Non abbiamo capito come si possa organizzare una conferenza così interessante e di estrema attualità da solo. Con il risultato poi di essere in quattro gatti.
Ma i Don Chisciotte esistono ancora, per fortuna, ed uno di questi è Savioli , un marosticense che parla veneto con accento inglese dati i suoi trascorsi in Inghilterra.
Giovedì sera si è affittato e quindi pagato la sala della Chiesetta San Marco. Ha pubblicizzato l’iniziativa sui social con anche una errata comunicazione. Senza firma di chi organizzava l’evento ed uno straccio di contenuti.
L’esposizione di Savioli è stata comunque interessante ed abbastanza completa eludendo però le vere motivazioni della guerra. Che non è una semplice aggressione russa. La Russia era stata messa con le spalle al muro, riducendo il suo ruolo politico al lumicino, essendo ormai circondata da Paesi aderenti alla Nato dopo che facevano parte del Patto di Varsavia.
E la Russia non ha mai avuto in questi anni una strategia politica per far valere i suoi interessi giusti o sbagliati che siano.
E poi il fatto che nessun vero Patriota permetterebbe, come sta facendo Zelensky, di distruggere il proprio Paese con una storia millenaria portandolo anche alla bancarotta.
Infine la pressione mediatica e politica a cui sono sottoposti gli italiani per diventare guerrafondai. Tutti i media sono per Zelensky. Uno scandalo ed un ruolo importante che l’Italia sta perdendo: quello di essere un Paese “mediatore” che non prende mai una posizione estremista.
Noi abbiamo il sospetto che sia in atto una incredibile manipolazione per renderci servi.
Il nostro parere è che con la vicenda dell’Ucraina l’Italia non debba esserci e debba mantenersi neutrale.
Speriamo che la prossima conferenza sull’Ucraina ci siano le associazioni di volontariato di Marostica e l’argomento sia sviluppato in modo da comprendere tutte le sfaccettature.
Crediamo che se commemorare il Canova con tutta la sua attività sia importante, oggi non meno importante sia salvare la nostra pelle con quella dei poveracci destinati a morire.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica