Una simile affermazione al primo momento può far sorridere perché la maggior parte della gente ha un ricordo degli Alpini, con il loro berretto in testa, allegri e gioviale in molte occasioni di festa e spesso offrendo un buon bicchiere di vino. Però il dubbio è noi venuto dopo le numerose sfilate “militari” degli Alpini nell’ultimo anno.
Certamente conosciamo bene l’attività degli Alpini nel supporto di attività benefiche o il loro intervento in situazioni ambientali critiche. Però ignoriamo che cosa è effettivamente l’Ana.
Allora la cosa migliore è andare a vedere lo statuto che ben inquadra la situazione:
“SCOPI
Art. 2 – Associazione apartitica, l’Associazione Nazionale Alpini si propone di:
a) tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta;
b) rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza;
c) favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi;
d) promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale, anche ai fini della formazione spirituale e intellettuale delle nuove generazioni;
e) promuovere e concorrere in attività di volontariato e Protezione Civile, con possibilità di impiego in Italia e all’estero, nel rispetto prioritario dell’identità associativa e della autonomia decisionale.
Per il conseguimento degli scopi associativi l’Associazione Nazionale Alpini, che non ha scopo di lucro, si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri soci.”
È evidente che le nostre perplessità riguardano i punti b) e c). Cosa si intende per Patria? Perché ci si dimentica della nostra Repubblica fondata sulla Resistenza e sulla Costituzione Italiana?
Si sa molto bene che troppi inni nazionali e bandiere hanno suscitato nell’uomo un “esagerato” amor di Patria che poi si è trasformato in un esagerato nazionalismo, perdendo un giusto equilibrio per l’amor di patria. Il che poi ha favorito e favorisce il ritorno di movimenti neo fascisti che nel passato hanno portato l’Italia alla rovina. E l’art. 52 della Costituzione, mai citata nello statuto dell’Ana, dice “la difesa della Patria è sacro dovere dei cittadini”. Quindi esercito solo per la difesa, non per altre guerre.
Per non parlare poi tutte le commemorazioni fatte delle guerre e battaglie passate, che sono sempre state di aggressione non di difesa. E quando si parla di guerra di Russia non si può dimenticare che è stata fatta come supporto ai nazisti che volevano sterminare i russi. Per questo la nostra Costituzione parla solo di difesa. Le esperienze passate hanno insegnato anche troppo.
Nel punto c) i rapporti con i Reparti e gli Alpini in armi sarebbe bene definirli meglio perché senza niente si diventa una associazione paramilitare, direttamente dipendente dall’esercito, che andrebbe sottoposta quindi a specifiche normative.
Dopo 79 anni dalla Liberazione dai nazi-fascisti e 76 anni dalla promulga della Costituzione Italiana, sarebbe opportuno sistemare anche lo statuto dell’Associazione Nazionale Alpini, evitando qualsiasi ambiguità.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica