ED IL RISULTATO È INASPETTATO: IL 65,6% È D’ACCORDO PER IL FOTOVOLTAICO IN MONTAGNA DIETRO A MAROSTICA VERSO TORTIMA

L’articolo con la proposta di un grande impianto fotovoltaico è stato pubblicato anche su Sei di Marostica se…Siccome tale pagina fb ha ben 8.796 iscritti essendo di carattere generalista come contenuti e non come la nostra prettamente informativa (infatti i nostri iscritti sono 2.031), possiamo ritenere che i 64 giudizi ad oggi espressi indichino una tendenza del pubblico. Ebbene i favorevoli all’impianto fotovoltaico sono il 65,6%. Anche tenendo conto del campione molto ridotto è evidente che la tendenza favorevole è netta. Ovviamente la maggior parte dei commenti invece è negativa. Ma questo fa parte delle pagine fb in cui le persone quando commentano sparano contro.
Certo il fatto favorevole al fotovoltaico ci induce a riflettere su come si può combinare il fatto ambientale con la necessità di avere energia a basso prezzo. E a questo proposito cercheremo di fare una proposta.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

ENERGIA A PREZZO “POLITICO”: PROPONIAMO UN GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO A MAROSTICA SULLA MONTAGNA VERSO TORTIMA

È il futuro. Avere energia elettrica a prezzo basso e sostenibile per tutti. E Marostica si trova in una posizione invidiabile. Ne parliamo per esperienza diretta avendo da 12 anni l’impianto fotovoltaico con un ottimo incentivo, che oggi compensa il caro bollette. Cioè avendo già ammortizzato l’impianto, il guadagno con l’incentivo e la corrente gratis che usiamo ci coprono il costo incredibile delle odierne bollette elettriche. Ancora però per 8 anni. Tanto è vero che stiamo pensando ad un altro impianto con relative batterie di accumulo in modo da avere gratis la corrente alla sera o quando non c’è il sole. Ci sono offerte che scontano l’incentivo fiscale del 50% direttamente. Dovremmo però investire circa 8.000 euro.

Ma dietro a Marostica c’è tutta la montagna abbandonata ed esposta a sud che sale verso Tortima. Sarebbe un posto ideale per un grande impianto fotovoltaico con accumulatori per rifornire di energia elettrica i cittadini della nostra città. In particolare quelli che non possono avere l’impianto fotovoltaico. C’è certamente un problema di impatto ambientale, ma riteniamo che si possa risolvere.

Discutiamone e decidiamo subito. Ma quelli in Comune capiranno o vogliono continuare con inutili investimenti?

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LA “MANCIA” DEL COMUNE DI MAROSTICA AI COMMERCIANTI DI MAROSTICA ED A DUEPUNTI EVENTI. E PAGA OVVIAMENTE PANTALONE

5.973,12 euro è il costo per lo spostamento delle paratie lungo i portici al termine di ogni evento del “Summer Festival” interamente pagato dal Comune di Marostica.
La diatriba andava avanti da anni. Gli esercenti pubblici protestavano per la totale chiusura della piazza di Marostica lungo i portici durante il periodo degli spettacoli per impedire l’accesso al pubblico non pagante e la visibilità degli spettacoli.
Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività dei bar e ristoranti. Con grave danno alla loro attività economica.
Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività normale dei bar e ristoranti.
Quest’anno il Comune si è fatto carico del problema e dei costi ed ha soddisfatto la richiesta dell’Associazione commercianti.

Ma la soluzione non ci pare corretta perché il pagamento doveva essere concordato tra DuePunti ed i Commercianti, soggetti direttamente interessati a risolvere la questione. Il Comune e quindi i cittadini non avrebbero dovuto pagare nulla, ma si sa si fa sempre la fine di Pantalone…con questa “politica”.

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E SIA PARTITA A SCACCHI CON IL DUO BUCCO-PANICI A “SUONARE” LO SPETTACOLO SIMBOLO DI MAROSTICA

Ieri sera abbiamo partecipato all’ultima iniziativa di “Vivi il sogno aspettando la Partita a Scacchi 2022”. Tre i protagonisti con i loro ricordi: Francesco Chiminello, Luciano Bagnara e Mario Artuso.
Traspare una Partita sorta come grande festa/gioco popolare in cui la cittadinanza partecipa appieno dando la propria piena disponibilità. Ma la figura principale è sempre Mirko Vucetich che organizza il tutto con la sua cultura, creatività e precisione. C’è anche il madornale errore del giornalista Borsato, coordinatore della serata, che cita Ernesto Xausa come autore del “brogliaccio” della Partita. Se così fosse avrebbe avuto i diritti d’autore che invece sono andati tutti a Mirko Vucetich. È una leggenda quella del brogliaccio messa in piedi dal figlio Roberto che non sa la differenza tra “briefing” (indicazioni) per una iniziativa e la creazione della stessa. Le indicazioni sono state date dalla Pro Marostica e Vucetich ha creato una grande opera.
E la riscoperta di Vucetich è merito esclusivo di Andrea Speziali (come in tutte le vicende occorreva un esterno che non si guardasse l’ombelico) che con il suo libro ha ricostruito la figura dell’artista di fama nazionale che ha dato una personale interpretazione al Liberty ed all’Art Deco.
Insomma il duo Bucco-Panici sta cercando di creare attorno alla Partita una “storia”. Che non può comunque prescindere dalla grande intuizione di Vucetich: portare usi e costumi della Venezia del ‘400 in un paesino sperduto ai piedi dei colli con un castello, una piazza e delle mura invidiabili. E questo è il vero filone storico da continuare ad esplorare: il legame con Venezia.
Certo che c’è il rischio che la partecipazione dei cittadini sia strumentalizzata a fini di potere dal cosiddetto “Partito della Partita a Scacchi “. Già le modalità di gestione della Pro Loco ci lasciano perplessi. Nella assemblea di primavera non è stato rispettato lo Statuto di convocare tutti gli iscritti 2021, ma sono stati convocati solo quelli del 2022. E non viene promosso il fatto che tutti i cittadini di Marostica siano iscritti alla Pro Marostica. Il pericolo di un “ducetto” arrogante con i suoi fidati è tutt’altro che trascurabile.
Significativa l’opinione di Bucco espressa nella presentazione della serata sui social che non avrebbero memoria storica. Forse per questo ci ha denunciati: per aver espresso contrarietà alla non restituzione dei soldi a dei pensionati canadesi quando la Partita è stata sospesa causa Covid. Invece è proprio il contrario. I social hanno memoria storica ed hanno il grande merito di rendere il passato fruibile anche oggi.

Comunque la macchina organizzativa della Partita sembra funzionare perfettamente con piena partecipazione dei cittadini. La nostra è una reale preoccupazione perché la Partita non debordi in modo che in Comune invece di un Sindaco o dietro di lui, ci sia un Podestà, come sembra essere.

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NIENTE SOLDI DAL COMUNE ALLE ASSOCIAZIONI A MAROSTICA: È UNA BEFFA. E SPARISCE L’ASSESSORATO ALLA CULTURA

Mozzo non fa che parlare del ruolo delle associazioni a Marostica. Vedi al proposito l’ultimo numero di Cultura Marostica. Ma nella realtà i soldi sono elemosinati e quindi si bloccano in parte le attività di volontariato.
La tabella che pubblichiamo mostra chiaramente l’assenza del Comune nel promuovere l’attività culturale. D’altra parte non c’è una chiara programmazione ed ognuno agisce con una propria logica. Ed in base alle risorse proprie che ha.
E poi nei “referati” degli assessori è sparito quello della Cultura. Incredibile. Forse è ancora di Mozzo? Non si sa.
La logica dovrebbe essere completamente diversa per incentivare una programmazione. Cioè concordare ogni anno con ogni associazione un budget sul quale si costruisce una programmazione che poi deve essere approvata dalla Consulta delle associazioni e dall’assessore alla Cultura.

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UNA “COMUNITÀ ENERGETICA” È UN PROGETTO FATTIBILE A MAROSTICA?

Tutti pronti per la Partita a Scacchi. Facendo i debiti scongiuri per la pioggia. Unico vero nemico. A Marostica non si parla di altro. Per carità è un grande spettacolo, quest’anno ancora più significativo per una serie di iniziative intraprese dalla Pro Marostica dando continuità storica all’inventore della Partita, il grande artista Mirko Vucetich.
Ma il problema vero con cui ci si deve confrontare oggi è come affrontare la grande crisi energetica di cui nessuno parla a Marostica. Perché intanto le bollette di luce e gas arrivano.
Certo ci sono iniziative di singoli che con le varie agevolazioni fiscali isolano la casa e mettono il fotovoltaico. Ma non c’è un progetto di Comunità.
Ricordo il 2010 quando con il Gruppo di Acquisto Solidale per il fotovoltaico furono circa 150 gli impianti installati. Siamo stati preveggenti, avevamo visto giusto.
Oggi con la grave crisi energetica a Marostica non c’è alcun progetto comunitario. Si investono soldi (270.000 euro) per una inutile fermata del bus o quasi un milione nel ristorante del Castello superiore, certo non una mensa per indigenti.
In giro invece si comincia a parlare di “comunità energetiche”. Particolarmente per cittadine come Marostica. Cioè comunità che creano le condizioni tecniche per essere autonome come capacità di approvvigionamento energetico.
Ma esiste una simile volontà e capacità progettuale nel Comune di Marostica? Quale politico ne parla?

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IL MOZZO “INGRASSATO” NON HA MEMORIA DELLE PROMESSE ELETTORALI AI CITTADINI DI MAROSTICA

Ve lo ricordate Matteo Mozzo in campagna elettorale? Patito e quasi pauroso del “nobile” impegno che andava a candidarsi. Due cose predicava: 1. Chiarezza nel bilancio del Comune; 2. Scelte condivise con i cittadini con incontri periodici.

Nulla di tutto questo è avvenuto. Esempio per tutti l’assurda e costosissima fermata del bus. Il Mozzo ha anche cambiato aspetto fisico, perché probabilmente si sente un vero politico. E quindi è notevolmente ingrassato.
Comunque l’introduzione a Cultura Marostica è significativa. Ormai la campagna elettorale per restare aggrappato allo scranno di Sindaco è cominciata e Mozzo si delinea come l’erede del glorioso passato di Marostica, che non lo è stato sempre. Vedasi al proposito l’articolo sempre puntuale di Mario Scuro.

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LA DITTA TASCA CARLO LORIS DI NOVE E LA BIEMME TECNO S.R.L. DI BASSANO FARANNO LA SOSPIRATA SCALA DI PORTA BREGANZE DI MAROSTICA

Finalmente il 17 agosto vengono assegnati dalla Giunta i lavori per la scala di Porta Breganze, dopo anni di attesa e di progetti bocciati per la incompetenza del Comune di Marostica con le relative diatribe con le Belle Arti. Il costo totale è di 200.000 euro di cui 57.536 per opere edili e 51.584 per opere da fabbro.
La progettazione esecutiva è dell’arch. Francesca Furlanetto, dipendente comunale, e dell’ing. Claudio Faccio di Malo.

Comunque anche per questa opera la saga continua. Quando sarà pronta? Occorreranno ancora altri anni?

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LE INCREDIBILI FONTANE DI DUBROVNIK

Dubrovnik, Ragusa in italiano, è la sorpresa finale del viaggio di 16 giorni facendo il capogruppo di Avventure nel Mondo in Croazia con le macchine noleggiate dalla Avis a Zagabria. A proposito di macchine guidavo una Renault Clio quasi tutta elettronica, escluse le marce. Arrivo a Spalato e parcheggio al moderno e comodo ostello. Alla sera scendo per prendermi un documento nella macchina e trovo i fari accesi. Ma li avevo chiusi o meglio si erano spenti da soli. Provo a spegnerli: niente da fare. Dopo poco tutte le luci interne alla macchina si accendono ed i fari cominciano a lampeggiare. Sembra di essere al luna park. L’elettronica è impazzita e non governabile. Prendo la documentazione della macchina e scopro che sono tre le sedi dell’Avis in Croazia: Zagabria, Dubrovnik ed appunto per fortuna all’aeroporto di Spalato. La mattina telefono per avere il cambio macchina. Senza problemi me lo danno, basta che vada in aeroporto a ritirarla, non senza però prima avermi bloccato la carta di credito data in garanzia. Me la sbloccheranno due giorni dopo avendo verificato che la macchina era fuori uso non certo per colpa mia.

Ma torniamo a Dubrovnik, città bellissima fondata nel VII secolo dagli abitanti di Ragusa Vecchia, antica colonia greca, in fuga dalle invasioni degli Slavi e degli Avari. Nel 1204 passò sotto Venezia, ma nel 1358 divenne una repubblica marinara indipendente e sopravvisse abilmente ai Turchi fino all’arrivo delle truppe napoleoniche nel 1808. Poi fu sotto gli austriaci ed appartenne successivamente al Regno di Jugoslavia ed alla Jugoslavia di Tito. Con l’indipendenza della Croazia ne fa parte ed orgogliosamente riesce a resistere per mesi alle truppe serbe che la assediano durante la guerra civile jugoslava.

Quando in mattinata arriviamo abbiamo appuntamento con la guida che per due ore ci illustra l’antica città. Fa veramente un caldo boia. Ma c’è la sorpresa. Lungo il percorso ci sono una serie di grandi fontane con varie canne poste intorno alla struttura centrale dalle quali zampilla una ottima, fresca acqua.
Un ristoro imprevisto ed un grazie a chi ha mantenuto in perfetto funzionamento l’acquedotto della città.

Alessandro Morello

ANDIAMO IN VACANZA ANCHE NOI….MA SIAMO CAPOGRUPPO DI 10 AVVENTURIERI

Dopo lo stop del Covid ci attanagliava un dubbio. Riprendere nuovamente l’attività di capogruppo con Avventure nel Mondo?
Per anni girato abbiamo girato, adesso possiamo anche fermarci. Ma al di là di tutto come si può smettere di viaggiare, anche se l’età comincia a farsi sentire?
Fare  il capogruppo è però sempre impegnativo. Occorre organizzare il viaggio e fare tutte le prenotazioni restando nel budget previsto.
Mi vengono in mente due Paesi vicini che non ho ancora visitato: Croazia ed Albania.
Mi assegnano la Croazia. Per il viaggio di 16 giorni è una “prima” e non esistono relazioni precedenti. Mi accorgo subito che data l’alta stagione il problema è trovare i pernottamenti. L’itinerario parte da Zagabria e poi il Parco Plitvice, Zara, Tisno, Sebenico, Parco Krka, Spalato, isola di Brac e Dubrovnik.
Uso Booking per i pernottamenti con cui ho anche lo sconto. Me ne ero servito l’ultima volta per il Giappone. Prenotavo senza anticipo e potevo disdire due giorni prima. La carta di credito serviva solo a garanzia.
Ma per la Croazia c’è la sorpresa. Occorre dare un anticipo o in alcuni casi prepagare senza eventuale rimborso. Quindi devo impegnare i miei soldi. Ma non ho scelta per bloccare gli ultimi alloggi economici. Sarò rimborsato dai partecipanti durante il viaggio. Riesco così a rispettare il budget: 24 euro a persona per il pernottamento.

Comunque domani si parte. Metà gruppo da Roma, il resto da Milano. Ci si ritrova in aeroporto a Zagabria per il ritiro delle macchine prenotate da Avventure.

Alessandro Morello