L’ “ASTA” DELLA BIBLIOTECA DI MAROSTICA PER UNA CULTURA APPALTATA

La determina di Gabriele Dal Zotto per l’avvio della procedura di assegnazione della gestione della Biblioteca fino a fine 2024, con previsione di prologa nel 2025, così inizia:

“Richiamata la direttiva del 9.5.2023 con la quale la Giunta Comunale ha confermato in un’ottica di economicità, efficienza ed efficacia – ed anche in considerazione delle obiettive difficoltà di gestire in proprio i servizi Biblioteca Comunale – di ripetere l’affidamento a terzi della gestione dei servizi in parola, mediante procedura negoziata  preceduta da avviso e con il criterio  di scelta che ponga ampia enfasi sul migliore progetto di qualità nell’intento di ottenere alle risorse date la migliore e più ampia offerta possibile”.

A dir la verità non abbiamo capito molto di cosa si intenda economicità, efficienza ed efficacia, mancando  una esemplificazione. Così sono solo parole. Con l’ammissione solo di una obiettiva difficoltà a gestire in proprio il servizio. Senza però che la cosa sia provata.

Insomma viene fatta una scelta non sapendo che pesci pigliare ed in funzione probabilmente di spendere il meno possibile. Ovviamente nessuna parola per formare dei giovani dipendenti comunali nell’ambito dell’organizzazione culturale.

Il costo previsto è di 83.974,29 euro annuali e l’impegno è di una prologa di sei mesi per l’anno 2025.

Incredibile che in una città come Marostica piena di associazioni culturali la Biblioteca, che dovrebbe costituire il fiore all’occhiello della Cultura a Marostica, venga gestita in modo provvisorio e senza una programmazione pluriennale nella conduzione. Siamo in mano veramente a degli culturalmente incapaci senza coraggio, idee e competenze.

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IL TEATRO POLITEAMA A MAROSTICA È IMPERMEBILIZZATO DALLA DITTA ACQUA RISOLTA srl

Non è  una battuta, ma è proprio il nome della ditta che per 71.113,35 euro ha impermelizzato la copertura del Teatro Politeama. La delibera del pagamento riporta la data 14 settembre 2023.
A questo punto cosa manca ancora per aprire il Teatro?
Dai Mozzo ti preghiamo di informarci urgentemente, perché ormai della faccenda non ne possiamo proprio più e siamo desiderosi di usare il nostro abito da sera per l’inaugurazione.

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ED ENZO COLOSSO IL MAGO DEI BILANCI E DELLE MINACCE DI QUERELE È NUDO. NEL BILANCIO CONSOLIDATO 2022 DI MAROSTICA APPENA PRESENTATO C’È UN BUCO DI 240.748,87 EURO, COME AVEVAMO DETTO

E quando lo abbiamo affermato una settimana prima delle elezioni Colosso si è scatenato con un vergognoso scritto di minaccia di querela nei nostri confronti, per turbativa elettorale. Quindi a questo punto zero serietà professionale.
Ma ciò che è interessante leggere nel bilancio consolidato appena presentato in Giunta sono le cause del buco 2022 rispetto al risultato di esercizio del 2021 positivo per 931.661,77 euro. Una differenza quindi di ben 1.172.410,64 euro!
E questo risultato se opportunamente utilizzato e comunicato agli elettori dal “contabilmente” confuso Santini, poteva forse anche cambiare il risultato elettorale. Perché con i risultati di bilancio si giudica una amministrazione comunale. Non con le promesse di balocchi.

Ed ecco le cause del buco.
Nel 2022 la gestione ordinaria è in deficit di 633.919,41 euro; pure quella finanziaria di 97.129,94 con una poi ulteriore rettifica negativa di 5.636,04 euro. Le imposte sono 190.541,31 euro e quindi il totale buco è di 927.226,70 euro. La cancellazione di residui passivi e la vendita di un terreno edificabile porta entrate straordinarie per 662.653,89 euro che riducono la figura di m… di Colosso ad una perdita finale di 264.572, 81 euro.

Questa è stata la vera campagna elettorale nascosta sia dalla Lega che da PD. E noi come sempre quando diciamo i veri fatti siamo sottoposti a vergognose minacce.

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E GLI ALPINI DI MAROSTICA ANDAVANO A MORIRE PER CHE COSA? UNA SERATA SENZA RETORICA GUERRAFONDAIA DI PAOLO VOLPATO

Venerdì scorso alla serata per i 100 anni della locale sezione Alpini, lo storico Paolo Volpato è stato bravo nel cercare di dividere l’aspetto della follia delle guerre dal fatto di essere alpino. La prima guerra mondiale è stata una carneficina di giovani che neanche sapevano per che cosa combattevano, con dichiarazione di guerra dell’Italia per “liberare” Trento e Trieste. Senza tentare una reale via diplomatica.
Le guerre di Libia, Eritrea, Etiopia, Francia, Albania, Grecia, Russia erano di pura aggressione per avere le colonie o per seguire la Germania nazista con Mussolini. Era molto difficile scindere l’aspetto delle ragioni della guerra dalla figura dell’alpino. Di fatto gli Alpini sono stati complici del regime fascista. Anche se poi, capita sulla propria pelle in che mani si erano messi, per la maggior parte sono stati protagonisti della Resistenza. Oltre 600.000 soldati italiani catturati dai nazisti finirono ai lavori forzati in campo di concentramento rifiutando di aderire alla Repubblica fascista di Salo’. Tutto questo non è stato evidenziato dal Volpato. Ed è una grave colpa.
Perché anch’io ho fatto l’artigliere di montagna nel 1974 ed il clima che ho trovato in caserma era tutt’altro che degno di una Italia democratica nata dalla Resistenza. Per cui in pratica mi sono “imboscato”. Addirittura mi ero candidato alle locali elezioni politiche, per scapparmene. Certo tra gli Alpini c’è sempre stato un forte cameratismo ed una forte simpatia delle popolazioni locali per loro. Questo poi si è tradotto nel modo di operare delle varie sezioni di Alpini, tutte dedite al volontariato ed al supporto alla gente.

Quindi quando si parla di guerre, di eroi e di medaglie distribuite occorre fare le dovute distinzioni e ricordare che oggi per la Costituzione Italiana l’esercito serve solo nella difesa dell’Italia e che la ricerca della Pace deve essere sempre la politica del nostro Paese.

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SPARITI SCETTRO, COSTA, DALLA VALLE E CAPUSSO, IN CONSIGLIO COMUNALE TORNA LA CORDIALITÀ

L’ultimo consiglio comunale è  tutto da vedere. Non c’è più il rancore dei vari personaggi sconfitti dal Mozzo, che si ritenevano defraudati, non capendo che una nuova era stava iniziando. Quella della politica furba, chiusa ed autoritaria della Lega. Da poter sconfiggere solo con serietà e competenza. Con strada tutta in salita in quanto la Lega ha anche utilizzato il marchio Fratelli d’Italia  per “inchiappettare” alle ultime elezioni tutti e fare il pieno di voti con quelli che hanno votato. E anche erano andati in panico annunciando una querela poi mai vista quando abbiamo comunicato che il bilancio 2022 aveva un bel buco. Ma la faccenda non ha avuto peso sugli elettori.
Forse le persone per bene alle elezioni a Marostica si sono astenute, data l’offerta politica presente.
Ovviamente l’unico fisicamente rimasto dell’opposizione è Santini che arranca politicamente. E non  presenta novità. Ma persevera finché ha fiato. Avendo  già  una bella pensione.
Per Mozzo, che dopo cinque anni è  diventato furbo e smaliziato, sarà  un gioco gestire questo consiglio comunale. In cui appunto è apparsa la cordialità,  finta o sincera che sia. Anche senza il supporto dei vari Scomazzon e Colosso. Comunque sempre utile date le caratteristiche professionali, da navigati marpioni politici.
Da sottolineare che l’ultimo consiglio ha presentato una ottima situazione dei servizi sociali per i cittadini, ottenendo l’approvazione unanime. Mica merito però dell’assessore Bertolin, ma del responsabile dr. Frison, persona capace e competente. Ricordiamo sempre che il Comune è  in mano ai funzionari e che una politica senza competenze vive solo di slogan.

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SIMONE BUCCO PRESIDENTE DELLA PRO MAROSTICA OPERA NELLA ILLEGALITÀ . LO STATUTO PARLA CHIARO

Infatti nell’ultima assemblea non è stato approvato alcun bilancio preventivo e nessuna programmazione annuale. È stato presentato solo il consuntivo delle spese 2022 e proiettato in modo affrettato il saldo finale di cassa, quasi dovesse rimanere segreto.
Ora ci troviamo, con anche affermazioni a dir poco deliranti di Bucco, ad un cambiamento sostanziale di strategia sulla Partita a Scacchi senza la minima discussione tra i Soci. Che rispetto agli abitanti di Marostica sono quattro gatti. Ben si è guardato il Bucco infatti ad una promozione sociale forse per paura di perdere il potere. Infatti i Soci sono in pratica ignorati.
E chiaramente non entriamo nel merito dei cambiamenti se non come valutazione personale. A cui possiamo anche essere favorevoli perché si comincia finalmente ad inquadrare la vicenda nel ruolo storico che ha avuto Venezia. Uscendo dal semplice orto di Marostica.
Diciamo semplicemente che le regole statutarie della Pro Marostica non vengono rispettate e che le decisioni sono prese in modo arbitrario da Bucco e dai suoi “amiconi”.
Il che ci dispiace perché viene perso un momento di importante riflessione da parte dei cittadini di Marostica sulla Partita a Scacchi. Finalmente si sono chiariti i ruoli storici di come è nata la Partita eliminando finti brogliacci di personaggi locali. Grazie anche alla corposa pubblicazione di Andrea Speziali del 2020 sull’artista Mirko Vucetich, si è finalmente capito che si è creato un “mito”, soprattutto appunto grazie all’artista Vucetich, che ha reso la Partita una Opera d’Arte.
Il tutto va affrontato con una dimensione culturale che malgrado le piroette Simone Bucco non ha. Con una caratteristica caratteriale di assoluta arroganza, se non di “cattiveria”, come abbiamo notato nella richiesta di nostra condanna penale, per fortuna archiviata dal Giudice, semplicemente per aver ironizzato sull’atteggiamento di Bucco nel non voler restituire i soldi dei biglietti della Partita a dei pensionati canadesi, causa Covid.

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AVEVO UNO ZIO CHE PARLAVA COME IL GEOM. SIMONE BUCCO. E TUTTO IL PAESE RIDEVA….

Da ragazzino andavo in vacanza in un paesetto in Trentino, dove viveva anche un vecchio zio un po’ strano. Sarà perché durante l’ultima guerra si era beccato la malaria in Sardegna e non era mai veramente guarito. E si consolava con qualche bicchiere di vino di troppo. Ma era simpatico perché per dimostrare una cultura che non aveva, faceva dei discorsi pieni di “paroloni”, che nel contesto non dicevano niente. E sorrideva felice. 

Ecco che leggendo il “discorso” di Simone Bucco sulla mostra della Partita a Scacchi il ricordo del vecchio zio è stato immediato. Che cosa vuol dire “rilettura trasversale della Partita a Scacchi?” E poi “L’obiettivo è di evidenziarne l’universalita’ (ndr..sic!), la capacità metaforica (ndr..metaforica de che?)…la macchina scenico-culturale, capace allo stesso tempo di rappresentare il mondo e l’etica di una città”. Ma di quale città farnetica il Bucco? Si tratta forse del Vaticano?

Insomma è un discorso delirante di chi senza una seria preparazione culturale usa le parole per alla fine dire baggianate. Certo ora tutta Marostica ride.

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IL PROGETTO “DUPATO” DI ENZO COLOSSO, ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI MAROSTICA. C’È PERFINO SCRITTO CHE IL CONVENTO DEVE ESSERE VALORIZZATO

È un obbligo di legge da rispettare a fine luglio e cioè la presentazione del DUP, il Documento Unico di Programmazione 2024-2026, da parte della Giunta in Consiglio Comunale. Consta di 75 pagine e sostanzialmente delinea l’operatività del Comune per i prossimi anni.
È il classico documento che andrebbe illustrato annualmente dal Sindaco alla cittadinanza. Con poi un minimo di discussione pubblica. Noi ce lo siamo letti attentamente e riteniamo che la parte dei programmi ed obiettivi operativi sia la più interessante. Qui troviamo le 14 missioni in cui si articola il progetto. Certo buttato lì come ha fatto il Colosso risulta politicamente avvilente.

E un divertente appunto che abbiamo trovato nella gestione del patrimonio è l’”ex convento 5 mapp. 445 sub 2 cat A/4…trattenuto nella disponibilità per essere valorizzato”.
Ad una affermazione del genere andrebbe specificato cosa si intende per valorizzazione. Altrimenti è da farsi una bella risata.

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ECCO TUTTI QUELLI CHE CI HANNO DENUNCIATI. QUASI TUTTI DI MAROSTICA ESCLUSI DUE DI BASSANO. NOI CI SIAMO DIFESI E  SEMPRE SIAMO STATI ASSOLTI

ECCO TUTTI QUELLI CHE CI HANNO DENUNCIATI. QUASI TUTTI DI MAROSTICA ESCLUSI DUE DI BASSANO. NOI CI SIAMO DIFESI E  SEMPRE SIAMO STATI ASSOLTI

ROBERTO ASTUNI
MARICA DALLA VALLE
ANDREA CUNICO
MATTEO MOZZO
VALENTINO SCOMAZZON
ENZO COLOSSO
WALTER MORESCO
SIMONE BUCCO

Restano in fase finale di sentenza le denuncie di:
MARICA DALLA VALLE (APPALTO TRUCCATO DEL GAS)
LOREDANA MARTUCCI

Noi ci onoriamo di aver difeso la libertà di informazione ed opinione.

COSA HANNO IN COMUNE TUTTI QUESTI PERSONAGGI? CERTAMENTE NON RAPPRESENTANO LA NOSTRA COMUNITÀ.

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SEQUESTRO E CONFISCA DEL CONVENTO DI SAN SEBASTIANO. RISCHIA DI CROLLARE TUTTO SU BORGO GIARA, A MAROSTICA

Quando succederà che collasserà il Convento dei Santi Fabiano e Sebastiano proprio sopra Borgo Giara? Non è certamente una ipotesi remota date le condizioni in cui si trova. È lì dal 1259 e rifondato nel 1483-‘86. Con la soppressione napoleonica nel 1810, venne praticamente abbandonato. L’edificio è vincolato come bene monumentale. Oggi ci sono due famiglie che vi abitano in modo precario.
Da quindi oltre tre secoli l’edificio si trova in stato di abbandono. Nessuna amministrazione comunale è mai intervenuto. Solo il Sindaco Mario Consolaro in modo velleitario cercò di trovare una soluzione
Oggi è il momento di confiscare il tutto ai privati che se ne fregano e che non vogliono vendere la proprietà al Comune in attesa di chissà che cosa.
Solo così il Comune, unico proprietario, può elaborare delle ipotesi di utilizzo in accordo con dei privati investitori ottenendo anche contributi europei.
L’istituzione di una Commissione guidata dall’arch. Roberto Xausa può essere la soluzione, se c’è ne è la volontà, per mettere a fuoco tutto i problemi giuridici ed economici in modo serio e competente.
È chiaro che una simile Commissione non ha senso come antagonista all’amministrazione comunale, ma deve essere promossa dall’amministrazione stessa e con tempi di lavoro fissati.
Noi di questa vicenda siamo indignati, anche di fronte alle mirabolanti promesse della politica incapace di semplicità e competenza

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