LA FIGURA DI EMME DI MOZZO, BERTOLIN E DAL ZOTTO IN TRIBUNALE A VICENZA. COMPLETAMENTE FUORI LUOGO

Mercoledì scorso siamo stati convocati per la querela fasulla della Dalla Valle sull’appalto truccato del gas.
Era presente anche la combriccola Mozzo (Sindaco), Bertolin (assessore) e Dal Zotto (vice segretario). Erano in un angolo della sala e discutevano tra loro. L’impressione era di personaggi completamente spesati e fuori luogo. Che non sapessero dove erano capitati.
Infatti erano stati convocati come testimoni di una vicenda a loro sconosciuta, escludendo il Dal Zotto per ovvie ragioni di eternità nell’incarico. Testimoni citati per spaventarci. E loro si erano ovviamente prestati al gioco, senza probabilmente riflettere cosa stavano facendo, chiusi nella loro ridicola realtà di “potere” di Marostica.
Ma lo scopo di Mozzo & C. è di presentarsi in tribunale per annunciare la criminalità informativa di marosticanotizie.it e della pagina fb Marostica senza Censura. Cosa che al Giudice non può assolutamente interessare in quanto la discussione è sulla richiesta della Dalla Valle di punirci per diffamazione.

Poi la Dalla Valle non si è presentata in Tribunale senza che esistesse una comunicazione al riguardo suscitando le ire del Giudice che inizialmente ha accennato ad una convocazione coatta (con i carabinieri).
Poi è intervenuto il suo avvocato dicendo che la Dalla Valle aveva avuto un improvviso impegno elettorale. In realtà a nostro parere la Dalla Valle non ha voluto essere interrogata dopo il nostro articolo pubblicato il giorno prima. Sarebbe stata messa con le spalle al muro. Udienza ovviamente rinviata a febbraio. Cosa succederà adesso?

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ECCO PERCHÉ L’APPALTO DEL GAS DI MAROSTICA È TRUCCATO. I NOMI DELLA SPECIE DI “ASSOCIAZIONE A DELINQUERE” CHE HA PILOTATO LA FACCENDA LI FAREMO AL GIUDICE

Il Comune di Marostica decide di cambiare gestore del gas. Indice l’appalto. È evidente che quanto paga il nuovo gestore deve essere uguale a quanto concordato per legge con il gestore uscente.
Italgas, gestore uscente, valuta l’impianto 5.367.000 euro. Successivamente riduce l’importo a 4.200.000 euro. Perché? La legge prevede che non possono essere considerati nel valore gli allacciamenti all’impianto pagati dagli utenti. Sarebbe un illecito arricchimento per Italgas. Quindi vanno detratti.

Ma il Comune di Marostica ignora questo fatto è detrae ancora gli allacciamenti, con anche l’economia di scala per un ipotetico nuovo impianto, anche questa già precedentemente detratta da Italgas, dai 4.200.000. Insomma si arriva agli agognati 3.015.000 euro detraendo due volte le stesse cose. La prima volta da Italgas, la seconda dal Comune. Una truffa bella e buona.
Ovviamente Italgas non accetta questa illegale detrazione e resta ferma alla richiesta di 4.200.000. Intanto l’appalto procede con l’assegnazione ad Ascopiave dell’impianto per 3.015.000. Soldi che vengono girati a Italgas.
Subentra alla Giunta Scettro, che ha deliberato l’appalto, la Giunta Dalla Valle, che subito è pressata da Italgas per ricevere la cifra mancante differenza tra 4.200.00€ e 3.015.000€.
La Dalla Valle capisce tutto l’imbroglio e si precipita da Italgas chiudendo la faccenda con il pagamento totale di 3.925.976,30 euro. Ottiene quindi uno sconto.
Ma il fatto grave, una vera e propria truffa, è come vengono richiesti i 910.000 euro mancanti al Consiglio Comunale di Marostica. Il “super tecnico delle perizie giurate” dichiara in modo spudorato e falso che la normativa è cambiata e quindi nella valutazione vanno inseriti gli allacciamenti. È una vera illegalità e presa per i fondelli. In realtà è appena uscito il decreto legislativo che ribadisce il contrario: cioè gli allacciamenti non vanno sempre mai considerati.

Per quanto concerne la composizione di questa specie di “associazione a delinquere” promotrice di una simile costosa farsa faremo i nomi al Giudice.

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L’INFAMANTE ACCUSA DI MARICA DALLA VALLE, EX SINDACO DI MAROSTICA. DOMANI A PROCESSO

Siamo stati accusati di diffamazione per aver affermato che Marica Dalla Valle ha coperto i responsabili dell’appalto truccato del cambio di gestore del gas. E lo ha fatto spudoratamente dopo averci detto lei stessa che l’appalto era truccato.
Ovviamente ci ha denunciato utilizzando i soldi del Comune, mentre noi avendo ragione ci dobbiamo pagare tutte le spese.
Una vergogna che accadano simili fatti. Noi abbiamo denunciato sul nostro blog che sono stati pagati ben 910.000 euro per un appalto palesemente manipolato.

Una persona con un minimo di intelligenza capirebbe che mai ci esporremmo con una simile affermazione se non ne fossimo certi. Rispetto a Marica Dalla Valle abbiamo una reputazione di oltre trent’anni di attività manageriale che mai potremmo inficiare affermando puttanate.

L’appalto di cambio di gestore del gas è stato truccato per evidenti interessi. Lo dimostreremo davanti al Giudice.

E Marica Dalla Valle ora scende in politica candidandosi al Parlamento. Dovrebbe moralmente almeno aspettare se la sua denuncia nei nostri confronti abbia dei riscontri di prova. Perché truccare un appalto sottraendo alla comunità di Marostica 910.000 euro è un atto politico ignobile.

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TIRO CON L’ARCO O PARTITA A SCACCHI? IL DUBBIO CHE POTEVA ESSERCI PER IL CASTELLANO DI MAROSTICA TADDEO PARISIO

Ma è fondamentale il fatto che ci sia una Partita a Scacchi per garantire il successo dello spettacolo o poteva essere anche una Gara con l’Arco? Il dubbio ci attanaglia quando chiediamo ai nostri invitati cosa è piaciuto dello spettacolo. Nessuno dice le mosse della Partita a Scacchi in se. Ma tutti segnalano la spettacolarità dei costumi, la sfilata iniziale, lo show degli sbandieratori, la musica, l’incendio del Castello, ecc. Appunto perché il fatto del gioco degli scacchi in se stesso conta poco nel contesto dello spettacolo ideato da Mirko Vucetich.
Quindi ci poteva essere un’altra gara per assegnare la mano della figlia del castellano, purché rimanesse il contesto della grandiosità dello spettacolo. Infatti questa è la grande intuizione di Vucetich: ricostruire la grandiosa scena di Venezia del ‘400 con i suoi costumi, musica e tradizioni.
Anche perché una partita a scacchi non fa spettacolo se non per gli specialisti. È un gioco rigido e formale. Certo con una serie di prospettive culturali di contorno essendo un gioco “in” di élite.
Per queste ragioni riteniamo che sia obbligo continuare la strada intrapresa da Vucetich, in modo che Marostica sia sempre più una finestra sulla Venezia del ‘400, un punto di riscoperta delle tradizioni e della storia della Serenissima.

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LE DUE PANCHINE PER LA NUOVA FERMATA DEL BUS A MAROSTICA COSTANO 2.541 EURO L’UNA!

Ma sono panchine “Smart” cioè intelligenti, perché ad energia solare. Nella delibera di acquisto da parte del Comune non sono però specificate le funzionalità, cioè a cosa serve l’energia solare. Forse per riscaldare il sedere a chi si siede o per ricaricare i telefonini o per avere una luce per leggere il giornale…..

Comunque non si è badato a spese, quando la bella, vecchia Stazione eliminata nella sua funzione per i bus dalla Lega di Marostica, offre anche la cioccolata calda, la sala di attesa, l’ufficio informazioni ed i servizi gratuiti per i bisogni impellenti.

Nella foto la nostra ipotesi.

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ED IL RISULTATO È INASPETTATO: IL 65,6% È D’ACCORDO PER IL FOTOVOLTAICO IN MONTAGNA DIETRO A MAROSTICA VERSO TORTIMA

L’articolo con la proposta di un grande impianto fotovoltaico è stato pubblicato anche su Sei di Marostica se…Siccome tale pagina fb ha ben 8.796 iscritti essendo di carattere generalista come contenuti e non come la nostra prettamente informativa (infatti i nostri iscritti sono 2.031), possiamo ritenere che i 64 giudizi ad oggi espressi indichino una tendenza del pubblico. Ebbene i favorevoli all’impianto fotovoltaico sono il 65,6%. Anche tenendo conto del campione molto ridotto è evidente che la tendenza favorevole è netta. Ovviamente la maggior parte dei commenti invece è negativa. Ma questo fa parte delle pagine fb in cui le persone quando commentano sparano contro.
Certo il fatto favorevole al fotovoltaico ci induce a riflettere su come si può combinare il fatto ambientale con la necessità di avere energia a basso prezzo. E a questo proposito cercheremo di fare una proposta.

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ENERGIA A PREZZO “POLITICO”: PROPONIAMO UN GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO A MAROSTICA SULLA MONTAGNA VERSO TORTIMA

È il futuro. Avere energia elettrica a prezzo basso e sostenibile per tutti. E Marostica si trova in una posizione invidiabile. Ne parliamo per esperienza diretta avendo da 12 anni l’impianto fotovoltaico con un ottimo incentivo, che oggi compensa il caro bollette. Cioè avendo già ammortizzato l’impianto, il guadagno con l’incentivo e la corrente gratis che usiamo ci coprono il costo incredibile delle odierne bollette elettriche. Ancora però per 8 anni. Tanto è vero che stiamo pensando ad un altro impianto con relative batterie di accumulo in modo da avere gratis la corrente alla sera o quando non c’è il sole. Ci sono offerte che scontano l’incentivo fiscale del 50% direttamente. Dovremmo però investire circa 8.000 euro.

Ma dietro a Marostica c’è tutta la montagna abbandonata ed esposta a sud che sale verso Tortima. Sarebbe un posto ideale per un grande impianto fotovoltaico con accumulatori per rifornire di energia elettrica i cittadini della nostra città. In particolare quelli che non possono avere l’impianto fotovoltaico. C’è certamente un problema di impatto ambientale, ma riteniamo che si possa risolvere.

Discutiamone e decidiamo subito. Ma quelli in Comune capiranno o vogliono continuare con inutili investimenti?

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LA “MANCIA” DEL COMUNE DI MAROSTICA AI COMMERCIANTI DI MAROSTICA ED A DUEPUNTI EVENTI. E PAGA OVVIAMENTE PANTALONE

5.973,12 euro è il costo per lo spostamento delle paratie lungo i portici al termine di ogni evento del “Summer Festival” interamente pagato dal Comune di Marostica.
La diatriba andava avanti da anni. Gli esercenti pubblici protestavano per la totale chiusura della piazza di Marostica lungo i portici durante il periodo degli spettacoli per impedire l’accesso al pubblico non pagante e la visibilità degli spettacoli.
Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività dei bar e ristoranti. Con grave danno alla loro attività economica.
Non c’era quindi alcun spostamento per ridare spazio durante la giornata all’attività normale dei bar e ristoranti.
Quest’anno il Comune si è fatto carico del problema e dei costi ed ha soddisfatto la richiesta dell’Associazione commercianti.

Ma la soluzione non ci pare corretta perché il pagamento doveva essere concordato tra DuePunti ed i Commercianti, soggetti direttamente interessati a risolvere la questione. Il Comune e quindi i cittadini non avrebbero dovuto pagare nulla, ma si sa si fa sempre la fine di Pantalone…con questa “politica”.

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E SIA PARTITA A SCACCHI CON IL DUO BUCCO-PANICI A “SUONARE” LO SPETTACOLO SIMBOLO DI MAROSTICA

Ieri sera abbiamo partecipato all’ultima iniziativa di “Vivi il sogno aspettando la Partita a Scacchi 2022”. Tre i protagonisti con i loro ricordi: Francesco Chiminello, Luciano Bagnara e Mario Artuso.
Traspare una Partita sorta come grande festa/gioco popolare in cui la cittadinanza partecipa appieno dando la propria piena disponibilità. Ma la figura principale è sempre Mirko Vucetich che organizza il tutto con la sua cultura, creatività e precisione. C’è anche il madornale errore del giornalista Borsato, coordinatore della serata, che cita Ernesto Xausa come autore del “brogliaccio” della Partita. Se così fosse avrebbe avuto i diritti d’autore che invece sono andati tutti a Mirko Vucetich. È una leggenda quella del brogliaccio messa in piedi dal figlio Roberto che non sa la differenza tra “briefing” (indicazioni) per una iniziativa e la creazione della stessa. Le indicazioni sono state date dalla Pro Marostica e Vucetich ha creato una grande opera.
E la riscoperta di Vucetich è merito esclusivo di Andrea Speziali (come in tutte le vicende occorreva un esterno che non si guardasse l’ombelico) che con il suo libro ha ricostruito la figura dell’artista di fama nazionale che ha dato una personale interpretazione al Liberty ed all’Art Deco.
Insomma il duo Bucco-Panici sta cercando di creare attorno alla Partita una “storia”. Che non può comunque prescindere dalla grande intuizione di Vucetich: portare usi e costumi della Venezia del ‘400 in un paesino sperduto ai piedi dei colli con un castello, una piazza e delle mura invidiabili. E questo è il vero filone storico da continuare ad esplorare: il legame con Venezia.
Certo che c’è il rischio che la partecipazione dei cittadini sia strumentalizzata a fini di potere dal cosiddetto “Partito della Partita a Scacchi “. Già le modalità di gestione della Pro Loco ci lasciano perplessi. Nella assemblea di primavera non è stato rispettato lo Statuto di convocare tutti gli iscritti 2021, ma sono stati convocati solo quelli del 2022. E non viene promosso il fatto che tutti i cittadini di Marostica siano iscritti alla Pro Marostica. Il pericolo di un “ducetto” arrogante con i suoi fidati è tutt’altro che trascurabile.
Significativa l’opinione di Bucco espressa nella presentazione della serata sui social che non avrebbero memoria storica. Forse per questo ci ha denunciati: per aver espresso contrarietà alla non restituzione dei soldi a dei pensionati canadesi quando la Partita è stata sospesa causa Covid. Invece è proprio il contrario. I social hanno memoria storica ed hanno il grande merito di rendere il passato fruibile anche oggi.

Comunque la macchina organizzativa della Partita sembra funzionare perfettamente con piena partecipazione dei cittadini. La nostra è una reale preoccupazione perché la Partita non debordi in modo che in Comune invece di un Sindaco o dietro di lui, ci sia un Podestà, come sembra essere.

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NIENTE SOLDI DAL COMUNE ALLE ASSOCIAZIONI A MAROSTICA: È UNA BEFFA. E SPARISCE L’ASSESSORATO ALLA CULTURA

Mozzo non fa che parlare del ruolo delle associazioni a Marostica. Vedi al proposito l’ultimo numero di Cultura Marostica. Ma nella realtà i soldi sono elemosinati e quindi si bloccano in parte le attività di volontariato.
La tabella che pubblichiamo mostra chiaramente l’assenza del Comune nel promuovere l’attività culturale. D’altra parte non c’è una chiara programmazione ed ognuno agisce con una propria logica. Ed in base alle risorse proprie che ha.
E poi nei “referati” degli assessori è sparito quello della Cultura. Incredibile. Forse è ancora di Mozzo? Non si sa.
La logica dovrebbe essere completamente diversa per incentivare una programmazione. Cioè concordare ogni anno con ogni associazione un budget sul quale si costruisce una programmazione che poi deve essere approvata dalla Consulta delle associazioni e dall’assessore alla Cultura.

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