Incredibile, perché di solito nelle cause il “cattivo” di turno è il Pubblico ministero che generalmente condanna con una multa se appare qualcosa di non troppo conforme alla legge. Particolarmente se si tratta del reato di diffamazione come previsto dall’art. 595 del Codice Penale. Già altre volte il Tribunale ha affermato il nostro diritto di libertà di espressione in base art 21 della Costituzione Italiana sempre su denuncia del Mozzo.
Noi non abbiamo mai diffamato il Mozzo, ma contestato in modo chiaro il suo operare, anche usando un linguaggio duro che ci deriva dalla nostra esperienza di esperto aziendale e docente di Comunicazione all’Università.
Così ci tocca pagare di nuovo l’avvocato, mentre il Mozzo se lo fa pagare da tutti noi, perché il Sindaco si è opposto anche questa volta alla richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero. Ci vediamo quindi in Tribunale il 7 novembre. Che vergogna!
Osservatorio Economico Sociale di Marostica