mio intervento che esaminava come operare una netta innovazione nella gestione, Consolaro chiede: “E la tua domanda?” . La mia risposta è stata immediata: “Dove è il piano strategico per superare la situazione?”
E miracolosamente sullo schermo sono apparsi i punti che avevo presentato come progetto anni fa. Punti che si basavano su una ricerca di “customer satisfaction” che avevo fatto con circa mille interviste tra i Soci per la tesi di una laureanda dell’Università di Udine dove insegnavo al termine della mia carriera manageriale. Ricerca buttata nel cesso.

Quindi per me si è verificato un fatto incredibile e diciamo che sono speranzoso che la Cooperativa dei Consumatori non sia buttata via come la Banca Popolare di Marostica. Certo ora serve veramente l’ascolto e la collaborazione di tutti perché la strada è in salita.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica