ALTRO COLPO DI MANO DI MOZZO & C.: TRAFERISCONO IL COMUNE A PALAZZO BAGGIO

Continua imperterrita la dittatura della Lega di Marostica. Convinti di fare e disfare perché hanno la maggioranza in Consiglio, ottenuta però con il 33,78% dei voti, durante l’ultimo Consiglio Comunale all’arrogante Colosso, assessore esterno e neppure eletto, che rispondeva a Santini, sfugge la decisione assunta dalla giunta probabilmente durante una bicchierata, di spostare la sede del Comune a Palazzo Baggio, essendo in scadenza il contratto con gli artigiani.

L’unica che chiede chiarimenti all’affermazione del Colosso è la Dalla Valle. Probabilmente agli altri era sembrata una affermazione ridicola. Ma in realtà i cittadini rappresentati dalle minoranze, che sono però maggioranza nella Comunità, sono considerati solo “paria” utilizzabili per gli atti formali del Consiglio, che alla Lega a questo punto sembrerebbe solo fastidioso convocare.

Quello di Mozzo, Scomazzon e Colosso, i personaggi che decidono davvero gli altri sono solo dei paggetti, è un atteggiamento completamente arrogante ed antidemocratico e sfiora l’illegalità. Devono assolutamente dimostrare che decidono tutto loro. Fa pena il povero Santini che precisa che è anche merito suo l’arrivo dei soldi per il nuovo centro per l’alzheimer, in quanto si era premurato di andare personalmente dall’assessore regionale ai servizi sociali Lanzarin a sollecitarla, per non dire pressarla, a trovare una soluzione nell’ambito dell’assistenza sanitaria in contrasto con la volontà di Bramezza, direttore dell’Ulss di vendere tutto e fare una operazione immobiliare. Ed il Mozzo allora stava zitto e non faceva nulla.

Insomma ci troviamo con una Lega che a Marostica prende per i fondelli tutti, pensando di avere il consenso con i fuochi d’artificio della vigilia di Natale organizzati dal solito Bucco, facente parte della combriccola al potere.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

UN AUGURIO DI UN GRAN BEL NATALE A TUTTI I NOSTRI LETTORI DI Marostica senza Censura e di www.marosticanotizie.it

E siamo arrivati a 2.100 membri con anche 200-300 visitors per Marostica senza Censura. Abbiamo oggi una media 850 lettori al giorno e forse siamo più letti del giornale locale. Un percorso costruito passo su passo in questi anni seguendo un format editoriale specifico: notizie locali con l’aggiunta delle più significative a livello regionale e nazionale. Usando un linguaggio diretto, semplice e scanzonato, facendo nomi e cognomi ed esprimendo chiaramente la nostra opinione in base anche alle nostre competenze.
Certo anche rischiando come nel caso della nostra denuncia dell’appalto truccato del gas. Non avevamo le prove. Ma come poter non dubitare di un appalto che parte da una valutazione di 5,3 milioni per andare a gara a 3 con poi pagamento da parte del Comune di 910mila euro? Una persona non idiota doveva dubitare. Poi le prove le abbiamo trovate.
Abbiamo anche cominciato a leggere attentamente l’albo pretorio. Ogni delibera comunale deve essere pubblicata all’albo che è messo in internet. Francamente un lavoraccio, ma abbiamo scoperto le decisioni che venivano prese, talvolta in modo molto discutibile, abbiamo informato quindi informato i cittadini e le abbiamo discusse e commentate.

Abbiamo inoltre mantenuto il nostro blog www.marosticanotizie.it solo con gli articoli dell’Osservatorio Economico Sociale di Marostica. Quindi c’è un archivio di ciò che è stato più significativo a Marostica E qui siamo sui 500 lettori settimanali, particolarmente da fuori Marostica.

Certo che la situazione politica è alquanto strana in quanto ci troviamo oggi con un consiglio comunale completamente delegittimato, avendo tutte le forze politiche coperto la truffa del gas e quindi commesso un reato. Andrebbe sciolto.

Ma il 2023 vedrà nuove elezioni e forse finalmente ci sarà un chiarimento con l’arrivo di nuovi personaggi non ammanicati con il passato. Anche se il problema degli interessi personali sarà di difficile soluzione. I faccendieri sono sempre attivi.

Quindi noi siamo ottimisti, perché le nostre battaglie hanno dimostrato di avere un risultato positivo e ci dovrà essere un sempre maggio ritorno alla rigorosa legalità ed ad una reale partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

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CON GLI GNOCCHI +104,65 DI FATTURATO NEL 2021 PER BERTONCELLO DI ROMANO D’EZZELINO

Proprio un boom di vendite rispetto al 2020. Nadia e Angelo Bertoncello negli anni ‘80 gestivano un piccolo ristorante sulle colline di Marostica. Il loro piatto tipico erano gli gnocchi. Poi cominciarono a produrli di notte e venderli al mattino.
Successivamente arriva la nuova sede e l’aiuto dei figli e la produzione aumenta. Addirittura nel 2021 riescono a fare 20mila euro di fatturato rispetto ai 10mila dell’anno prima. Quindi in un anno raddoppiano. E di gnocchi se ne trova una bella varietà: tradizionali, spadellabili e ripieni.

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UNA ASSURDA CEMENTIFICAZIONE PER 280.000 EURO. ECCO PERCHÉ IL MOZZO NON HA INVITATO I CITTADINI ALLA INAUGURAZIONE!

La vicenda è nota. Mozzo ed il vice Scomazzon decidono di fare una nuova “stazione”. Non servono consigli comunali o firme per fermare la faccenda, anche perché le minoranze non riescono nemmeno ad organizzare un sacrosanto referendum, come prevede lo statuto comunale. Sembra una questione di vita o di morte per la Lega. In realtà noi riteniamo che una simile pervicacia contro la volontà dei cittadini qualcosa nasconda. Il futuro ci dirà  cosa. 

La logica dice che dopo aver sistemato la vecchia stazione spendendo un sacco di soldi con cesso per il pubblico, bar e ufficio informazione, bastava riportare lo spazio intorno alla stazione come lo era per il trenino, cioè ora ad utilizzo  per i bus,  ed il problema era brillantemente risorto. Di parcheggi per le macchine ce ne sono sufficienti intorno e vicino alle mura. Invece lontano dal centro si fa una fermata per i bus non una stazione, spendendo l’incredibile cifra di 280.000 euro e cementificando il precedente spazio  verde. 

Poi l’inaugurazione viene fatta in segreto da quattro gatti/politici della Lega. Sembra di vivere una storia fantapolitica. Ma con Mozzo la fantasia più  assurda diventa realtà. 

Speriamo tra breve in un seria e competente alternativa politica. 

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BOOM DELLE AZIENDE VICENTINE NEL 2021. E PIZZATO ELETTRICA DI MAROSTICA HA +33,21% DI FATTURATO ED UN INCREDIBILE UTILE NETTO DEL 22,81%

È appena uscito l’allegato al Giornale di Vicenza “Vicenza 1.000 imprese”. Sempre ricco di informazioni per conoscere la situazione delle aziende vicentine nel 2021. Spicca come crescita del fatturato ed utile la nostra Pizzato. Infatti cresce del 33,21% rispetto al 2020 raggiungendo i 57 milioni di fatturato. Tanto per capirci nel 2015 erano 29 milioni. Praticamente raddoppia in 6 anni. Ma fuori dal comune è l’utile che è il 22,81% del fatturato. Solo un’altra azienda la Riesco S.p.A. di Thiene con un fatturato di 26 milioni ha un utile % superiore pari al 30,63%.
Anche la Vimar continua la sua corsa con un +20,87% di fatturato raggiungendo i 245 milioni con un ottimo utile del 17,15%. Vimar era a 188 milioni nel 2015.

Ma esiste a Marostica anche la sede legale ed operativa di Electrade S.p.A., che opera nel trading di energia elettrica e gas per un fatturato complessivo di di 995 milioni. Si colloca quindi al secondo posto in provincia come fatturato dopo Unicom (Famila, ecc.) con 1.570 milioni.

Se buona parte delle aziende vicentine cresce a due cifre nel 2021, ci sono alcune aziende che presentano criticità, particolarmente nel settore alimentare. Esempio è Pedon che diminuisce dell’11,86% fatturando 79 milioni. Erano 58 nel 2015. Ma anche Brendolan Alimentari che diminuisce del 10,47% arrivando a 81 milioni.

E poi abbiamo nella distribuzione alimentare due imprese locali che si fermano: Battocchio S.p.A. e Coop Consumatori di Marostica. Per la Coop che ha aperto il nuovo e costoso punto vendita a Breganze è un problema, essendo anche andata in utile grazie a ricavi non ripetibili i prossimi anni.

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PER IL CENTRO ALZHEIMER A MAROSTICA 13,5 MILIONI DAL PNRR. MOZZO FA IL CAMERIERE, TUTTO MERITO DI MANUELA LANZARIN E CARLO BRAMEZZA

Ci siamo “assorbiti” ieri sera tutta la presentazione del nuovo investimento dell’Ospedale di Bassano-Santorso. I tempi sono strettissimi per via del finanziamento Pnrr già concesso con anche una revisione prezzi di circa il +10%, dato l’aumento dei costi. Ci sarà anche la Casa della Comunità con servizi vari per i cittadini di Marostica con un ulteriore investimento di circa 2 milioni.
Le criticità sono i tempi strettissimi per avere i soldi. Infatti la consegna è prevista a fine 2025 con inizio lavori ad ottobre 2023. Ed inoltre ci sarà il problema della formazione del personale. E adesso vedremo la vera capacità operativa del Bramezza, direttore generale della Ulss 7, dopo tutte le perplessità sulla sua persona dovute alle perdite milionarie da lui subite per avventati investimenti immobiliari. Infatti sarà lui il braccio operativo della Regione per la realizzazione del Centro Alzheimer.
Comunque alleluia. Marostica avrà il primo centro di questo tipo in Veneto con una ottimale collocazione vicino al centro cittadino. Quando sarà il nostro turno sappiamo dove andare.

La presentazione del Mozzo è stata a senso unico, in quanto non è stato permesso alcun dibattito. Il Mozzo, come ormai è evidente, non ha la più pallida idea di cosa sia partecipazione e democrazia. Basta ricordare il tentativo di vendere la piscina, la nuova ridicola fermata dei bus e la vicenda Campo Marzio. Ovviamente c’erano alla riunione schierati alcuni Sindaci del territorio che usufruiranno del servizio. In totale la popolazione che sarà assistita supera i 120.000 utenti.

Insomma c’è stata una intelligente intuizione per recuperare un’area ospedaliera dismessa con le opportunità del Pnrr. Adesso attendiamo la prova dei fatti con una ottimale realizzazione.

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LA GIUNTA DEI “PERITI” DI MAROSTICA DECRETA IL 2023 L’ANNO DELLA CULTURA DELLA PARTITA A SCACCHI. MA SONO FOLGORATI?

E proprio insistono per far in modo che le iniziative culturali delle varie associazioni abbiano come filo conduttore la Partita a Scacchi in ricordo della prima Partita del 1923. Senza togliere niente all’idea di fare una partita con personaggi viventi ponendo una scacchiera in Piazza, di fatto l’iniziativa di allora non aveva nulla della Partita a Scacchi ideata da Vucetich. Infatti non essendoci dietro una storia, una trama restava un evento originale ed estemporaneo, un po’ cultural-gogliardico però appunto senza vita. Una specie di fotografia.
E così ovviamente non fu più ripetuto, ma restava l’idea della scacchiera sulla Piazza con personaggi viventi.
Ora dalla Giunta leghista viene “l’ordine” alle associazioni culturali orbitanti attorno alla Consulta della Biblioteca, di “commemorare” con continuità per un anno l’evento. Ma con quale filo conduttore? La vera Partita a Scacchi è quella inventata e scritta da Vucetich 30 anni dopo. Ed è aperta la discussione in quanto anche non è mai stata valorizzata in pieno l’intuizione di Vucetich di portare storia, usi e costumi di Venezia a Marostica. E quindi ampliare la conoscenza di Venezia del 1400, con una serie di iniziative in parallelo con la Partita.
Ma che esperti “culturali” sono i “periti” della Giunta? Non c’è anche in questo caso come per molte decisioni precedenti, vedi anche la recente decisione poi rimangiata sul Campo Marzio, un momento di riflessione acculturata.
Ma cosa ne pensano e dove sono i vari Guderzo, Muraro, Contin, Frison, Minuzzo, Cuman, Scuro, Burei, Panici?…tanto per dire. E sono stati consultati?
Il fatto è che non c’è un responsabile culturale della Partita a Scacchi che possa fare sintesi…a meno che non si consideri il personaggio Bucco! Allora è meglio ritirarci in convento a pregare. L’ultimo sua opinione sull’uso delle nuove tecnologie in funzione della “memoria storica” è da urgente ricovero.

Ma che in tutto questo non centri il “Partito della Partita a Scacchi” per le prossime elezioni?

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TUTTI GASATI A BASSANO PERCHÉ I TURISTI SONO STATI UNA MAREA E SI SONO FERMATI PIÙ NOTTI IN HOTEL

La presenza di visitatori ha soddisfatto finalmente le varie categorie economiche a Bassano durante il ponte dell’8-11 dicembre. E le permanenze alberghiere sono state anche di più giorni. Non più mordi e fuggi, magari per visitare il Ponte Vecchio o del Palladio e poi scappare via. Perché? Non certo per merito dei soliti tromboni con i loro accoliti esperti, dicono loro, di marketing con lauree che sono semplicemente delle patacche. Non occorre essere geni per capire che organizzare una mostra sul Canova e sulla famiglia dei da Bassano, associata ad una comunicazione “culturale” intelligente regionale e nazionale, che tra l’altro è una pubblicità gratuita, porta turisti. Un posizionamento turistico-culturale di rilievo induce beneficio anche alla realtà contigua. Chi va a Bassano e si ferma non può non fare un salto a Marostica con la sua famosa Piazza ed il Castello. O ad Asolo a respirare la storia di Caterina Cornaro regina di Cipro, nonché di Gerusalemme e d’Armenia con anche una recente influenza di intellettuali/imprenditori inglesi che vi hanno soggiornato. Pensiamo che la famosa azienda Scarpa è stata fondata Rupert Edward Cecil Guinness, secondo conte di Iveagh e che risiedeva nella villa dove aveva vissuto Eleonora Duse. Ed al locale museo c’è tutta la storia. Ma noi accompagniamo i nostri ospiti stranieri anche a sorseggiare l’ottimo cappuccino nel bar in piazza ad Asolo.

Basta che ci sia un gruppo di persone con solide basi culturali e professionali che possa lavorare tranquillamente. Diciamo che invece Marostica ha i suoi “periti” del turismo. Non che siano morti, ma la loro cultura è ferma al diploma tecnico di scuola secondaria. E si ritengono degli illuminati, invece sono solo ignoranti, saccenti ed arroganti. Manca quella spinta ed entusiasmo che solo personaggi con vera cultura come la Barbara Guidi, dottore di ricerca in Storia dell’arte e nuova responsabile del Museo di Bassano, sanno dare. Noi siamo fermi alla Cooperativa che gestisce la Biblioteca ed al gioco politico della caccia al tesoro della truffa dell’appalto del gas.

Ma le elezioni si avvicinano. Non c’è che da sperare in un impegno politico di persone serie e capaci. No quaraquaqua, ignoranti, faccendieri ed intrallazzatori.

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FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

“DATO ATTO che la popolazione di Marostica è particolarmente sensibile alla storia, all’arte ed alla cultura artistica;
PREMESSO che è intenzione dell’amministrazione comunale di Marostica radicare il ricordo di Carron Luigi, illustre concittadino (nato a Marostica il 06/12/1926, deceduto a Marostica il 24/05/2006) di cui si riporta un breve profilo:
“Carron Luigi all’età di 17 anni era già staffetta partigiana della Brigata Osoppo. Ha combattuto contro l’occupazione nazi-fascista. Alla fine della guerra si diplomò al Liceo artistico della città natale ed iniziò l’attività di insegnante di disegno al Collegio Graziani di Bassano e intorno alla metà degli anni Cinquanta, insieme ai soci Ferruccio Los, Visonà di Valdagno, Ferruccio Costacurta e Mario Pozza, fondò il laboratorio ceramico “Alcyone” a Nove di Bassano. Pittore, scultore, medaglista e ceramista nel 1979 realizzò la porta centrale della Chiesa Arcipretale di Marostica. Nel 1995 realizzò una Via Crucis in ceramica per la Chiesa di San Luca. Morì a Marostica nel 2006”;

CONSIDERATO che:
– i giardini pubblici posti nelle immediate vicinanze di Porta Bassano in Marostica sono attualmente privi di intitolazione;
– a tale scopo l’Amministrazione ritiene importante identificare tale luogo e intitolarlo alla memoria dell’artista e ceramista marosticense Luigi Carron scomparso nell’anno 2006;”

FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

CAMPO MARZIO: LA FINE POLITICA DI MOZZO, UN ARROGANTE RAGAZZOTTO, NEMICO DEL POPOLO, SINDACO DI MAROSTICA PER TROPPO TEMPO

Dopo ben quattro anni da Sindaco, Mozzo ancora non aveva capito che la gente va ascoltata e che il ruolo di Sindaco è la capacità di fare sintesi della volontà dei cittadini.
La vicenda Campo Marzio e la totale sconfitta della Giunta leghista, è direttamente collegata anche alla vicenda della nuova fermata del bus. Solo che allora non è esistita capacità di mobilitazione se non una inutile raccolta di firme con a seguire uno sterile dibattito sulla possibilità di un referendum, che invece andava fatto. Ed un Mozzo che se la rideva della democrazia, imponendo la sua volontà.

D’altra parte la gestione della vicenda era in mano alla pseudo opposizione in Consiglio Comunale, non alla gente che si è mobilitata spontaneamente come il caso Campo Marzio.
Pseudo opposizione perché nella gravissima vicenda della truffa dell’appalto del gas con costo per la Comunità di ben 910.000 euro, emerge chiaramente che Scettro è stato coperto dalla Dalla Valle e successivamente il Mozzo ha coperto entrambe. Addirittura al Fantinato, presidente del Consiglio Comunale, gli sfuggì, poi negando, in un colloquio con noi: “Ma vuoi che li denunciamo?”. In pratica tutto il Consiglio Comunale ha cercato di coprire le responsabilità della truffa del gas, venendo quindi meno il ruolo dell’opposizione. Che è soprattutto di controllo della maggioranza. Ciò implicherebbe lo scioglimento del Consiglio da parte del Prefetto per “combutta” tra maggioranza e minoranza.
Noi vergognosamente siamo stati lasciati soli a combattere e a dimostrare la truffa battendoci contro la querela fasulla e temeraria della Dalla Valle.

Noi ci auguriamo che dietro il comitato Campo Marzio si crei una aggregazione di cittadini per una lista civica per le prossime elezioni. L’esperienza di partecipazione va consolidata nel governo della nostra bella Marostica. Noi siamo pronti a dare il massimo appoggio.

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