IL MOZZO, CON VALENTINO SCOMAZZON, E’ UNA CUCCAGNA PER GLI STUDI PROFESSIONALI

Diciamoci la verità. Questi ultimi anni sono stati di roboanti annunci da parte di Mozzo & C. di partecipazioni per ottenere finanziamenti per un sacco di progetti. La realtà dei fatti è però molto misera. A parte l’indecente fermata del bus realizzata a tamburi battenti, gli unici investimenti conclusi sono quelli impostati dalle precedenti amministrazioni che sono terminati, ma non ancora utilizzati. E parliamo del Politeama e dell’assurda situazione del pseudo ristorante del Castello superiore finito ma inutilizzato.
Ma pensiamo anche ai progetti decantati in campagna elettorale come il nuovo Palazzetto dello Sport e la famosa scuola Montessori o le varie rotatorie sulla strada per Breganze. Il restauro della scuola elementare partito con l’assegnazione ad una pseudo impresa di Napoli è in ritardo di una anno con relativi costi aggiuntivi.
Il Museo degli Scacchi poi è una pura invenzione elettoralistica, in pratica un bidone di un collezionista di scacchiere che non sapeva dove metterle, senza un reale supporto di una analisi marketing di probabili visitatori. Quando l’unica realtà da valorizzare in pieno è la Partita a Scacchi. E poi il Museo è stato tutto da rifare in quanto la disponibilità del piano superiore è stata tecnicamente bocciata dalle Belle Arti per problemi statici del Castello. Con relativi costi di riprogettazione.

Tutti queste idee hanno però implicato la presentazione di progetti e quindi costi relativi. Anche le varianti in corso d’opera, come per Porta Breganze, hanno il loro costo. Il vero affare quindi in questi anni lo hanno fatto i professionisti dei vari studi che hanno fatto e rifatto.

La logica che sta sotto un simile operare non è certo di programmazione, ma semplicemente di opportunità di finanziamento, cioè facciamo le cose che oggi hanno probabilità di essere finanziate, con il rischio poi di enorme confusione e anche variazioni in corso d’opera, di intasamento delle iniziative e di perdere quindi di vista ciò che veramente serve alla Comunità.
E di questi investimenti la Comunità di Marostica non è mai stata coinvolta se non nella forma del schei forse trovati, strombazzati come fosse un grande merito. Invece di considerare merito la realizzazione finale e concreta di opere che servono ai cittadini.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica