COME SI PREPARA IL VIAGGIO IN ALBANIA AD AGOSTO CON AVVENTURE NEL MONDO: UN’ESPERIENZA UNICA

Il nome del viaggio è “Albania ed oltre” in quanto si va anche in Macedonia del Nord e Montenegro. Lo avevo chiesto e mi è stato assegnato circa un mese fa con 4 iscritti. Ho subito accesso alla pagina internet a me dedicata come coordinatore in cui trovo tutte le informazioni per organizzare il viaggio, informazioni basate sui viaggi precedenti. In particolare è molto ben fatta la relazione di Viviana che era stata in settembre dello scorso anno. Tra l’altro la conosco avendo con lei viaggiato da partecipante in Birmania anni fa. L’itinerario che ha fatto di massima mi va bene e lo preparo come proposta per il mio gruppo, che al momento è di quattro persone e che Avventure da’ in sicura partenza. L’assegnazione del coordinatore attiva subito le telefonate di richiesta di informazioni che posso dare essendomi intanto documentato con la relazione di Viviana e le guide di viaggi sull’Albania, Montenegro e Macedonia. Infatti ben presto arrivo a 14 iscritti. Ne manca ancora uno per chiuderlo.
Inoltre mi viene dato il nome del corrispondente di Avventure in Albania a cui comunico il numero dei partecipanti per la prenotazione del bus e degli hotel.
Poi invio la proposta di viaggio agli iscritti con la raccomandazione di controllare attentamente il loro foglio di viaggio e soprattutto il biglietto aereo per la partenza.
La caratteristica del viaggio di 16 giorni è che cambiamo hotel quasi ogni giorno perché le occasioni di visite sono molto numerose. E ci fionderemo subito in Macedonia per visitare Ocrida sulle sponde dell’omonimo lago. Le origini risalgono a 6.000 anni fa. I primi abitanti furono gli Illiri ed è famosa anche perché è la città dove intorno al 900 d.C. apparve l’alfabeto cirillico, quello della lingua russa. Ed in Albania ci sono tre siti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: Butrinti, Gjirokastra e Berat. Ovviamente ci sarà del tempo anche per un bagno nelle splendide acque albanesi prima di visitare la meravigliosa baia di Kotor in Montenegro.
Questi viaggi di Avventure hanno poi la caratteristica di avere gruppi omogenei per interessi per cui si stabiliscono conoscenze che restano nella vita.
Tra poco si parte quindi.

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FINALMENTE IL MOZZO HA OPERATO BENE…ANCHE FORSE ESAGERANDO. SEMBRAVA CHE TUTTA MAROSTICA FRANASSE

Ha dovuto ripetere il mandato da Sindaco per finalmente far funzionare bene la macchina dell’emergenza del Comune. E ci è riuscito da come ha gestito la vicenda delle frane in collina particolarmente a Crosara. Anche il Santini in Consiglio Comunale ha dovuto riconoscerlo. Lui probabilmente avrebbe fatto ricorso solo alla Provvidenza. Il Mozzo alla fine ha capito che tra volontari, tecnici e mezzi operativi aveva le condizioni per operare al meglio. Adesso c’è però da intervenire per sistemare il tutto e si parla di 1-2 milioni di euro. Da trovare.
Certo si è comportato un po’ in maniera esagitata e sembrava che tutta Marostica franasse, anche se è stato corretto l’atteggiamento di evacuare prontamente la scuola di Ponte Campana quando il Longhella stava per tracimare. Mancavano ancora 17 cm.
Anche se il Mozzo ci ha querelato chiedendo la chiusura dei nostri social perché non vuole essere criticato, noi quando ci sono fatti positivi lo diciamo senza remore. Ha dimostrato semplicemente serio impegno ed una buona operatività tecnica. Probabilmente è il suo mestiere. Ma che sia un Sindaco rappresentativo di Marostica siamo molto distanti. Non ha alcuna visione culturale-programmatica e non accetta alcun dialogo. È stato eletto Sindaco in totale mancanza di una seria alternativa ed usa l’arma delle querele per cercare di zittirci. Non possiamo avere nulla democraticamente da spartire con un simile personaggio, appoggiato da fan esaltati che continuano ad offenderci sui social. Anche se però sui singoli fatti possiamo esprimere dei giudizi positivi.

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PANICI E GUDERZO DELINEANO LA CULTURA DI MAROSTICA. BUCCO DA FURBO SEGUE. MOZZO E BIANCHIN ASCOLTANO

Il convegno di ieri al Doglione è stato di un interesse unico, perché finalmente si è delineato l’operare futuro della Cultura a Marostica con i suoi importanti riflessi economici.
L’intervento di Mozzo è sempre sul mattone, ad ottobre si apre il Politeama, pur importante ma inutile senza veri contenuti che aggreghino le persone. Certo che Guderzo è del mestiere e delinea una Marostica nella sua realtà e potenzialità che trova il suo perno nella Biblioteca, nel Castello inferiore visto come Museo della città ed il territorio come un palcoscenico da scoprire con le sue opere. È strano che il Mozzo abbia aspettato così a lungo per coinvolgerlo ed ascoltarlo.
E Bucco ha finalmente compreso che la Partita non può essere limitata ad una semplice rievocazione storica perché in realtà è una opera d’arte completa di un grande artista, quale è stato Vucetich e che oggi è sempre più valorizzato. Basta andare a vedere al Museo Chiericati la mostra che gli è stata dedicata. Certo un po’ di problemi li ha avuti per la sua adesione, non fanatica, al fascismo. Ma come tutti gli artisti aveva anche lui la necessità della pagnotta. E poi si pentito è ricreduto.
Quindi finalmente si è ragionato su un percorso in cui il Teatro di Comunità proposto da Panici diventa un coinvolgimento dei cittadini per raccontare da protagonisti ricordi, sogni e realtà. Un percorso quindi originale che può avere anche importanti riflessi economici se ben organizzato e comunicato. Una situazione che solo Marostica con i suoi Castelli, Mura, chiese e colline può permettersi. Ed abbiamo anche le persone che possono progettare e realizzare un vero Teatro di Comunità. Diamoci da fare quindi superando personalismi da sciocchi. Le opportunità hanno tempi brevi.

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UN TEATRO DI COMUNITÀ CON PROTAGONISTI MATTEO MOZZO, YLENIA BIANCHIN E SIMONE BUCCO SARÀ UNA COMMEDIA DELL’ARTE DELLA QUERELA?

Leggiamo nella presentazione del convegno sul Teatro di Comunità di venerdì prossimo 28 giugno ore 16.00 al Palazzo del Doglione:
“Il teatro di Comunità ha un ruolo importante nella società di oggi. È una forma di arte che permette di esplorare una vasta gamma di temi e contribuisce alla diffusione della cultura attraverso un processo che pone la comunità locale al centro dell’intervento, quale protagonista della valorizzazione delle risorse territoriali e dello sviluppo locale. Promuove il cambiamento sociale e permette di esprimere se stessi, le proprie emozioni, di raccontare le proprie storie e di trovare il senso di comunità “.

Noi ci saremo curiosi degli interventi di Mozzo, Bianchin e Bucco. Non possiamo qui esprimere particolari opinioni anche se l’unico intervento interessante e professionale sarà quello di Maurizio Panici, direttore artistico del Teatro, che indubbiamente promuovendo il gruppo Teatris a Marostica ha dato un aspetto culturale innovativo alla cittadina, creando un valido gruppo di attori locali e portando interessanti recite, valorizzando anche location storiche come la scalinata dei Carmini.
Un bel collegamento anche con la Partita a Scacchi.
Certamente un Teatro della comunità deve incentrarsi sulla libertà di espressione anche nelle sue forme ironiche e dissacranti, cosa che ci pare molto distante dai leghisti-Fratelli d’Italia che vorrebbero comandare a Marostica.

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BASTA CON LE FREGNACCE. UTILIZZIAMO AL MEGLIO IL CASTELLO SUPERIORE DI MAROSTICA. ED IL BUCCO PRENDA IN MANO LA FACCENDA….SE NE È CAPACE

L’inaugurazione della bella mostra sulle fortificazioni in Veneto, Croazia e Montenegro, promossa da Italia Nostra, è stata per noi finalmente una opportunità di poter vedere il restauro del Castello Superiore. Che a nostro parere offre una incredibile occasione di gestione degli spazi ben restaurati. Basta con la menata del ristorante, ma realizziamo uno spazio per eventi culturali-sociali di ogni genere in una location invidiabile. Occorre evidentemente mettere un bar ed il gioco è fatto. Ed il possibile gestore del tutto c’è già: la Pro Marostica. Che in questo modo torna alle origini perché già gestiva negli anni ‘50 lo spazio in modo più difficile con un ristorante. Ma è mai possibile che si perda tempo (5 anni) e soldi a cercare un impossibile gestore di un inutile ristorante? Ed il Bucco, Presidente “blindato” (basta vedere come si è fatto eleggere) della Pro, dovrebbe essere molto meno arrogante credendosi chissà chi e calarsi nella realtà operativa senza gridare inutilmente Leon..Leon…Leon. E una attività culturale-convivale può essere una interessante fonte di guadagno, se gestita con intelligenza e capacità. Siccome il Bucco non è fesso, e ha anche dimostrato con le iniziative di contorno alla Partita a Scacchi una certa flessibilità mentale, si dia da fare ed onori la carica che ha senza sputtanarsi con querele a chi scrive se il suo operare porta talvolta ad ironiche considerazioni.

Il Mozzo nel suo discorso all’inaugurazione della Mostra ha promesso il suo massimo impegno nel trovare i finanziamenti per il totale restauro delle Mura. Sono da trovare circa 20 milioni di euro. Finalmente. Ve lo ricordate Scettro che ha perso soldi di finanziamento perché per lui era importante solo la Piazza? Ed allora il Mozzo come Sindaco si dia da fare subito per sistemare le occupazioni abusive delle torri, come dimostrato dai documenti dell’archivio comunale presso la biblioteca, scoperti dal bravo Nicola Tonietto, dottore di ricerca in Storia, che stanco di fare il lavoratore precario sottopagato, se ne va alla Biblioteca di Bassano come dipendente a tempo indeterminato e dove sarà apprezzato molto di più che a Marostica.

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ADESSO A BASSANO SIAMO ALLA RESA DEI CONTI DOPO IL PIANTO DELLA PAVAN, IL TOTALE CINISMO DI FINCO E LA PIROETTA DI CAMPAGNOLO INCREDULO DEL RISULTATO DEI MOSCHETTIERI DI ZEN

Adesso decidono proprio i cittadini nel ballottaggio finale a Bassano dopo aver vissuto una campagna elettorale piuttosto movimentata. La verità è che la Pavan è stata silurata dalla Lega per i suoi palesi limiti operativi. Non aveva affatto brillato nella gestione del Comune. D’altra parte era stata eletta senza alcuna precedente esperienza sia politica che manageriale. E noi continuiamo a ripeterlo: le competenze sono la base del successo in ogni ambito. E Finco ha preso la palla al volo anche perché la sua prospettiva politica in regione sembra molto limitata. Si e non sarà eletto Sindaco si dovrà riciclare con un lavoro vero, non politico.
Adesso è il turno di Campagnolo che fino a poco tempo fa probabilmente rideva dell’ utopista Zen, considerato una semplice zanzara politica. Anche se Zen rappresenta in pieno un mondo cattolico bassanese capace, aperto e democratico. Campagnolo credeva più interessante imbarcare i 5 Stelle, facendo di fatto una figura da pirla, come lo scorso anno Santini a Marostica. La politica non può essere fatta di presupposte somme aritmetiche, tutte quindi da dimostrare. Ma di persone, idee e programmi.
Ed invece ti arriva Zen con i suoi giovani moschettieri e fa saltare il banco con un 14% assolutamente non previsto. E Campagnolo continua ancora a presentarsi con l’ex di tutto dei 5 Stelle, il “famoso” Gedorem Andreatta. Nelle foto di gruppo fa sempre cucù non capendo che sarebbe ora di pensionarsi definitivamente. Imbarazzante per il Campagnolo.
Quindi riteniamo che Bassano abbia una importante opportunità di ristabilire il contatto con la propria storia civile che è fatta anche di impegno di giovani ben rappresentati da quelli di “è il Momento”.

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VIAGGIANDO E VISITANDO IL MONDO CAPISCI IL MOTIVO DELLE GUERRE IN CORSO IN UCRAINA ED ISRAELE E QUANTE “PALLE” RACCONTANO CERCANDO DI PLAGIARTI

Mi sono fatto letteralmente oltre 150 Paesi. Prima l’Europa, poi gli Stati Uniti subito dopo la sconfitta del Vietnam. Quindi girato ho girato e sempre on the road. Non certo con i pacchetti turistici. E quindi ho potuto maturare delle semplici considerazioni.
Noi “occidentali” siamo il frutto della rivoluzione francese e della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Così la borghesia è diventata la classe dominante. E la nobiltà è sparita.
Ora pensare che l’Occidente sia portatore della vera “democrazia” con gli scontri tra i vari partiti come forma di governo da imporre agli altri popoli, è veramente fuori di testa.
Gli Stati sono governati da regimi frutto della loro storia. E la storia è anche in continua evoluzione.
La Russia viene da due dittature ed è fuori dubbio che l’Unione sovietica abbia svolto un ruolo importante nello sconfiggere il nazismo e nel sostegno ai paesi che volevano liberarsi dal colonialismo. L’attuale governo ne rappresenta la continuità storica con un po’ di democrazia formale di tipo occidentale tutta da evolversi. Così la Cina che ha adottato con successo un pragmatico comunismo capitalista. Ma la nostra “democrazia” è sconosciuta. Come nei paesi arabi in cui per governare contano i vari clan che si mettono d’accordo. O l’Iran che si è difeso dall’ americanizzato e corrotto scia’ con uno stato religioso islamico. In linea con la sua realtà storica.
Se pensiamo che la crisi dell’Unione Sovietica è stata utilizzata dall’Occidente per circondare la Russia di paesi Nato, invece di mantenere neutrali e disarmati i paesi ex comunisti, capiamo come Gorbaciov sia stato ingenuo e fregato, e sono chiare le ragioni politiche di Putin, che non vuol passare per fesso.
Così per Israele, che è praticamente uno stato imposto dagli inglesi con la scusa che 2000 anni fa li’ c’erano gli ebrei. Sopra la testa di arabi che ci vivevano e che ovviamente odiano chi gli ha portato via la loro terra.
Insomma gli interventi esterni sono i fattori dirompenti per avere conflitti. Ogni paese dovrebbe evolversi in base alle sue specifiche condizioni, senza imposizioni esterne. Ma le guerre sono fonte anche di incredibili profitti per cui si auto alimentano.

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LA MINESTRA È SERVITA. A BASSANO ELENA PAVAN FATTA FUORI DA FINCO SENZA PIETÀ. E ADESSO? PER NOI FINIRÀ COSÌ

Se non hai dietro un minimo di vera personalità e competenze la politica non perdona. È quello che è successo alla povera Pavan, ora in lacrime inutilmente consolata dalla Cabion.
Lanciata da Finco 5 anni fa come la nuova stella della Lega, ha cercato di restare in sella con il nuovo cavallo di Fratelli d’Italia, che in realtà si è dimostrato un ronzino.
Certo che se la paragoniamo al nostro Mozzo, Sindaco di Marostica, supera alla grande il confronto. Ma si sa che il Mozzo con Santini non aveva avversari e poi poteva contare su tanti adepti ciechi e fedeli.
Noi avevamo visto giusto che la lista Zen+giovani poteva costituire una importante novità politica. Il risultato del 14% è un dato incredibile e portatore di speranze.
Ora ci può essere una Giunta Pd con Zen vice-Sindaco, garanzia di un serio programma. E sarebbe molto difficile per Campagnolo fare le solite piroette politiche e mangiarsi lo Zen.
Di Finco abbiamo già detto. È inadeguato a ricoprire la carica di Sindaco di una città come Bassano ed è solo semplicemente un ambizioso politicante.

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MARIN, PAVAN, FINCO, CAMPAGNOLO SONO LA VECCHIA POLITICA IN GARA A BASSANO. L’UNICO CHE SI SALVA È GIANNI ZEN

Certamente la sfida tra i vari gruppi politici sembrerebbe un fatto positivo. Ma nella sostanza presentano la solita minestra riscaldata con schierata sempre la solita vecchia nomenclatura e con addirittura l’ex Sindaco in gara contro chi precedentemente la aveva candidata. Al di là dei proclami un becero opportunismo.
L’unica vera novità è Gianni Zen che si candida con un gruppo di giovani 25-40enni. Una ventata di gioventù guidata da un “professore” con la opportuna esperienza. Anche politica, perché Gianni Zen è stato deputato nel 1994.
Sebbene i pseudo sondaggi lo diano al 5-10%, Zen rappresenta una incredibile opportunità per Bassano. Azzerare tutta una serie di politicanti che “giocano” sulla pelle dei cittadini e portare aria fresca con le giuste giovani competenze e professionalità.
Se vincono porterebbero al potere un mondo nuovo con una forte e vera cultura democratica. Esperimenti simili, di un azzeramento di vecchi politicanti, hanno rilanciato comunità che erano paralizzate con i soliti giochetti tra personaggi interessati ed obsoleti.
Quindi “è il momento”, la lista di Gianni Zen, è la vera novità politica di Bassano, che potrebbe garantire una vera classe politica per il futuro sfuggendo a chi ha trasformato la politica a lobby e scambio di favori rinunciando ad una reale progettualità e ridando quindi un importante valore etico all’agire in politica.

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FU MIO PAPÀ GIOVANNI BATTISTA MORELLO, SINDACO DI MAROSTICA, AD ORGANIZZARE LE ELEZIONI DEL 2 GIUGNO 1946

Fu nominato Sindaco dal Prefetto su indicazione del C.N.L. (Comitato di Liberazione Nazionale) dopo che il primo Sindaco del dopoguerra Luigi Consolaro morì improvvisamente. Era rientrato dal campo di concentramento nel settembre 1945, dopo essere stato catturato in Francia nel 1943 dai nazisti, avendo rifiutato di aderire alla repubblica di Salo’.
Le elezioni per la prima volta vedevano le donne al voto e non solo c’era il referendum per scegliere tra repubblica e monarchia, ma anche si eleggevano l’assemblea costituente e le amministrazioni locali.

Elezioni quindi determinanti per il futuro del nuovo Paese che nasceva dalla sconfitta del fascismo.

Diciamo questo perché profonda è stata la delusione della manifestazione del 2 giugno 2024 in piazza a Marostica. Convocata alle 9 di mattina invece che in tarda mattinata, orario più decente per la domenica, la filarmonica di Crosara era la presenza più significativa di persone, quattro gatti come pubblico e successivamente uno striminzito e burocratico discorso di Marialuisa Burei, il contrario di quanto aveva fatto per il 25 aprile. Insomma in 15 minuti tutto era finito e si poteva andare al bar. Ricordare il momento in cui i valori della nostra Repubblica stanno nascendo, ci sembra molto significativo e che queste manifestazioni siano organizzate nel miglior modo possibile è una questione democratica molto importante.

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