POLITEAMA: 828.000 EURO OTTENUTI UN ANNO FA DAL MINISTERO DELLA CULTURA SONO ANCORA SUFFICIENTI? È ANCORA TUTTO FERMO. Il MOZZO TACE. ASPETTA DI ESSERE RIELETTO…

IL Mozzo continua ad inventarsi situazioni assurde, vedi vicenda Campo Marzio, e a prendere bacchettate sui denti. Ma lui resiste. Trascurando tutto quello che seriamente c’è da concludere.
Un anno fa è stato ottenuto il finanziamento per completare il Politeama, nell’ambito del fondo per la Cultura. Soldi non previsti nel piano di investimenti del programma elettorale del Nostro Personaggio. Anche se a finanziamento ottenuto il Mozzo strombazzava “emozione, gioia, orgoglio…”. E aggiungeva il rapido completamento del Teatro. E ricordiamo che la storia inizia nel 2003 con il famoso Alcide Bertazzo, esperto con i suoi “companeros” anche di appalti per il gas con truffa, che si infila con il teatro nella speculazione edilizia che porta al fallimento Rubbo e relativa perdita di soldi da parte del Comune.
Tra poco quindi si festeggiano i venti anni dall’inizio dei lavori per il restauro del Politeama ed invitiamo il nostro bravo regista Panici a creare una rappresentazione teatrale ad hoc, specifica per l’avvenimento. Tipo la “commedia dell’arte” del Politeama. Noi assicuriamo la nostra presenza e sicuramente una grande affluenza di pubblico.

Il teatro Politeama fu costruito nel 1912, 110 anni fa, e rappresenta una splendida opera in stile Liberty. Non si dovrebbe più perdere tempo e ancora soldi. Sì, perché anche l’inflazione corre e più si aspetta più problemi ci saranno con i schei.

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ZERO INTERVENTI A MAROSTICA PER CAPIRE ED INDIRIZZARE IL PERCORSO DI STUDIO DEGLI STUDENTI. APPUNTO E CHI SI NE FREGA, LASCIAMO TUTTO AL CASO

Invece sarebbe quanto mai opportuno che qualcuno elaborasse un progetto, perché a scapito degli uccelli del malaugurio la richiesta di persone qualificate e con competenze c’è.
Basta anche vedere i dati dei manager in Italia. Sono il 5,3% degli occupati (113.000 dirigenti, di cui 51.600 nel terziario, questi ultimi con una crescita del 5% l’ultimo anno e 441.000 quadri). Inoltre ci sono 125.000 dirigenti pubblici di cui 112.000 medici.

E un manager oggi non lo si inventa. Occorre aver svolto studi specifici ed avere un background professionale, oltre anche delle doti personali.

Quindi è quanto mai necessario che i giovani siano informati sulle prospettive occupazionali per fare le proprie opportune scelte.

A questo proposito è appena apparsa una ricerca della CISL di Vicenza che analizza le scelte degli istituti superiori nel vicentino. Gli studenti iscritti alle scuole superiori risultano essere circa 40.000, con una ripartizione stabile negli anni tra le varie scuole superiori. Ovviamente la maggior parte dei liceali prosegue con l’università, mentre questo avviene per il 48,4% dei diplomati tecnici. I laureati nel 2021 sono stati 5.000 con 2.855 ragazze e 2.345 ragazzi. Il che rappresenta un massimo storico.

Ma la ricerca nulla dice sul tipo di laurea, il che sarebbe quanto mai utile. Si ferma a cogliere i circa 200 euro di differenza salariale mensile tra un laureato e non nei primi anni di lavoro. Il che fa ridere per l’ovvietà.

A Marostica ai laureati veniva gli scorsi anni rilasciato un attestato di riconoscimento da parte de Comune e chi interveniva alla cerimonia poteva dire due parole sulla tesi che aveva fatto.
Avendo insegnato a fine carriera aziendale per 7 anni all’Università, ricordo che le tesi sono il biglietto da visita per il giovane laureato per muoversi nel mondo del lavoro. Riprendere in modo organizzato la cerimonia per i giovani laureati e promuoverla per gli studenti delle scuole superiori, è un fatto importante per un giovane che deve scegliere. Le opinioni di chi ha frequentato l’università, nel bene e nel male, possono aiutare a scelte ottimali. Inoltre ogni cittadino può essere interessato alle competenze che vengono maturate dai giovani concittadini.
D’altra parte a Marostica ci sono 575 laureati con la triennale e 1.134 con laurea magistrale. Il 13,3% di 12.924 persone censite. Probabilmente siamo in linea con il 20,1% dei laureati in Italia tra i 25 e 64 anni. A Marostica ci sono anche 35 persone con un dottorato di ricerca post laurea. Tra cui chi scrive.
Ma ci sono però anche 284 persone senza titolo di studio e 2.153 con la licenza elementare.

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LA CULTURA SCIENTIFICA NON ESISTE, NON SE NE PARLA. MA NON C’È SOLO L’ARTE DEL CANOVA O DEI BASSANO O LA MUSICA DI MOZART. OCCORRE UNA INIZIATIVA A MAROSTICA

Un pluralismo culturale è necessario. Perché se è importante conoscere l’arte, la storia, avere una cultura umanistica, è essenziale avere una cultura scientifica. Cioè conoscere come siamo arrivati ad oggi.

Le scoperte scientifiche soprattutto degli ultimi 150 anni hanno cambiato il mondo. Una storia della scienza è importante per non vivere in una società in cui tutto viene dato per scontato. Perché ci sono stati dei personaggi che attraverso le loro scoperte ci permettono di vivere in un mondo completamente differente da quello vissuto dai nostri antenati. E spesso non ce ne rendiamo conto. Dando tutto per acquisito acriticamente.

Basta pensare che l’insieme degli elementi della materia che compongono il nostro vivere furono compresi e classificati nel 1869 con la famosa tavola degli elementi di Medeleev, che per questo prese il Nobel. Ma non se ne conosceva affatto le loro proprietà ed i collegamenti tra i singoli elementi. Oggi si sa che l’elemento principe è l’idrogeno, che tutt’oggi è l’elemento base dell’universo con l’elio e che ha la caratteristica di avere un nucleo con un protone ed un neutrone ed un elettrone intorno al nucleo. Tutti gli altri elementi nascono dall’idrogeno aggiungendo protoni, neutroni ed elettroni attraverso reazioni termonucleari. Oggi siamo arrivati ad avere 118 elementi, alcuni creati in laboratorio. Ed ogni elemento ha caratteristiche proprie. La nostra vita è costruita sulla chimica del carbonio. Senza il carbonio la vita non esisterebbe.

Una conoscenza di come si sono scoperti gli elementi, quali sono gli scienziati che ci hanno lavorato, quale conseguenze hanno portato, dovrebbe far parte di una cultura generale.

Anche chi scrive, laureato in chimica, di fatto ha sempre operato con quello che c’è, senza porsi tante domande. Certo poi è venuta la curiosità culturale. Cioè il capire come si è arrivati alle scoperte scientifiche ed alla società odierna. Quali sono stati i vari passaggi, le lotte, le sconfitte, le casuali fortune, i personaggi con i loro caratteri e follie  per arrivare alle scoperte. E ricordiamo che le malattie sono state vinte grazie alla chimica e che chi comprese per primo la relazione tra l’azione della chimica e la cura delle persone fu il francese Pasteur.

Per questa ragione auspichiamo che nella biblioteca di Marostica si apra una sezione scientifica, che attraverso conferenze cominci a mettere a fuoco la cultura scientifica  di cui beneficiamo, ma allo stesso tempo ignoriamo.

Per chi fosse interessato all’argomento c’è anche un libro pieno di curiosità ed aneddoti che si legge come un thriller dedicato alla tavola periodica: “Il cucchiaio scomparso ed altre storie della tavola periodica degli elementi” di Sam Kean, Adelphi Edizioni.

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L’ECONOMIA DELLA PIZZA. UNA LEZIONE PER IL BUCCO DEI 9 EURO (+30% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO) PER PATTINARE A MAROSTICA

Prima di partire per il Messico per ritrovare la grande mia famiglia messicana e risolvere alcuni problemi burocratici, non poteva mancare una buona pizza a Marostica nel posto preferito.
Prenotiamo e andiamo al ristorante. Una volta accomodati (siamo in tre) ci viene presentato il menù. Con nostra meraviglia ci accorgiamo che i prezzi delle pizze non sono cambiati rispetto al passato e questa faccenda ci fa piacere, ormai furiosi e rassegnati nel vedere aumentati i pochi piaceri della vita che ci concediamo.
Ordiniamo e aspettiamo i nostri piatti. Ecco che arrivano le nostre fumanti ed eccellenti pizze.
Subito ci guardiamo in faccia. Sembrano, anzi sono leggermente più piccole. E poi scoppiamo in una risata. Ecco perché i prezzi non sono aumentati. C’è una economia di scala che però ci diverte perché adesso la pizza la mangiamo proprio tutta. Prima ritagliavamo la crosta.
La soluzione trovata dal pizzaiolo per sopperire l’aumento dei costi ci sembra intelligente. Aspettiamo una soluzione “intelligente” anche del Bucco per la pista di pattinaggio.

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IL BUCCO DA 9 EURO PER PATTINARE A MAROSTICA NON CONOSCE L’ECONOMIA

Perché aumentare del 30% il prezzo per pattinare rispetto allo scorso anno? Non ha proprio senso pattinare per 9 euro l’ora in qualsiasi momento. Il Bucco si giustifica con l’aumento del costo dell’energia. Ma non dice che che la spesa dell’impianto di pattinaggio è fissa, cioè indipendente dal numero delle persone che lo utilizzano. Il ghiaccio va sempre mantenuto.
Il modo per recuperare i costi è quello di avere più utenti possibili, non di aumentare il prezzo di accesso che li diminuirà. Quindi è errato aumentare il prezzo a 9 euro per tutte le ore. Andrebbe invece studiato un calendario con giornate e fasce orarie con prezzi accattivanti sui 5-7 euro. Creando così un maggior volume di utenti. Magari pensando anche ad attività promozionali, come “lezioni” di pattinaggio.

Il costo dell’impianto è fisso ed indipendente dal numero di utenti. Ecco perché occorre promuovere la massima affluenza.

Il Bucco si deve adeguare alle logiche economiche. Tra l’altro deve anche pensare seriamente a rimborsare la Comunità della truffa del gas di cui ha avvallato la decisione in Giunta con i “companeros” Gianni, Alcide, Mariateresa ed Ivan. Non si può più nascondere.

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COSA STA CAMBIANDO IN COMUNE A MAROSTICA. L’UNICO IMBALSAMATO È IL MOZZO CHE È SEMPRE LÌ A FARE I’ULTIMO DEI MOICANI CON LA LEGA ORMAI ALLA FINE

Finalmente il Comune, dopo anni di latitanza, quest’anno ha cominciato a proporre una serie di interessanti attività tramite un più operativo Ufficio Cultura. Era ora. Resta ancora da mettere a posto il periodico Cultura Marostica, rimasto un bollettino parrocchiale per l’assenza di una direzione editoriale. Un professionista (tipo l’arch. Minchio editore di Bassanonews e l’Illustre bassanese) che dia l’impronta alla rivista.
Non esistono più quindi solo le iniziative di Mariangela Cuman che spesso opera tramite il suo braccio operativo e cioè l’Angelina Frison, coordinatrice della Consulta tra le Associazioni. Sulla Cuman abbiamo già detto e ne riconosciamo le indubbie capacità, però col limite di una sua incapacità al dialogo. O mangi la sua minestra o salti la finestra. Certo che se la Cuman fosse dotata di maggior ascolto, le iniziative avrebbero un altro risultato. Ma probabilmente esiste anche una sua incapacità a slegarsi dal suo passato per innovarsi.

Poi c’è lo Xausa (il Roberto) con la sua Opera Pia-Fondazione. Ma qui ci dovrebbe essere una strategia di marketing in favore della Volksbank. Strategia che proprio non vediamo, se non limitata alla semplice sponsorizzazione delle iniziative che non sono poi affatto peculiari ed innovative. Anche se comunque interessanti.

Comunque oggi la Cultura a Marostica c’è ed offre una serie di opportunità. Teniamo conto che inoltre i così detti “social” a Marostica ci sono e fanno discretamente il loro dovere informativo e di discussione. Noi con Sei di Marostica se…costituiamo un esempio. Ognuno con il proprio target. A Bassano non esiste nulla di tutto questo. A parte il “predicatore” di Bassanonet.

Poi vediamo con piacere che nel gruppo di giovani sfruttati e sottopagati della Coop che gestisce la Biblioteca c’è una figura culturale che stiamo apprezzando: Nicola Tonietto. 32 anni, laureato con lode in Storia all’Università di Padova, ha in corso un dottorato presso l’Università di Udine/Trieste. Ecco una figura professionale da motivare, consolidare e valorizzare per Marostica.

In tutta questa vicenda l’unico pesce fuor d’acqua è proprio il Mozzo che continua a fare il leghista (quello del ce l’ho “duro”), quando ormai la Lega è al tramonto e la virilità vera è di altri. Vedremo alle prossime elezioni cosa porterà a casa. Comunque un lavoro alla Cantina Sociale di Breganze dovrebbe ancora averlo. E dovrebbe tenerselo stretto per il suo bene. Ci dovrebbe proprio ascoltare, data la nostra esperienza. La politica è soprattutto tante promesse di fumo, se non sai emergere con tue capacità e competenze.

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Il “GIOIELLO” DELLA CONFERENZA STAMPA DESERTA SU ARPALICE CUMAN PERTILE. PER FORTUNA C’È MAROSTICA CULTURA YOU TUBE

Erano presenti due (meno quindi di quattro) gatti alla conferenza stampa per la presentazione del Premio letterario per i ragazzi Marostica città di fiabe, dedicato ad Arplice Cuman Pertile.
In realtà la conferenza è stata molto interessante e finalmente ha inquadrato la figura della grande scrittrice per ragazzi, ma non solo. Perché è stata la prima donna laureata di Marostica ed una convinta e combattiva pacifista ed antifascista. È da rivedere su you tube. La consigliamo vivamente.
E comunque si è delineato con l’intervento del prof. Luca Ganzerla, docente di letteratura per l’infanzia e nuovo presidente della giuria e successivamente della prof.ssa Liliana Contin con la presentazione del convegno di sabato prossimo, un vero progetto culturale a ricordo della Cuman Pertile.
Un approccio completamente diverso rispetto a quello su Prospero Alpini, altro famoso marosticense, ormai gestito dalla “congrega” del Caffè in costume medioevale.
Con il prof. Ganzerla c’è una nuova giuria che porrà cura ed attenzione alla parola. La scrittura per ragazzi è una grande responsabilità educativa e va affrontata senza moralismi, tipici dei vecchi tempi. In questo senso il premio si focalizzerà sui racconti per ragazzi dai 3 agli 11 anni, escludendo la fascia delle medie. Da notare che il premio, giunto alla 31esima edizione, ha una forte crescita di partecipanti ed ha diffusione nazionale attraverso il network della biblioteche italiane.
Poi la parola è passata alla prof.ssa Contin che ha illustrato il convegno di sabato prossimo alle 14.00 all’Opificio: “Arpalice Cuman Pertile Protagonista del Novecento”. È assolutamente da non perdere. Tutte le relazioni sembrano interessanti, ben focalizzate: è da ascoltare con attenzione.
Ovviamente dietro a questo lavoro si sente la mano dell’unica laureata dell’attuale Giunta (anche se si è dimessa): la Burei, ora delegata alla Biblioteca e che ha introdotto la conferenza. La “cultura” vale, pesa e conta.

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LA POLITICA DELLE MINACCE CON LE QUERELE DI ZAIA ED A MAROSTICA DI DALLA VALLE E MOZZO

Il nostro è l’unico dei Paesi che conosciamo in cui l’arma delle querele in mano ai politici è un modo piratesco per cercare di far chiudere la bocca ai cittadini. Il “politico” non paga l’avvocato, come nel caso di Zaia per la denuncia a Cunegato e Trolese de “Il Veneto che vogliamo”, ma anche a Balasso ed al Dott. Crisanti. È l’Azienda Zero o la Regione che paga. E gli accusati anche se vincono le cause dei politici non sono rimborsati, come in tutti i Paesi, ma si devono pagare di tasca loro le spese legali. È una furbata, una mascalzonata per impedire la critica ed il dissenso.

Per quel che ci riguarda l’allora Sindaco Dalla Valle ci ha querelato per la vicenda della biblioteca, ed il tribunale ci ha dato ragione, e per la truffa dell’appalto del gas. In quest’ultimo caso la Dalla Valle, nostra accusatrice per diffamazione, non si è presentata all’udienza in cui doveva essere interrogata adducendo un improvviso impegno elettorale e facendo imbufalire il Giudice. Noi la attendevamo al varco avendo capito il meccanismo della truffa.
Ma quel che è ancora più grave è che il Mozzo a nostra richiesta di chiarimenti sulla faccenda del gas ancora quattro anni fa, sia rimasto zitto, coprendo come la Dalla Valle la truffa dell’appalto. Ma il Mozzo è andato oltre pretendendo con i soldi dei cittadini con ulteriori querele che il Tribunale ci condannasse come “delinquenti dell’informazione”. Insomma ci ha messo ulteriore pressione in quanto noi comunque l’avvocato c’è lo dobbiamo pagare di tasca nostra, anche se con cause archiviate perché inconsistenti.

E la faccenda è sempre il rispetto dell’art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di informazione e di critica.

Ma nel caso di Marostica abbiamo oggi tutto il Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, più o meno complice nella vicenda di coprire la truffa dell’appalto del gas.
Una situazione incredibile che a nostro parere implicherebbe lo scioglimento del Consiglio Comunale da parte delle Autorità preposte, venendo meno la funzione di maggioranza e minoranza nel controllo dell’attività amministrativa.

Noi comunque continueremo a difendere noi stessi e la Comunità di Marostica contro qualsiasi prevaricazione.

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APPARE IN CONSIGLIO COMUNALE A MAROSTICA LA COPPIA GRAPPIGLIA-RAG. COLOSSO PER MASCHERARE LA DESTINAZIONE DI 50.000 EURO A PARCHEGGIO

Era ora che Marco Grappiglia, 35 anni ed informatico, prendesse finalmente la parola . E fa “l’analisi logica” della delibera di Giunta per lo stanziamento di 50.000 euro per il parcheggio del Campo Marzio. Si tratta per Grappiglia di una spesa presunta, come scritto, senza poi fare alcun parcheggio. Potrebbe essere la spesa per una persona per sistemare un po’ le cose. E parla non accorgendosi di essere semplicemente ridicolo.

A questo personaggio da fiaba si collega la spiegazione del rag. Colosso, sopravvissuto alla delibera di anni fa di valorizzazione delle Mura per 5 milioni di euro per coprire i buchi di bilancio. Ora di soldi sembrano essercene per maggiori entrate fiscali e per la pacchia del PNRR. Ed il Colosso si lancia al seguito del Grappiglia. “Per chiarire un po’ anche la questione politica, ma che si mostra anche in una problematica tecnica. La delibera aiuta a capire….il Capitolo è miglioramento…sistemazione parcheggio in Campo Marzio”.

Che le macchine parcheggiassero lungo la strada sotto gli alberi è cosa nota a tutti. Sembra che si voglia sistemare una nuova parte del Campo Marzio con un bel po’ di stabilizzato. Una cosa per questi nostri amministratori di una logica semplice, ma è di chi opera senza Storia e Cultura.
Tanto poi oggi sembra che di schei da spendere c’è ne siano senza problemi. Anche se sono sempre nostri.

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Il MOZZO È ORMAI FULMINATO. NON VUOLE INSERIRE NEL DUP (DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE) IL FOTOVOLTAICO QUASI GRATIS PER I CITTADINI

Capuzzo, obsoleto consigliere comunale del PD, conosce da anni la problematica del fotovoltaico avendo nel 2010 partecipato all’iniziativa da noi promossa del Gruppo Solidale di Acquisto con la Cooperativa dei Consumatori. Oltre 150 famiglie hanno fatto uno dei migliori investimenti della loro vita. Noi oggi abbiamo energia sufficiente per ricaricare gratis la nostra macchina semi elettrica (plug in). Di quella esperienza non si è fatto poi più nulla e noi siamo stati buttati fuori dal Consiglio della Coop.
Ora in Consiglio Comunale il Capuzzo si sveglia e sulla spinta degli enormi rincari dell’energia e delle nuove norme propone l’inserimento nel DUP della problematica delle comunità energetiche.
Da aspettarsi una ovazione da parte dell’intero Consiglio Comunale con l’ovvio inserimento del fotovoltaico “collettivo” nel DUP. Ma il Mozzo con i consiglieri leghisti vive in un mondo loro fatto dicendo di essere arrivati primi con dei praticamente inutili convegni. E per loro è sufficiente probabilmente così non conoscendo ancora a cosa serve il DUP. Questi non hanno capito che il problema energetico nel DUP dovrebbe essere al primo posto.
Ritardi, arroganza ed ignoranza, oltre alla copertura della truffa del gas, questi sono i fattori dominanti nel Consiglio Comunale di Marostica.
L’unico fattore che li salva è la marea di soldi disponibili. Ma anche qui c’è da fare i conti con l’oste, che si chiama inflazione e che naviga sul 10%. Vedremo.
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