Ci hanno incuriosito le due delibere del Comune di Marostica per la protezione civile. La prima stanzia 8.000 euro per il Corpo Volontario Antincendio e Protezione Civile Marostica – ODV” e la seconda per altri 8.000 euro alla “Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo di Volontariato e Protezione Civile 184 Marostica”. Le due associazioni sembrano dei doppioni. Per una piccola cittadina ne basterebbe una. Infatti il testo della struttura operativa parla solo di volontari della Sezione comunale di protezione civile, non dei Carabinieri.
Leggiamo dal sito del Comune di Marostica:
“Struttura Operativa Comunale (C.O.C.)
Il Sindaco, quale Autorità comunale di protezione Civile, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, si avvale del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per la direzione ed il coordinamento delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita. Il COC è formato dalla Sala Decisioni e dalla Sala Operativa.
La Sala Decisioni è la sede della gestione coordinata dell’emergenza dove operano le funzioni di comando e di informazione alla popolazione.
La Sala Operativa è organizzata per Funzioni di Supporto, ed è il luogo dove devono confluire tutte le informazioni riguardanti l’emergenza. Per ogni Funzione di Supporto è individuato un responsabile che, in situazione di pace, collabora con il Servizio di Protezione Civile del Comune per l’aggiornamento dei dati e delle procedure, mentre, in emergenza, coordina l’intervento della Sala Operativa relativamente al proprio settore di competenza.
In caso di emergenza, ci si avvale di risorse, ovvero l’insieme di persone, mezzi, materiali e infrastrutture che possono essere utilizzate per far fronte ad una situazione di emergenza. Le risorse di persone, a livello comunale, si riferiscono agli operatori del Corpo di Polizia Locale, ai volontari della Sezione comunale di protezione civile, nonché ai quadri dell’Amministrazione comunale (Vice Direzione Generale Servizi Tecnici, Divisione Infrastrutture e Mobilità, Divisione Servizi Sociali, Divisione Ambiente e Verde). Le risorse materiali e mezzi comprendono le dotazioni organiche dell’Amministrazione comunale, del Corpo di Polizia Locale, delle Strutture di supporto e la disponibilità offerte dalle organizzazioni di volontariato e del mercato privato. Infine, le infrastrutture, che costituiscono il necessario supporto logistico alle attività di protezione civile, riguardano le strutture scolastiche, ospedaliere, alloggiative, gli impianti sportivi, le aree di emergenza (attesa, ricovero e ammassamento), la stazioni di collegamento, i parchi e i giardini.”
Osservatorio Economico Sociale di Marostica
Autore: admin
DIAMO UN NOME AL NUOVO CENTRO CULTURALE DI MAROSTICA AL CASTELLO SUPERIORE. CON TRA POCO ANNESSO BAR CON SPECIALITÀ LOCALI. POLI SAREBBE LO SPONSOR IDEALE
Noi proponiamo un serio gruppo di lavoro per creare una forte azione di promozione per far in modo che il centro culturale del Castello Superiore abbia uno sviluppo nel migliore dei modi.
Certamente la location è strepitosa in cima alla collina baluardo tra l’altopiano di Asiago e la pianura. Un ampio cortile ed un edificio appena restaurato con notevoli spazi ed un bar ristoro sono momenti che si stanno realizzando. Mancherebbe una mini teleferica per il trasporto delle persone dal parcheggio sotto. Ma si potrebbe già iniziare con la situazione attuale con un attento controllo del flusso automobilistico.
Ora sarebbe interessante indire una specie di concorso per dare un nome. O sarebbe sufficiente “Centro culturale al Castello Superiore di Marostica”? Al momento non ci viene in mente niente di meglio.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica
FINALMENTE NIENTE RISTORANTE AL CASTELLO SUPERIORE, MA SOLO BAR. CERTO CHE IL COMUNE DI MAROSTICA PRIMA DI CAPIRE UN MINIMO DI REALTÀ CULTURALE-COMMERCIALE HA BISOGNO DI ANNI
Erano appunto anni che lo dicevamo che il treno per fare un nuovo ristorante al Castello Superiore di Marostica era perso. Ristoranti ce ne sono anche troppi, non sono più i tempi degli anni ’50 quando fu inaugurato per sopperire ad una carenza di ristorazione di un certo livello in combinazione con la Partita a Scacchi. E la possibilità di utilizzo del Castello Superiore è completamente cambiata: occorre sempre più valorizzarlo con le mura ed utilizzare lo spazio per interessanti eventi di tutti i generi. Le tre esperienze fatte recentemente danno delle indicazioni positive. Anche se per la Mostra degli Umoristi si è fatta una iniziativa molto affrettata. Per l’iniziativa in corso su Van Gogh ci sembra che si sia sulla strada giusta. Comunque un bel bar, e per questo a breve ci sarà il bando come annunciato dal Mozzo all’apertura dell’iniziativa, con il pieno utilizzo del Castello con il suo meraviglioso paesaggio è veramente l’inizio di un nuovo percorso. Manca ancora sul retro una piccola cabinovia che elimini l’accesso con le macchine. È evidente però che ci sono degli aspetti organizzativi da non trascurare. Occorre prima di tutto una programmazione delle iniziative e poi decidere la gestione. Noi riteniamo che in una prima fase Teatris potrebbe andare bene, appoggiandosi al volontariato della Consulta delle Associazioni della Biblioteca. Ma ci sarebbe anche la Pro Marostica con il Bucco che però per il momento è preso dal costo del biglietto per pattinare.
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L’IMBECILLITA’ DEL RECUPERO DEI SITI INDUSTRIALI CON I SOLITI APPARTAMENTI. MATTEO MOZZO SINDACO, CON IL SUO ASSESSORE SCOMAZZON, È GIULIVO. MA L’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI COSA DICE?
Gli edifici delle officine Salin e della Breco’s sono spariti. Tra poco sarà il turno di quelli della Belfe. Il tutto per avere nuovi appartamenti dopo il cambio d’uso del terreno da industriale ad abitativo. E tutti sembrano felici senza alcun dubbio: buttiamo giù tutto ed edifichiamo cellette abitative. Ma in realtà i siti produttivi rappresentano la storia dei nostri tempi, Ne più ne meno come il Castello rappresenta l’epoca medioevale. E perché conserviamo il Castello e distruggiamo senza alcun ricordo le fabbriche dismesse? Eppure dentro i siti industriali vi hanno lavorato e vissuto migliaia di lavoratori portando ricchezza economica a Marostica. Ma non solo, dentro le fabbriche del passato si è formata quella conoscenza tecnica che ha permesso il sorgere di nuove imprese che oggi sono il successo economico della nostra città. Abbiamo a Marostica schiere di professori che esaltano giustamente l’arte, la musica e la letteratura, ma ignorano completamente la storia dell’economia presente, grazie al cui sviluppo possono continuare con le loro ricerche e conferenze.
Ma per fare un esempio. La Belfe è stata una grande azienda dell’abbigliamento sportivo (vestì la spedizione sul K 2 nel 1954) con una struttura aziendale completa in termini di prodotto e marketing. Dal gruppo dirigente della Belfe c’è stata la disponibilità per concretizzare la Partita a Scacchi. Ora il Sindaco Matteo Mozzo, che probabilmente manca del necessario supporto culturale, si esalta nel cancellare il sito produttivo risolvendo il problema dell’edificio abbandonato, per costruire circa 80 speculativi appartamenti. Cancellando tutto. È un vero delitto contro la nostra città.
Anche l’Associazione degli Industriali locale, che recentemente ha scoperto la “Cultura”, dovrebbe prendere posizione, perché restando zitta sarebbe come rifiutare il proprio Dna. Un suicidio.
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ADDIRITTURA FALSO DOCUMENTO PRESENTATO DALL’AVVOCATO DEL COMUNE DI MAROSTICA PER DIRE CHE COMUNICHIAMO FAKE NEWS SULLA PRESUPPOSTA TANGENTE
Insomma l’avv. Luca De Mauri si inventa nell’udienza del 12 novembre scorso che noi avremmo anticipato la nostra assoluzione per la causa intentata dalla Dalla Valle e proseguita dal Sindaco Matteo Mozzo sull’appalto truccato del gas e presenta un nostro articolo spacciandolo come riferimento alla causa in esame ed invece si tratta di una altra assoluzione. Questo per dire che facciamo fake news. Tra l’altro l’avv. De Mauri cerca di interrompere la difesa del Morello contro ogni norma processuale. Non vuol sentire i fatti veri. Per questo l’avv. di Morello presenterà esposto all’ordine degli avvocati.
Invece c’è l’imbarazzo del giudice che evidentemente ha capito che l’intero apparato del Comune di Marostica è coinvolto nell’appalto truccato del gas e nel coprire le responsabilità. È chiaro che la situazione è imbarazzante. Ma il fatto che l’udienza del 23/03/2024 è stata rinviata per eccessivi impegni di udienza del giudice permette di far scattare la prescrizione in agosto e quindi di fatto l’assoluzione di Morello dall’accusa di diffamazione ed il non procedere delle udienze. Il contenuto della sentenza lo conosceremo il 18 dicembre prossimo.
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E SIAMO A 1.600.000 EURO PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA SCUOLA ARPALICE CUMAN PERTILE. SPERIAMO BENE PERCHÉ I LAVORI DIVREBBERO ESSERE FINITI
I soldi vengono per 900.000,00 euro dal PNRR, 473.964,26 da fondi regionale e 226.035,74 da fondi comunali. Rispetto al previsto c’è stato un aumento di 100.000 euro interamente finanziati dal Comune.
La ristrutturazione è partita con l’aggiudicazione dei lavori alla fantomatica impresa Italsud 79 srl di Quarto (Napoli) e successiva risoluzione del contratto dopo alcuni lavori iniziali. L’appalto veniva quindi riassegnato alla seconda classificata e cioè la Eurocostruzioni srl di Padova che subentrò il 30/01/2024 con termine lavori il 18/09/2024.
A causa di lavori aggiuntivi imprevisti la data di consegna è slittata poi al 31/10/2024.
Gli incentivi per funzioni tecniche, cioè la somma che viene corrisposta ai dipendenti comunali tecnici se i lavori procedono secondo programma, è di 22.000 euro.
A questo punto ci dovrebbe essere un comunicato del Sindaco Mozzo, se tutto è stato realizzato.
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AREA SALIN, BRECO’S, BELFE. AZZOLIN, POLITEAMA. TUTTI INTERVENTI URBANISTI DEL PIFFERO A MAROSTICA. ED IL MOZZO CONTINUA SULLA IGNOBILE STRADA
Il primo è stata la speculazione patrocinata dal Sindaco Bertazzo con relativo fallimento dell’impresa Rubbo e ritardi (e soldi spesi) a non finire per il Politeama. La seconda quella dell’area intorno al Conad ex Salin con fallimento ancora in corso di risoluzione dell’immobiliare Neve. Adesso arrivano gli interventi per la Breco’s, la ex Azzolin e la Belfe.
Escludendo il Politeama si tratta di un recupero urbanistico di aree ex industriali. Interventi pompati dalle varie amministrazioni come risoluzioni per aree abbandonate. Anche il Mozzo non è di meno. Evidentemente anche a lui manca di un minimo di illuminazione per una cultura urbanistica per governare una città come Marostica. L’unico intervento che a noi sembra ben progettato è quello dell’area ex Azzolin di proprietà della Volksbank.
Gli altri sono costruzioni di appartamenti-celle per dormire, come ben sottolineato da un nostro lettore. Nessuna logica di recupero, anche parziale, degli edifici di industrie che hanno dato pane e gloria alla città. Nessuna riconoscenza storica. Una ignobile vergogna.
Manca quindi ancora una visione urbanistica di quello che si vuole dalla nostra città ed è una cosa ignobile perché Marostica è anche protetta dal decreto Soragni pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2012 come “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro storico di Marostica”.
Ma il Mozzo ed il “muratore” Valentino Scomazzon se lo sono mai letto? Ci aspettiamo ulteriore querela.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica
PRESENTATA LA LOTTIZZAZIONE DELL’AREA EX BELFE PER MASSIMO 290 INQUILINI TEORICI
Stimiamo che possano essere un circa 80 nuovi appartamenti. Ricordo che anni fa era stata presentata in Consiglio Comunale un’altra lottizzazione. Il Sindaco Mozzo quindi non presenta alcuna novità. La nuova proprietà, Stone srl con sede a Vicenza, ha acquistato l’area circa 2 anni fa.
ALESSANDRO MORELLO OGGI ASSOLTO DALLA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE DELLA MARICA DALLA VALLE COME SINDACO DI MAROSTICA PER L’APPALTO “TRUCCATO” DEL GAS
COME MANTENERE VIVI I CONTATTI CON I MAROSTICENSI IN BRASILE SENZA COMITATI, CERIMONIE, INUTILI GEMELLAGGI, MA CON LA VITA QUOTIDIANA
Interessante e ben documentata la relazione di Giorgia Miazzo e Gianluca Parise sui migranti veneti-italiani in Brasile, in particolare nello stato del Rio Grande do Sul al Palazzo del Doglione ieri pomeriggio.
Iniziarono ad arrivare in Brasile nel 1875, dopo che i tedeschi però avevano già occupato le terre migliori. I veneti dovettero quindi disboscare parecchio per creare condizioni utili per l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. Oggi la zona abitata da veneti-brasiliani è un grande produttore di riso, tabacco, avena, pesche, miele, uva e vino. Sono importanti gli allevamenti di bestiame e le industrie alimentari, meccaniche, tessili e metallurgiche. Ci sono città come Nova Bassano, Nova Padua, Nova Brescia, Nova Vicenza ha recentemente cambiato nome. Gli emigrati marosticensi si stabilirono nella zona di Serra Gaucha ed in particolare intorno alla cittadina di Garibaldi dove aprirono su imitazione di Marostica, numerose fabbriche di cappelli di paglia.
È evidente che occorrono trovare modi nuovi per mantenere relazioni e contatti con questa comunità di marosticensi perfettamente integrati nella realtà brasiliana. E può essere una interessante esperienza di vita. Lì parlano ancora il “talian”, che agli effetti è una lingua etnica, sintesi di diversi dialetti provinciali, prevalentemente veneti.
In questo convegno abbiamo buttato un’idea memore di diversi ed interessanti viaggi fatti con Avventure nel Mondo. Le modalità di viaggio di essere ospitati da famiglie locali è un modo estremamente utile per conoscere la realtà di un paese.
Abbiamo suggerito di utilizzare Avventure nel Mondo per costruire con continuità viaggi alla scoperta dei nostri marosticensi in Brasile. Potrebbe essere una estensione 3-4 giorni a Porto Alegre e Garibaldi di viaggi che già visitano il Brasile, l’Uruguay o il Nord dell’Argentina trovandosi Rio Grande do Sul a sud del Brasile e con vicini Argentina e Paraguay.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica