L’anno 2022 dovrebbe essere l’anno degli investimenti. Lo leggiamo come conferma delle varie delibere nella nota integrativa al bilancio della Dr.ssa Silvia Fabris. Sono ben 3.236.000 euro i soldi stanziati tra cui la parte del leone la fa il Politeama con 1.035.000 euro.
Ovviamente la Fabris da laureata in Comunicazione scrive bene, ma nasconde la realtà non facendo distinzione tra stanziamento e realizzazione dei progetti. Ed è una bella differenza.
Certo che anche in questo caso, come per la Piscina, c’è da parte del Mozzo un cambiamento di rotta e finalmente si da’ spazio ad investimenti utili ai cittadini. Un colpo di fortuna per Marostica che sia stato rifinanziato il fondo ministeriale per la Cultura e che ci sia il Pnrr.
Certo che molti investimenti potevano essere fatti prima con fondi propri e attraverso mutui.
Perché il compito di un Comune non è fare marketing per i turisti, ma per i cittadini. Il cosiddetto marketing sociale per intenderci.
Per essere più chiari ed estremizzare, la Partita a Scacchi potrebbe essere fatta solo per i cittadini di Marostica per il piacere di creare e partecipare ad un simile evento. Poi è chiaro nulla vieta di fare anche una iniziativa turistico/commerciale.
In questi anni il Comune di Marostica ha fatto molte iniziative in una logica che non tiene conto del benessere dei propri cittadini.
Ne è esempio eclatante l’investimento milionario per il ristorante del Castello Superiore, certamente non di interesse per la vita del marosticensi, e che andava venduto o il quasi abbandono della Biblioteca che non tiene un minimo confronto con Bassano.
Anche le Mura vanno restaurate con attenzione per i cittadini che vogliono vivere in una città sempre più bella e fiera del proprio passato.
Per il Convento, ormai un rudere dominante la cittadina, va intrapreso un progetto di restauro e vendita. Il Comune deve essere promotore di iniziative imprenditoriali.
Non ha senso la logica mercantile, di fare solo per il turismo, della coppia Bucco-Bianchin. Perché il turismo viene se c’è una cittadina che in “primis” è vissuta bene dai propri abitanti.
È un approccio culturale che dovrebbe essere la guida primaria delle iniziative di investimento del Comune. Ora ci troviamo con questi investimenti annunciati e strombazzati. Però sono solo sulla carta con relativa, ora più che mai incerta nella sua totalità, copertura finanziaria. Ma quando saranno realizzati? Quali saranno i tempi?
C’è il fatto che date le condizioni di inflazione in essere, gli stanziamenti oggi deliberati non saranno sufficienti e lo diventeranno sempre meno per coprire i costi reali degli investimenti col passare del tempo. Quindi si dovrebbe correre o averli già fatti.
Questo è anche il frutto della perversa logica di non fare mutui dell’attuale assessore alle finanze, il noto Colosso. Chi ha debiti con tasso fisso, con l’inflazione ci guadagna perché il valore reale del debito diminuisce, mentre il valore dei beni cresce. Lo sanno anche i “bocia”, ma i nostri amministratori sono di diverso parere.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica