Anni fa definimmo con un articolo “mafiosa” una persona che continuava su varie pagine di fb ad insultarci e denigrarci. Eravamo all’inizio della nostra attività informativa a Marostica e avevamo ricevuto inaspettatamente le prime lettere verdi di querele intimidatorie per fermarci (per la Biblioteca, Territori del Brenta e appalto truccato del gas). Un personaggio locale di sesso femminile comincio’ a denigrarci ed insultarci sulle varie pagine fb e a “starnazzare” che avevamo un sacco di querele. Come avessimo un sacco di condanne. E ci espulse dalla pagina fb di cui era amministratrice perché si arrogò il diritto di pronunciare la sentenza prima del tribunale accusandoci di dire falsità. Per un breve periodo abbiamo risposto. Poi, davanti ad una continua attività provocatoria di insinuazioni nei nostri confronti per difendere i propri interessi familiari, la definimmo mafiosa in un momento di non ulteriore sopportazione e per chiudere ogni replica.
Ora questo personaggio ci ha portati davanti al giudice per appunto averla definita mafiosa. Noi facciamo due osservazioni:
1. La nostra è una risposta alla continua provocazione diffamatoria. Non ne potevamo proprio più.
2. Il significato di mafiosa è ben preciso nel linguaggio comune e ben esplicitato nel dizionario della lingua italiana: “ Chi al potere della legge tende a sostituire il potere o l’autorità o il prestigio personale imponendo agli altri gli interessi propri o di un gruppo ristretto e difendendo a oltranza i propri amici, a danno d’altre persone”.
Ora questo personaggio si è presentato davanti al giudice per averla definita mafiosa con incredibili dichiarazioni contro di noi.
Risponderemo a davanti al giudice in febbraio. Vedremo.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica