600 euro al CAI ironicamente sembrano veramente “troppi” rispetto ai 5.500 per la recente manifestazione Marostica 1454. Infatti mettere a posto i sentieri di Marostica dovrebbe essere il primo punto di una amministrazione a cui sta a cuore il turismo alla scoperta del territorio fortunatamente ancora preservato che da dietro il Castello arriva fino ad Asiago.
“…nel territorio comunale vi sono 5 sentieri oggetto di interesse turistico di cui 4 in zona collinare che collegano in vario modo il capoluogo alle proprie frazioni e altri comuni limitrofi come di seguito denominati:
1. Borgo medioevale – Città murata – Castello Superiore;
2. colline di San Benedetto – frazione di Pradipaldo – loc. Gorghi scuri;
3. sentiero dei Sette – loc. Tortima – frazione di Crosara;
4. Borgo medievale del capoluogo – frazione di S.Luca – loc. Val d’Inverno;
5. itinerario Colceresa che si snoda tra i Comuni di: Marostica-Pianezze- Colceresa (per la parte ricadente nel territorio di Marostica)
………………
Considerato quindi opportuno, per le motivazioni sopra espresse, rinnovare la Convenzione con il C.A.I. sezione di Marostica, per altri due anni, al fine di programmare i lavori necessari su una pianificazione di lungo periodo, alle medesime condizioni concordate per la convenzione 2019/2021 per lo svolgimento del servizio manutentivo che si evidenziano di seguito:
1. durata convenzione 24 mesi a partire dalla data della stipula;
2. monitoraggio costante dei sentieri sopra indicati per controlli sfalcio erba, taglio rami e sterpaglie invadenti.
Ripristino segnaletica varia orizzontale e verticale; piccoli interventi di sistemazione muretti a secco e/o ciottolato, taglio di rami di piccolo calibro e simili;
3. 20 uscite annuali, da concordarsi di volta in volta tra le parti, con la presenza di due persone;
4. eventuale utilizzo dell’auto comunale, se strettamente necessario, con spese carburante a carico del Comune;
5. corresponsione di un rimborso spese per ogni uscita, inteso che ogni uscita avverrà con due persone (20 uscite x un totale massimo di € 600,00), che verranno corrisposte alla associazione per le spese vive sostenute dai volontari che si recano nei luoghi sopra indicati;
6. riconoscimento di ulteriori vari importi per comprovato uso di mezzi o materiali non previsti e non rientrabili in azioni di manutenzione ordinaria o leggera, previa accordo di volta in volta e produzione di apposite “pezze giustificative” fiscalmente valide.
7. copertura con apposite polizze assicurative, rc/auto – rc/terzi e rc/operatori e polizza infortuni che il Cai dovrà possedere per le attività dei volontari e per gli automezzi propri”.
Ma il problema è poi un altro. I sentieri che partono da Marostica poi vanno in altri Comuni e quindi per il loro mantenimento occorrerebbe una convenzione tra gli stessi.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica