La giunta di Gianni Scettro con Alcide Bertazzo, Simone Bucco, Mariateresa Costa, Ivan Moresco approvano la base d’asta per l’appalto del cambio di gestore del gas per 3,015 milioni di euro. Per arrivare a questa cifra tolgono dal valore dell’impianto stimato da Italgas di 5,367 milioni ben due volte (invece che ovviamente una sola volta) la stessa cifra dei costi di allacciamento. Costi che sono stati spesi dagli utenti e che quindi ovviamente non possono essere considerati di pertinenza dell’impianto Italgas. Sarebbe un illecito arricchimento in quanto appunto non spesi da Italgas. Con questo imbroglio di togliere due volte gli oneri invece che una volta sola si arriva appunto alla cifra di 3,015 milioni che una volta aggiudicato l’appalto ad Ascopiave viene girata a Italgas.
Italgas non ci sta e ovviamente vuole i 4,2 milioni che le spettano.
Dopo il il primo imbroglio, c’è una ulteriore truffa. Marica Dalla Valle appena eletta Sindaco si trova la patata bollente. Capisce tutto, si precipita a Milano e riesce a diminuire la cifra a 3,925 milioni e paga quindi 910.000 euro oltre i 3,015 milioni già pagati. Non denuncia però l’imbroglio in Consiglio Comunale ma giustifica il pagamento, tramite il tecnico della perizia, dicendo che la nuova normativa obbliga l’inserimento degli allacciamenti nella valorizzazione dell’impianto da pagare. Un clamoroso falso, una truffa ai cittadini in quanto l’art. 5 conferma sempre il contrario. Come logico ed ovvio. Non puoi incassare dei soldi che non hai pagato.
La Dalla Valle non denunciando la faccenda nasconde e salva gli autori della truffa e non sappiamo se permette così la prescrizione del reato. E ci querela in modo ridicolo quando diciamo che si tratta di un appalto truccato.
Sarà il Giudice a decidere il tutto alla prossima udienza del Tribunale ai primi di febbraio.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica